Eva Klotz
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Eva Klotz (Valtina, San Leonardo in Passiria 4 giugno 1951) è una politica italiana. È fondatrice e leader dell'Union für Südtirol ed è consigliere regionale e provinciale della provincia autonoma di Bolzano per lo stesso partito; è figlia del terrorista Georg Klotz, detto Il Martellatore della Val Passiria.
[modifica] Posizioni politiche
Pur su posizioni molto decise e radicali per l'autodeterminazione del popolo tirolese, Eva Klotz svolge una politica molto attenta alle radici democratiche ed alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e si è sempre distanziata da esponenti politici della comunità altoatesina di lingua tedesca (anche del suo partito) che si sono resi partecipi di azioni o dichiarazioni scioviniste.
Tra le sue dichiarazioni più anti-italiane si possono citare: «Un Sudtirolo completamente libero dall'Italia»; «impegnarsi per arrivare a un referendum per avere un futuro del Sudtirolo senza Italia, indipendente. Si può essere amici ma senza dovere rispondere a regole altrui. Amici ma padroni in casa propria»; «I nostri atleti non sono italiani» frase pronunciata nella lettera di precisazioni alle redazioni sportive delle televisioni austriaca Örf e tedesche Zdf e Ard del 8 febbraio 2007[1], dato che durante le gare dei mondiali di sci alpino di Åre e quelle di biathlon a Rasun Anterselva, secondo la Klotz i commentatori sportivi non dovevano indicare come italiani gli atleti altoatesini, bensì sudtirolesi (lettera in parte recepita dai commentatori d'oltralpe); nello stesso periodo però l'altoatesino Patrick Staudacher, vincitore di un oro nel Super-G a Åre ha detto: «Tutti in famiglia hanno nomi tedeschi», precisando tuttavia: «ma l'oro l'ho vinto per l'Italia»[2].
[modifica] Riferimenti
- ↑ (DE) Lettera di precisazione durante i mondiali di sci alpino 2007
- ↑ Eva Klotz: «Atleti sudtirolesi, non italiani» di Elmar Burchia - pubblicato sul Corriere della Sera del 9 febbraio 2007