Questore (storia romana)
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Nell'antica Roma i questori erano magistrati minori dello Stato, destinati alla supervisione e alla gestione del tesoro e delle finanze.
Le origini dell'incarico possono essere fatte risalire ai tempi dei re di Roma.
Privi di imperium, erano eletti (dal 447 a.C.) nei Comizi Tributi in numero di due; dal 421 a.C. poterono accedervi anche i plebei e così divennero quattro.
Circa dopo il 420 a.C. esistevano a Roma quattro questori, eletti annualmente; dopo i 267 a.C. il numero fu elevato a 10. Alcuni venivano assegnati a compiere il loro servizio all'interno della capitale, mentre altri entrano distaccati assieme a governatori delle province o generali dell'esercito; altri ancora erano assegnati alla supervisione delle finanze militari.
Dopo le riforme di Silla del 81 a.C., l'età per candidarsi alla questura fu elevata a 28 anni per i patrizi e 30 per i plebei: l'elezione a questore attribuita automaticamente lo status di senatore; contestualmente il numero dei questori fu elevato a 20.
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