Gelimero
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Gelimero (480-553) Re dei Vandali e degli Alani dal 530 al 534.
Fu l'ultimo comandante del Regno nord-africano dei Vandali. Divenne Re nel 530 dopo aver deposto suo cugino Ilderico che aveva irritato la nobiltà vandala a causa della sua conversione al Cattolicesimo. La maggior parte di loro infatti era devota all'Arianesimo. L'imperatore d'oriente Giustiniano I, che appoggiava Ilderico e voleva restaurare l'impero nel Nord Africa, dichiarò guerra ai Vandali. L'esercito vandalo oppose una grande resistenza al generale bizantino Belisario e al suo esercito, ma fu sconfitto due volte nel 533 nella battaglia di Ad Decimum e nella battaglia di Ticameron. Nel 534 cosciente che non avrebbe mai potuto riconquistare il suo regno, si arrese a Belisario accettando le offerte dei Bizantini. Secondo Procopio (La guerra vandalica, II, 9) Belisario portò Gelimero a Costantinopoli per festeggiare il trionfo sui Vandali e questi, giunto sotto la tribuna imperiale, si gettò ai piedi dell'imperatore in atto di riverenza. L'imperatore lo ricompensò donandogli delle terre dove vivere con la famiglia in Galazia. Non poté diventare però un patrizio perché non abiurò la sua fede ariana.
Predecessore: Ilderico |
Re dei Vandali e degli Alani 530–534 |
Successore: — |
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