Gian Paolo Dulbecco
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Gian Paolo Dulbecco (La Spezia, 1941) è un artista contemporaneo, attivo dai primi anni settanta; la sua pittura appartiene alla tendenza del realismo magico.
[modifica] Biografia
Attratto da molteplici interessi, si dedica alla pittura già in giovane età; esperimenta anche le tecniche dell'incisione, soprattutto la puntasecca. Dal 1958 è a Milano dove completa gli studi liceali. Nel 1966 si laurea al Politecnico. Viaggi lo portano a contatto con il vissuto artistico di vari paesi e culture. Le sue prime esposizioni risalgono tuttavia ai primi anni settanta, dopo il suo soggiorno romano (1969-70) ed il successivo ritorno a Milano. Dopo una primissimo periodo improntato a modi espressionistici, la sua arte matura, evolvendo attraverso il richiamo della pittura metafisica, a modi e composizioni che si rifanno ad una ricerca di realismo magico e di pittura colta. In effetti i suoi motivi d’ispirazione sorgono spesso da immediate visioni contingenti del reale, ma dopo il filtro e compenetrazione a motivi letterari, archeologici e del vissuto personale. Attento a tanta tradizione del tardo Quattrocento, soprattutto Piero della Francesca, ma anche al manierismo, si è sempre riconosciuto un particolare debito nei confronti di Arturo Martini, Antonio Donghi, Gianfilippo Usellini. Nel 1984 conosce Attilio Rossi che si interessa alla sua pittura e lo introduce tra i soci de La Permanente di Milano. Sempre alla ricerca di ciò che si può definire un’idea motrice per l’opera, ha trovato particolare stimolo nella serie dei Tarocchi, di cui ha prodotto vari cicli, uno dei quali, dedicato al tema del tabacco, è stata introdotta da Pierre Restany nella mostra “Art & Tabac” itinerante in Europa (1992-1995). Nel 2002 la Soprintendenza ai Beni culturali di Salerno patrocina in Ravello una sua significativa antologica nella Pinacoteca del Duomo, con dipinti del decennio precedente. Artista appartato, lento nell’elaborazione e nell’esecuzione, ha sviluppato una sua ricerca privilegiando soprattutto dimensioni medie e piccole del dipinto.