Iraq
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Motto: Allah è grande | |||||||||
Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Iraq | ||||||||
Nome ufficiale: | جمهوريّة العراق Al-Jumhūriyya al-ˁIrāqiyya (Repubblica Irachena) |
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Lingua ufficiale: | arabo, curdo | ||||||||
Capitale: | Baghdad (5.772.000 ab. / 2003) | ||||||||
Politica | |||||||||
Capo di stato: | Jalāl Tālabānī | ||||||||
Capo di governo: | Nūrī al-Mālikī | ||||||||
Indipendenza: | Dal Regno Unito nel 1932 | ||||||||
Ingresso all'ONU: | 21 dicembre 1945 1 | ||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 437.072 km² (57°) | ||||||||
% delle acque: | trascurabile | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2005): | 27.102.912 ab. (44°) | ||||||||
Densità: | 62 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Asia | ||||||||
Fuso orario: | UTC +3 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Dinaro iracheno | ||||||||
PIL (PPA) (): | N.D. milioni di $ (°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2005): | 3.400 $ (121°) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .iq | ||||||||
Prefisso tel.: | +964 | ||||||||
Sigla autom.: | IRQ | ||||||||
Inno nazionale: | Il vecchio inno Ard al-Furatayni Watan (La terra dei due Eufrate è la Patria) è stato sostituito, dopo l'invasione anglo-americana, da Mawtini (Patria mia) | ||||||||
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945. |
L'Iraq (talvolta anche Irak per via della traslitterazione francese) è uno Stato dell'Asia. Confina con Turchia a nord, Arabia Saudita e Kuwait a sud, Siria a nordovest, Giordania a ovest e Iran verso est. Discende dall'antica Mesopotamia. La capitale e la città più grande è Baghdad. Il presidente è stato per circa 25 anni Saddām Husayn, dal 9 aprile 2003 l'Iraq è stato un protettorato militare americano, e dal gennaio 2005 un governo locale di transizione sta gestendo la nazione. Possiede le seconde riserve di petrolio mondiali.
Indice |
[modifica] Storia
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Per approfondire, vedi la voce Storia dell'Iraq. |
L'area fertile della Mesopotamia, situata fra i fiumi dell'Eufrate e del Tigri, ha visto nascere alcune delle civiltà più antiche del mondo come i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Dopo essere stato a lungo parte dell'Impero persiano - sia achemenide, partico e sasanide - venne conquistato nel 656 dagli arabi e nel 762 il Califfato fu spostato dalla nuova dinastia abbaside nella nuova città di Baghdad (vicino all'antica Babilonia). La città è rimasta a lungo il centro più importante del mondo arabo fin quando è stata incorporato dall'Impero Ottomano nel 1534. Al termine del I conflitto mondiale, truppe britanniche occuparono l'odierno Iraq (fino ad allora provincia ottomana) e Londra ricevette un mandato dalla Società delle Nazioni che ebbe fine il 3 ottobre 1932, quando l'Iraq ottenne un'indipendenza formale, tuttavia limitata sotto alcuni aspetti militari ed economici. Dopo la fine cruenta della monarchia e la gestione del potere da parte di militari di sentimenti nazionalistici e in un secondo momento panarabi, il partito di ispirazione socialista-araba, il Baˁth, prese il potere nel 1968 (dopo un primo colpo del 1963) ed ha instaurato un controllo molto stretto, soprattutto dopo l'arrivo al potere di Saddām Hussein nel 1979. Dal 1980 fino al 1988 l'Iraq è stato in guerra con il suo vicino Iran. In seguito all'occupazione del Kuwait nel 1990 e la conseguente espulsione da parte di una coalizione internazionale, che agiva su mandato delle Nazioni Unite, l'Iraq è stato isolato internazionalmente, fino all'anno 2003, in cui ha inizio la Seconda guerra del golfo.
[modifica] Politica
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Per approfondire, vedi la voce Politica dell'Iraq. |
Il 15 dicembre 2005 si svolgono le elezioni per il Parlamento (i dati ufficiali saranno resi noti il 20 gennaio 2006) che vedono vincere il partito sciita dell'Alleanza Irachena Unita (128 seggi su 275 in totale), seguito dal partito curdo Coalizione del Kurdistan (53 seggi). Al terzo posto il partito che vede riuniti i tre principali gruppi politici sunniti Fronte dell'Accordo (Tawaffuq) Iracheno (44 seggi). Altri seggi vanno a Lista Nazionale Irachena (25 s.) Fronte Nazionale del Dialogo (11), Unione Islamica Curda (5), Blocco della Riconciliazione e Liberazione (3), Risāliyyūn (2), Partito Patriottico Rāfidayn[1] (1), Fronte dell'Iraq Turkmeno (1), Mithal al-Alusi (1), Movimento Yazidi (1).
L'iraq è suddiviso in 18 province
[modifica] Geografia
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Per approfondire, vedi la voce Geografia dell'Iraq. |
[modifica] Economia
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Per approfondire, vedi la voce Economia dell'Iraq. |
[modifica] Demografia
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Per approfondire, vedi la voce Demografia dell'Iraq. |
[modifica] Cultura
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Per approfondire, vedi la voce Cultura dell'Iraq. |
Negli ultimi mille anni, tutto ciò che ora si considera iracheno deriva in realtà da cinque aree culturali: Quella curda nel nord, con centro ad Arbil; quella degli arabi musulmani sunniti nella regione centrale attorno a Baghdad; quella degli arabi musulmani sciiti nel sud, con centro a Bassora; quella assira, prevalentemente cristiana, sparsa in varie città del nord; e quella degli arabi della palude, un popolo nomade che vive nelle terre paludose del fiume centrale.
I mercati cittadini, e la negoziazione del prezzo dei beni, sono la forma comune di commercio.
[modifica] Musica
L'Iraq è musicalmente conosciuto soprattutto per uno strumento chiamato ˁūd (liuto) e per il rabāb (simile ad un violino); i più noti musicisti che utilizzano questi strumenti sono rispettivamente Ahmad Mukhtār e l'assiro Munīr Bashīr. Fino alla caduta di Saddām Husayn, l'emittente radiofonica più popolare era la Voce della Gioventù. Trasmetteva un mix di rock occidentale, hip hop e musica pop, tutto importato attraverso il Giordana a causa delle sanzioni economiche internazionali. Tra i più popolari vi erano soprattutto i Corrs e i Westlife. L'Iraq produsse inoltre un'importante pop star pan-araba, ora in esilio: Kazem al-Saher, le cui canzoni includono "Ladghat E-Hayya", vietata per il tenore dei suoi testi.
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
Articolo su Wikinotizie: Categoria:Iraq
Articolo su Wikinotizie: Un altro attentato a Nāsiriya
- Scheda dell'Iraq dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- (AR, KU) Sito web del governo di transizione
- (EN) Iraq News.
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