Horst Venturi
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Horst Venturi è stato un capitano degli Arditi ed un irredentista che legò il proprio nome alle vicende storiche dell'impresa di Fiume concepita da Gabriele D'Annunzio.
Di famiglia nobile, simpatizzante del fascismo della prima ora, dopo l'impresa fiumana contribuì alla italianizzazione forzata di Fiume, in particolare con un famoso discorso avverso al clero tenuto il 23 maggio 1925 al Congresso dei fascisti istriani [1]. L'accusa che veniva mossa era quella della predicazione in lingua slava di tale fascistizzazione di Fiume, che sarà ottenuta ad altissimi prezzi di sangue per le minoranze e gli oppositori italiani.
Venturi passò poi nelle fila dei fascisti intransigenti e, al pari di Mario Carli, venne talvolta considerato anche come un fascista di sinistra.
Era ministro delle comunicazioni nel rimpasto del governo Mussolini immediatamente prima della storica caduta del governo stesso, avvenuta la notte del 25 luglio 1943.
Morì suicida.