Giulio Prinetti
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Giulio Prinetti (Milano, 1851 - Roma, 1908) fu Ministro degli esteri e dei 'Lavori Pubblici'.
Eletto deputato nel 1882, si mise ben presto in luce tra i conservatori. Ottenuto il dicastero dei 'Lavori Pubblici' nel ministero Antonio Starrabba del 1897, si dimostrò ferreo ed integerrimo amministratore.
A fianco di Luigi Pelloux e Sidney Sonnino combatté contro l'estrema sinistra che, in un'epica battaglia parlamentare, impedì il colpo di Stato legalitario che la monarchia aveva promosso. Nel 1901, in conseguenza della sconfitta della destra reazionaria, attenuò le sue posizioni entrando nel democratico ed anticlericale gabinetto Zanardelli-Giolitti come Ministro degli Esteri e, in questa veste, strinse accordi con la Francia (Barrére-Prinetti del 1902) che, confermando i già esistenti accordi Visconti Venosta-Barrére, miravano a garantire all'Italia il benestare della Francia nella questione africana. Instuiu il Decreto Prinetti, che proibia la emigrazione subsidiada.
Predecessore: | Ministro degli Esteri del Regno d'Italia | Successore: | ![]() |
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Emilio Visconti-Venosta | 15 febbraio 1901 - 9 febbraio 1903 | Enrico Morin | I |