Fossa dei fachiri
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Pratica di tortura adottata nella Seconda Guerra Mondiale dalle truppe alleate. La cosiddetta fossa dei fachiri, supplizio al quale non venne risparmiato nemmeno il poeta americano Ezra Pound accusato di collaborazionismo, consisteva nello scavare delle buche, alcune individuali e altre capaci di contenere fino a dieci persone in piedi. Il fondo era cosparso di pietre aguzze, messe vicinissime le une alle altre. Di fatto era impossibile infilare i piedi tra di esse. I prigionieri erano dunque costretti a poggiare i piedi su queste pietre appuntite, appunto come i fachiri.