François Gérard
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François Pascal Simon Gérard (Roma, 4 maggio 1770 - Parigi, 11 gennaio 1837) fu un pittore francese.
Nato a Roma, si trasferì con la famiglia a Parigi nel 1782, dove iniziò ad esercitarsi nel disegno prima presso lo scultore Augustin Pajou, poi, nel 1784, presso il pittore Nicolas-Guy Brenet. Nel 1786 entrò nello studio del David, collaborando sicuramente alla realizzazione di molti quadri del maestro, anche se dal maestro non riprenderà la tensione etica e morale, preferendo utilizzare i temi antichi per realizzare composizioni galanti e anedottiche.
Al Salon del 1798 espose Psiche e Amore , l'artista deriva la composizone dal Canova, ma trasforma la grazia della scultura canoviana in gelida purezza, dando al tema uno tono da aneddoto galante carico di erotismo. Di questo periodo sono i ritratti: La Révellière-Lépeaux (1797, Angers, Musée des Beaux-Arts) e la Contessa Regnault de Saint-Jean-d’Angély (1798, Parigi, Louvre), che si rifanno nella posa ai ritratti del Rinascimento italiano.
Nel 1801, per la Malmaison realizzò la grande tela con Ossian evoca i fantasmi, perso l'originale, se ne conserva una copia conservata alla Kunsthalle di Amburgo. L'opera dal tratto leggero e rapido, che conferisce alla scena un aspetto etereo e quasi di sogno, venne preferita da Napoleone Bonaparte al quadro, dello stesso tema, eseguito da un'altro allievo del David: Anne-Louis Girodet-Trioson, favorendo l'ascesa sociale del Gérard. Nel 1805 realizzò per Bonaparte il ritratto: Napoleone in abito da "incoronazione" (di cui si conservano due versioni una a al Musée National du Château di Versailles, l’altra alla Malmaison).
Dello stesso periodo sono i ritratti con Giuseppina alla Malmaison (1802, Malmaison), la Regina madre (1803, Versailles), Murat (1805, ivi) e Madame Récamier (1805, Parigi, Musée Carnavalet), ritratta in una posa languida e inserita in un'ambientazione opulenta, in modo da creare un’immagine al tempo stesso mondana e intimista. Del 1807 è il Ritratto della Regina Giulia e le sue figlie, di cui si conserva una replica nella collezione del principe Napoleone.
Al Salon dl 1810 espose il soffitto dipinto con la Battaglia di Austerlitz, commissionato dall'imperatore e destinato al il palazzo delle Tuileries, venne trasferito, al ritorno dei Borboni, nella Galleria delle Battaglie alla Reggia di Versailles, mentre l’incorniciatura, decorata con personaggi allegorici, fu portata al Louvre.
Nel 1817 divenne primo pittore di Luigi XVIII. Il principe Augusto di Prussia gli commisionò nel 1819 la tela con Corinna a Capo Miseno, esposta al Salon del 1822 e ora conservato al Musée des Beaux-Arts di Lione, l'opera ispirata dal romanzo di Madame de Staël, è animata da uno spirito preromantico, dato dall’aspetto selvaggio e tormentato del paesaggio.
Per Luigi XVIII dipinse nel 1817 l’Entrata di Enrico IV a Parigi, (Versailles). Del 1827 è la Santa Teresa, (Parigi, infermeria di Sainte-Thérèse) in cui si può avvertire, nel sentimento mistico, l'influsso del romanticismo cattolico di Chateaubriand. Sotto Luigi Filippo d'Orleans lavorò nel 1832 al museo storico di Versailles e tra il 1829-36 nei i pennacchi della cupola del Pantheon.