Giorgione
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«Giorgione è una di quelle figure d'artisti che confinano con le figure degli eroi»
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(Virgilio Lilli, "Classici dell'arte", XXXI volume, introduzione)
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Autoritratto come David |
Giorgione, 1509-1510 |
Olio su tavola, 52 cm × 43 cm |
Braunschweig, Herzog Anton Ulrich Museum |
Giorgio o Zorzi da Vedelago, detto Giorgione (Vedelago 1478 circa - Venezia 1510), è stato un pittore della Repubblica Veneta.
I suoi soggetti sono svariati, ma spesso oscuri, e il colore domina sul significato nascosto delle opere fantastiche. Figure e paesaggi sono armoniosamente amalgamati, all'interno di una realtà dalle mille sfumature.
Indice |
[modifica] Biografia
Secondo il Vasari è allievo di Giovanni Bellini, da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi: questa sarebbe influenzata, sempre secondo il Vasari, dalle opere di Leonardo, di passaggio in laguna:
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«Aveva veduto Giorgione alcune cose di mano di Lionardo, molto fumeggiate e cacciate (...) terribilmente di scuro»
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(Giorgio Vasari, Vite)
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Della sua vita si conosce pochissimo e i fatti certi sono noti grazie a iscrizioni sui dipinti o a scarsi documenti contemporanei.
La data di morte oscilla tra il 1510, anno in cui Taddeo Albano comunica ad Isabella d'Este che il pittore è morto il 1511, come riportato da Vasari. Questi scrive, inoltre, che il pittore morì a 34 anni, il che colloca la data di nascita tra il 1477 e il 1478.
Le scarse testimonianze sulla sua vita rendono difficile anche l'attribuzione delle sue opere, che è a tutt'oggi in discussione.
Le sue committenze usuali appartenevano a una ristretta cerchia di intellettuali legati a famiglie patrizie che prediligevano ritratti e opere di piccolo formato con soggetti criptici. Le commissioni pubbliche sono invece solamente due: un telo per la Sala delle udienze in Palazzo Ducale, perduto, e la decorazione a fresco del Fondaco dei Tedeschi, di cui rimane solo un'Ignuda molto rovinata, ora alle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Probabilmente del 1500 circa è la Sacra Famiglia conservata alla National Gallery of Art di Washington.
Successivamente, realizza la Pala di Castelfranco, commissionata da Tuzio Costanzo per la cappella di famiglia nel Duomo di Santa Maria Assunta e Liberale a Pesaro.
Tra il 1505 e il 1510 esegue e l' Adorazione dei Pastori, conservata alla National Gallery of Art di Washington.
Del 1506 circa è il Ritratto di giovane donna detta Laura, conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dipinto che al verso conserva ancora l'autografo del pittore.
Tra il 1507 e il 1508 realizza La tempesta (Gallerie dell'Accademia), per Gabriele Vendramin, un olio su tela.
Sempre tra il 1506 e il 1508 realizzò anche il cosiddetto Tramonto, dipinto conservato alla National Gallery di Londra con san Rocco e san Gottardo che scopre l'ulcera sulla coscia del primo, immagine realizzata forse inseguito alla peste che si abbatté nella penisola italica nel 1504.
Il san Giorgio e il drago in alto a destra sono opera di un restauratore della metà dell'Ottocento.
Nel 1508 circa realizzò la Venere dormiente, per Girolamo Marcello, un olio su tela dove la dea è colta mentre dorme rilassata su un prato, inconsapevole della sua bellezza. Il paesaggio è modellato su più piani: il cespuglio dietro la dea, il villaggio sulla sinistra, il borgo e la montagna in lontananza, sottolineando il torpore delle scena.
Probabile intervento del Tiziano.
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I tre filosofi |
Giorgione, 1504-1505 |
Olio su tavola, 123,5 cm × 144,5 cm |
Vienna, KunstHistorisches Museum |
Tra il 1508 e il 1509 circa realizzò I tre filosofi, per Taddeo Contarini, un olio su tela con i Re Magi che decifrano la profezia sulla nascita del re dei re. La difficoltà interpretativa era voluta dai committenti, ricchi e raffinati, che volevano opere misteriose, piene di simbologie. Le figure sono costruite per colori e masse, non linee; i colori contrastanti separano le figure dallo sfondo, creando un senso di prospettiva. A sinistra vi è l'imboccatura di una caverna, oscura, verso cui guarda il più giovane, ed al centro si apre un paesaggio immerso nella luce.
Morì giovanissimo durante un'epidemia di peste nel 1510. Si è rilevata problematica nei secoli l'attribuzione di alcuni dei suoi dipinti, di recente quasi unanimemente attribuiti al giovane Tiziano.
[modifica] Opere
- Mosè bambino alla prova dei carboni ardenti, Firenze, Uffizi, olio su tavola, 89 cm × 72 cm, 1500-1501, attribuito
- Giudizio di Salomone, Firenze, Uffizi, olio su tavola, 89 cm × 72 cm, 1500-1501, attribuito
- Elia nel deserto, Rotterdam, Museum Boymans van Beuningen, sanguigna su carta, 20,3 cm × 29 cm, 1501-1502, attribuito
- David e Giuditta, Montagnana, Duomo, affresco, 1501-1502, attribuito
- Giuditta, San Pietroburgo, Ermitage, olio su tavola, 144 cm × 66,5 cm, 1502, attribuito
- Madonna col Bambino fra i santi Nicasio (o Giorgio o Liberale) e Francesco (Pala Costanzo, Pala di Castelfranco ), Castelfranco Veneto, Duomo, olio su tavola, 200 cm × 152 cm, 1502
- Ritratto di giovane (Giustiniani), Berlino, Staatliche Museen, olio su tela, 58 cm × 46 cm, 1503 - 1504
- Adorazione dei Magi, Londra, National Gallery, tavola, 29 × 81 cm, 1503 - 1504
- Sacra Famiglia (Benson), Washington, National Gallery olio su tavola, 37,3 × 45,5 cm, 1503 - 1504
- Adorazione dei pastori (Allendale),Washington, National Gallery, olio su tavola, 91 cm × 111 cm, 1504 - 1505
- I tre filosofi, Vienna, Kunsthistorisches Museum, olio su tela, 123,5 cm × 144,5 cm, 1504 - 1505
- Giovani Borgherini col maestro-astrologo, Washington, National Gallery, olio su tela, 47 cm × 60,7 cm, 1505 - 1506, attribuito
- Ritratto di giovane sposa (Laura), Vienna, Kunsthistorische Museum, olio su tela montata su tavola, 41 cm × 33,6 cm, 1506, (autografo al verso)
- La vecchia, Venezia, Gallerie dell'Accademia, olio su tela, 68 cm × 59 cm, 1506
- Venere dormiente, Dresda, Gemaldegalerie, olio su tela, 108 cm × 175 cm, 1507 (ridipintura di Tiziano fra 1511 e 1512)
- Garzone con freccia, Vienna, Kunsthistorische Museum, 1507 - 1508
- La tempesta, Venezia, Gallerie dell'Accademia, olio su tela, 82 cm × 73 cm, 1507 - 1508
- La Nuda, Venezia, Gallerie dell'Accademia, affresco, 1508, frammento della decorazione a fresco della facciata d'acqua del Fondaco dei Tedeschi di Venezia
- Ritratto di uomo in armi, Vienna, Gallerie degli Uffizi, olio su tela, 1508 - 1510, attribuito
- Ritratto di gentiluomo (Terris), San Diego (California), San Diego Museum of Art, 1508 - 1510, attribuito
- Garzone con flauto, Hampton Court, Royal Collection, 1508 - 1510, attribuito
- Autoritratto come David, Braunschweig, Herzog Anton Ulrich Museum, olio su tavola, 52 cm × 43 cm, 1509-1510, attribuito
[modifica] Bibliografia
- Salvatore Settis, La tempesta interpretata. Giorgione, i committenti il soggetto, Einaudi, 1978