Gaio Nautio Rutilo
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Gaio Nautio Rutilo, figlio di Spurio fu console della Repubblica romana. Il suo primo consolato, nel 475 a.C. lo vide collega di Publio Valerio Publicola
Fu console una seconda volta nel 458 a.C. con Lucio Minucio Esquilino Augurino Questi due consoli si ritrovarono con due questioni in sospeso: il processo a Volscio, contestato dalla plebe e l'ormai annosa presentazione della lex Terentilia contestata dal patriziato. La battaglia politica infuriava con l'entrata in scena anche di Tito Quinzio Capitolino, questore, che perseguiva Volscio, l'accusatore del nipote con grande decisione. Sul versante opposto il tribuno della plebe Virginio si distingueva come il più accanito difensore della lex Terentilia.
A Gaiu Nautilo Rutilo fu affidata la guerra contro i Sabini che portò avanti con successo. Nello stesso anno gli Equi attaccarono la città alleata di Tusculum e riuscirono a stringere d'assedio il suo collega Minucio sul Monte Algido.
Nautio Rutilo ritornò a Roma per presiedere la seduta del senato che elesse dittatore Lucio Quinzio Cincinnato il quale riuscì a sconfiggere gli Equi nella battaglia del Monte Algido.
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