Enzo Baldoni
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Enzo Baldoni (Città di Castello, 8 ottobre 1948 – Iraq, 26 agosto 2004) è stato un giornalista italiano.
In Iraq come giornalista freelance, venne rapito presso Najaf il 21 agosto 2004 dalle Armate Islamiche, un'organizzazione fondamentalista musulmana legata ad Al-Qaeda. Dopo un ultimatum all'Italia per il suo ritiro di tutte le truppe entro 48 ore venne ucciso: la data esatta ed il luogo per ora non sono certi.
Nel luglio 2005 la Croce Rossa entrò in possesso di un frammento di osso che si pensò potesse appartenere al corpo di Baldoni; questa ipotesi è stata confermata il mese successivo con i risultati delle analisi del DNA eseguite dal Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri.
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[modifica] Breve biografia
Enzo Baldoni svolgeva principalmente l'attività di copywriter in una sua società, Le Balene Colpiscono Ancora. Accanto al lavoro (svolto per clienti quali, tra gli altri, McDonald's, Bic e Gillette), trovava il tempo per una miriade di altri impegni al confine fra il lavoro ed il gioco: l'agriturismo di famiglia a Preci, fra le colline umbre, l'insegnamento presso l'Accademia di Comunicazione di Milano, un ruolo di spicco presso l'Art Director's Club della metropoli lombarda. Svolgeva inoltre volontariato presso la Croce Rossa. E poi, i fumetti, di cui era un traduttore appassionato e onnivoro.
Nel suo curriculum figurano le edizioni italiane di strisce a fumetti quali quelle prodotte dal francese Gérard Lauzier, ma anche da maestri della letteratura disegnata "Made in Usa" quali Garry B. Trudeau e Frank Miller.
Partito dalle colonne delle riviste Linus e Corto Maltese, e inseguendo la propria passione per i viaggi, si ritrovò in breve tempo a scrivere di terzomondismo, guerriglieri, e situazioni estreme, seguendo il suo convinto pacifismo.
Collaborò con Diario, Specchio della Stampa, Venerdì di Repubblica e altri periodici. Fra le sue passioni più recenti, Internet e i blog, cui dava un taglio giornalistico e volutamente dissacrante.
Nel maggio 2006, Samuele Bersani gli dedica la canzone Occhiali rotti contenuta nel suo album L'aldiquà. Nell'aprile 2007 la canzone vince il premio "Amnesty Italia" indetto da Amnesty International.
[modifica] Il suo uso del blog
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Motivazione: Il paragrafo adotta un punto di vista non neutrale
Probabilmente resterà un caposcuola nell'uso del blog in Italia e all'estero. La sua conoscenza del mondo pubblicitario in termini di comunicazione efficace, concisa e corretta, associata alla sua esperienza dell'utilizzo delle tecniche informatiche e delle dinamiche delle comunità virtuali, lo pone ai massimi livelli di questa forma di comunicazione mediatica. Era solito far passare concetti crudi in forma lieve e dissacrante. Usava testi e molte fotografie ed era nel suo stile evidenziare il ruolo dei suoi accompagnatori di viaggio. Alcune sue fotografie descrivono le persone meglio di un lungo articolo. Sono da segnalare due in particolare, dell'ultimo viaggio in Iraq: la prima di Ghareeb [1] e la seconda, che sembra un quadro del Caravaggio, che riassume un rapporto a tre fra lui, un invalido iracheno unico sopravvissuto della famiglia ad un "errore" americano ed Emergency.[2]
I suoi blog hanno spaziato da Timor Est alla Colombia, da Cuba all'Iraq. Sempre accompagnato dal suo fido Mac e dall'esperienza di comunicatore.
Il suo nick nel mondo digitale e nei suoi blog era Zonker, preso dall'omonimo personaggio della striscia fumettistica Doonesbury di Trudeau di cui Baldoni curava la traduzione italiana. La più famosa mailing list da lui creata si chiama infatti Zonker's Zone.
[modifica] L'eventualità di morire in Iraq
Mai in nessun blog precedente aveva ammesso come possibile la sua morte in uno dei suoi viaggi. Ma il primo giorno di attività del suo blog iracheno (Bloghdad), ebbe a scrivere:
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«Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato.»
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Su questo concetto Enzo Baldoni ritornò più volte, sia in e-mail personali, che successivamente sono state pubblicate, sia in dichiarazioni.