Ghisa malleabile
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Tale ghisa, risalente al XVIII secolo, contiene grafite in forma arrotondata grazie al trattamento termico di malleabilizzazione: partendo dalla ghisa bianca non legata, in pezzi di piccolo spessore (e questo è un notevole limite nella produzione di ghisa malleabile), il processo termico prevede un riscaldamento a 950°C per molte ore in modo da favorire la decomposizione:
Fe3C -> 3 Fe + Cg
La formazione di grafite tondeggiante (in un matrice ferritica o perlitica) conferisce maggiore snervamento e duttilità, avvicinandosi in questo all'acciaio dolce.
Ingiustamente a volte considerata come un materiale vecchio e superato, la ghisa malleabile ha ancora una sua importanza: è la scelta opportuna per prodotti di piccola sezione e per prodotti che debbano resistere a bassa temperatura.
La ghisa malleabile è utilizzata nel campo ferroviario, motoristico in genere, per il valvolame, rubinetteria, raccorderia, montaggi elettrici, utensili a mano, rondelle, staffe, strumenti agricoli...
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