Guy Debord
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Guy Ernest Debord (Parigi, 28 dicembre 1931 - Champot, Alta Loira, 30 novembre 1994) è stato uno scrittore, regista e filosofo francese, tra i fondatori dell'Internazionale Lettrista e dell'Internazionale Situazionista.
Indice |
[modifica] Biografia
Nasce a Parigi nel 1931 ed all'età di quattro anni rimane orfano di padre. Studia a Cannes ed all'età di diciotto anni ritorna a Parigi, dove scopre il surrealismo e le avanguardie artistiche e letterarie. Si unisce al gruppo di Isidore Isou. Nel 1952 l'ala radicale del lettrismo si stacca dalle posizioni del suo fondatore Isou, e Debord dà vita all'Internazionale Lettrista.
Nel 1957 Debord partecipa alla fondazione dell'Internazionale Situazionista, che unisce una serie di movimenti artistici europei in una critica radicale della società capitalistica e dell'industria culturale. Gli strumenti individuati per superare l'arte borghese sono quelli della psicogeografia, dell'urbanismo unitario e del détournement.
Nel 1967 scrive il suo saggio più celebre, La società dello spettacolo, che denuncia profeticamente il processo di trasformazione dei lavoratori in consumatori operato dal capitale.
Tra il 1952 e il 1978 Debord dirige tre lungometraggi e tre cortometraggi; viaggia molto e visita spesso l'Italia, in particolare durante gli anni di piombo, e nel 1977 ne viene espulso con l'accusa di fomentare la violenza.
Muore suicida con un colpo di fucile nel 1994.
[modifica] Poetica
Spettacolo: "Lo spettacolo non è un insieme di immagini ma un rapporto sociale fra individui mediato dalle immagini". Esso è la società stessa, per come si presenta. "Lo spettacolo è il capitale ad un tale grado di accumulazione da divenire immagine".
Superamento dell’arte: Per Debord l'arte ha il compito di sottrarre l’esperienza al tempo per renderla eterna. L'arte si contrappone alla vita perché immobilizza e reifica, ostacolando la comunicazione diretta tra gli individui. Non può esistere un'arte situazionista ma un uso situazionista dell’arte.
Psicogeografia: Studio degli effetti che l'ambiente geografico esercita sul comportamento umano. Strumento di analisi psiocogeografica è la deriva, intesa come attraversamento di vari ambienti, senza meta e con interesse per gli incontri.
Situazione: Un momento della vita, concretamente e deliberatamente costruito per mezzo dell’organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di avvenimenti. Lo scopo è la soddisfazione del desiderio, concretamente e senza sublimarsi nell'arte. La realizzazione del desiderio permette di fare chiarezza sugli istinti primitivi e di superarli. "L'alienazione dello spettatore a beneficio dell’oggetto contemplato…si esprime così: più egli contempla, meno vive; più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la sua propria esistenza e il suo proprio desiderio".
Détournament: Ovvero la citazione, la ri-scrittura, la riappropriazione di un testo (semioticamente). Anche l'arte usa il détournament ma c'è una differenza. Mentre il détournament artistico conduce alla creazione di una nuova opera d'arte quello situazionista, pur valendosi di suddette opere, conduce ad una negazione dell'arte, soprattutto per la connotazione di comunicazione immediata che contiene. Si tratta di decontestualizzare la provenienza e di inserirla in un nuovo insieme di significati che le attribuisca un nuovo valore. Ad esempio, Debord apre La società dello spettacolo con un détournament dell’incipit del Capitale di Karl Marx: "Tutta la vita delle società moderne in cui predominano le condizioni attuali di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di merci".
Terrorismo: La democrazia spettacolare non intende essere giudicata in base ai propri meriti ma in base ai propri nemici. "La storia del terrorismo è scritta dallo stato. Quindi è educativa". La democrazia, in quanto spettacolare integrato, ha bisogno del terrorismo, dando luogo così ad una perfezione fragile, che deve essere preservata, garantendo l'immutabilità delle scelte governative.
[modifica] Bibliografia
- La società dello spettacolo, Baldini & Castoldi, Milano, 1997 (La société du spectacle, 1967).
- La società dello spettacolo ,Massari Editore, 2002
- Rapporto sulla costruzione di situazioni
- Panegirico
[modifica] Filmografia
- Hurlements en faveur de Sade (Urla in favore di Sade) (1952)
- Sur le passage de quelques personnes à travers une assez courte unité de temps (Sul passaggio di alcune persone attraverso un’unità di tempo piuttosto breve), (1959, cortometraggio)
- Critique de la séparation (Critica della separazione), (1961, cortometraggio)
- La Société du spectacle (La società dello spettacolo) (1973)
- Réfutation de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film « La Société du spectacle » (Confutazione di tutti i giudizi, tanto ostili che elogiativi, che sono stati finora dati sul film «La società dello spettacolo») (1975, cortometraggio)
- In girum imus nocte et consumimur igni (1978)
[modifica] Voci correlate
- Situazionismo
- Raoul Vaneigem
- Inquietudo
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Guy Debord
[modifica] Collegamenti esterni
- La premonizione di Guy Debord di Franco Berardi
- Quale spettacolo? Lo spettacolo e la sua critica nella cinematografia di Guy Debord a cura di Omar Wisyam
Storia della filosofia | Filosofi | Discipline filosofiche | Opere filosofiche