Franco Margola
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Franco Margola (30 ottobre 1908 Orzinuovi, Brescia - 9 marzo 1992 Nave, Brescia) è stato un compositore italiano.
Fin dall'infanzia manifestò inclinazioni musicali e fu presto iscritto al conservatorio di Brescia, dove compì studi di violino con Romano Romanini. Seguì corsi di pianoforte complementare, armonia e contrappunto con Isidoro Capitanio. Al conservatorio di Parma conseguì invece nel 1933 il diploma di composizione sotto la guida di Achille Longo.
Ancora studente, conobbe Alfredo Casella, cui presentò una composizione per canto e pianoforte, la Preghiera di un Clefta; il maestro torinese fu positivamente impressionato dalla musica del giovane e lo incoraggiò a mostrargli altri lavori. Margola creò allora un Trio in La, che Casella apprezzò a tal punto da inserirlo nel repertorio del proprio trio, composto, oltre che da lui, da Bonucci e Poltronieri, che lo eseguì un po' ovunque, in Italia e all'estero.
Inizalmente suggestionato dallo stile di Ildebrando Pizzetti, Margola mostrò di aver assimilato anche la lezione caselliana, soprattutto nel suo Quartetto per archi n.3, del 1937, opera che gli valse il Premio Scaligero di Verona. Dal 1936 al 1939 insegnò storia della musica a Brescia. Creò anche un'orchestra d'archi composta da elementi locali, che si avvalse della collaborazione di Arturo Benedetti Michelangeli, allora esordiente e al quale dedicò un Concerto per pianoforte, che è tra le sue opere migliori.
Durante i duri anni di guerra la vena del compositore fu feconda: compose due opere, Il Mito di Caino e Il Titone, che andò perduta a causa del siluramento di una nave che trasportava i suoi bagagli. Nel 1944 fu rastrellato a Brescia dai tedeschi e deportato a Mühldorf. Terminato il conflitto, riprese la sua attività che gli procurò ancora successi, come nel caso del Trio per archi del 1947. Nel 1960 divenne direttore del conservatorio di Cagliari ed insegnò dal 1963 al 1975 al conservatorio di Parma.
Tra i suoi allievi ebbe, tra gli altri, Niccolò Castiglioni e Camillo Togni. Fu instancabile didatta, conferenziere e uomo di vasta cultura, interessato alla storia delle religioni, alla letteratura classica, alla filosofia. Pur rimanendo fondamentalmente fedele alla tradizione, non fu alieno a una prudente apertura verso tecniche più avanzate.
Il catalogo delle sue opere è stato redatto da O. de Carli e pubblicato a Brescia nel 1993 e consta di 814 opere.
[modifica] Principali composizioni
[modifica] Opere sinfoniche
- 2 sinfonie
- Il Campiello delle streghe (1930)
- Notturno e fuga
- 2 concerti per pianoforte e orchestra
- Concerti per violino, oboe, corno, violoncello
[modifica] Musica da camera
- 8 quartetti per archi
- 3 epigrammi greci per corno, violino e pianoforte