Hugo Banzer
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il generale Hugo Banzer Suárez (Concepción, 1921 - Santa Cruz de la Sierra, 2002) fu un membro dell'esercito e politico boliviano. Divenne presidente della repubblica in due occasioni.
[modifica] Prima presidenza
Con l'appoggio anche di alcuni partiti democratici, nel 1971, il generale Banzer realizzó un colpo di stato destituendo il generale Juan José Torres, successivamente assassinato in esilio in Argentina. Mantenne la presidenza fino al 1978, quando venne destituito da un'altro colpo di stato.
Durante la dittatura si realizzarono numerose violazioni dei diritti umani, vennero uccisi, in patria e all'estero, numerosi oppositori, o presunti tali, e si portò avanti una politica economica incentrata nel forte indebitamento con organismi internazionali a beneficio di una ristretta gerarchia di alleati politici. Il prezzo di questa gestione ecomomica, improntata sulla corruzione, verrá pagato dall'economia boliviana negli anni seguenti, con frequenti e forti crisi inflattive e instabilità sociale.
Per i crimini commessi durante la sua dittatura non ha mai pagato alcun conto con la giustizia.
[modifica] Seconda presidenza
Fondato un partito politico, ADN, Acción Democratica Nacionalista, Banzer partecipó a tutte le elezioni della Bolivia democratica dal 1982 in poi. Tra il 1989 e il 1993, cogovernò con il MIR, Movimiento de la Izquierda Revolucionaria, appoggiando l'elezione a presidente di Paz Zamora. Dopo alcuni anni di opposizione, il MIR restituí il favore appoggiando la sua elezione a presidente democratico nel 1997. Anche questa gestione presidenziale ottenne catastrofici risultati sull'economia nazionale, facendo precipitare il paese, dopo 15 anni di stabilità, in una crisi economica profonda. La forte e crescente corruzione del suo governo, appoggiato da numerosi partiti populisti, incentivò anche la crescita dei movimento sociali di opposizione, con la prima grande rivolta dell'acqua di Cochabamba, nel 2000. Nel 2001, Banzer si dimese dalla presidenza per motivi di salute lasciando il posto al suo vicepresidente, Jorge "Tuto" Quiroga. Morí qualche mese dopo (maggio 2002) a Santa Cruz de la Sierra.