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Eric XIV Vasa re di Svezia (Stoccolma, 1533 - Örbyhus, 1577).
Era figlio primogenito di Gustavo I di Svezia. Venne educato dai migliori docenti dell'epoca, appassionandosi in particolare all'astronomia: ne divenne un uomo di larghe e moderne vedute. Deceduto il padre, nel 1560, successe al trono. Condusse una politica basata sull'espensionismo dello stato, rivolgendo le sue armate contro la vicina Danimarca: lo stato di guerra permenente rimase inalterato per anni e anni, conclusosi solo dopo la fine del suo regno. Egli stesso conduceva l'esercito, spesso con coraggio. Nella politica interna si dimostrò avverso allo strapotere della nobiltà, cercando di avversarla in tutti i modi. Ne conseguì una naturale avversione nei suoi confronti, anche per le condanne esemplari da lui concluse. Parallelamente, incominciò a dare vistosi segni di squilibrio mentale. Il fratello Giovanni iniziò a condurre un'aperta ostilità contro di lui, scatenando una lunga guerra civile di sette anni. La nobiltà resse ancora qualche anno ma, quando Eric volle sposare una sua amante di origini umili, essi ebbero il pretesto per detronizzarlo elevando al trono il fratello Giovanni III. Eric venne messo in carcere, vennero confiscate a lui e a tutta la sua famiglia le proprietà terriere escludendola dalla successione. Si spense in carcere anni dopo, nel 1577, ormai completamente impazzito, forse per volontà del fratello Giovanni.