Il Cerano
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Giovanni Battista Crespi detto il Cerano (Romagnano Sesia, 23 dicembre 1573 – Milano, 23 ottobre 1632) è stato un pittore, scultore e architetto italiano.
Figlio del pittore Raffaele Crespi, suo primo e a quanto sembra unico maestro, e di Camilla, crebbe con il fratello Ortensio Crespi che diverrà il suo principale collaboratore.
La famiglia Crespi si trasferì a Cerano solo più tardi. Nel 1591 l'artista si era già trasferito a Milano, dove dovrebbe avere eseguito lavori decorativi all'interno del palazzo Borromeo, oggi perduti. Di seguitò lasciò numerose pale d'altare in località della Lombardia occidentale (Trecate, Mortara) in cui è evidente l'influsso di Gaudenzio Ferrari e di alcuni artisti coevi come Bartholomäus Spranger e Federico Barocci. Risale al 1596 un suo viaggio di aggiornamento a Roma, su istanza del suo principale mecenate, Federico Borromeo.
Nel 1598 disegnò per il medesimo un abbozzo per la monumentale statua del Colosso di San Carlo Borromeo (alta 21 metri) ad Arona, che avrebbe dovuto essere il fulcro di un Sacro Monte mai completato.
Negli anni tra il 1602 e il 1603 Crespi lavorò (con quattro dipinti) alla prima serie (i Fatti della vita del Beato Carlo Borromeo) dei Quadroni per il Duomo di Milano e fornì alcune pale d'altare per Santa Maria presso San Celso. La serie dei Quadroni di San Carlo fu terminata nel 1610 con il gruppo dei Miracoli, di dimensioni inferiori; Cerano partecipò con sei dipinti a tempera. Anche la regia della cerimonia romana della canonizzazione di San Carlo fu affidata da Federico Borromeo a Cerano, che dipinse una serie di tele per un apparato provvisorio per la Basilica di San Pietro in Vaticano, di cui oggi resta solo il Sant'Ambrogio della Pinacoteca Ambrosiana.
Negli anni successivi Cerano dippinse alcune delle opere che ancora oggi sono considerate suoi capolavori: la Deposizione di Novara, la Crocifissione di Mortara, la Madonna del Rosario di Brera. Nel 1614 dipinse la Messa di San Gregorio Magno per Varese, e una pala per la Certosa di Pavia; 1618 terminò il Battesimo di Sant'Agostino per la chiesa milanese di S. Marco
Nel 1621 divenne il primo presidente dell'Accademia Ambrosiana, fondata dal Cardinale Federico Borromeo. Tra i suoi allievi Daniele Crespi e Carlo Francesco Nuvolone. Intorno al 1626 terminò la Resurrezione di Cristo per S. Vittore a Meda.
Dal 1630 Cerano ebbe un'attiva collaborazione con la Fabbrica del Duomo, fornendo disegni per sculture e anche in qualità di architetto, disegnando anche un nuovo progetto della facciata che rielaborava quello cinquecentesco di Pellegrino Tibaldi, in alternativa a quello di Francesco Maria Richino. Del progetto ceranesco restano, nella facciata attuale del duomo, i cinque portoni. Un'altra sua opera architettonica è la facciata di San Paolo Converso, sempre a Milano.
Le sue ultime opere furono la Crocifissione per la chiesa milanese di San Protaso ad Monachos (oggi al Seminario di Venegono Inferiore; 1628) e la Strage degli Albigesi per la chiesa di S. Domenico a Cremona (oggi al Museo Civico Ala Ponzone), rimasta incompiuta per la morte dell'artista e terminata dall'allievo Melchiorre Gherardini (1632).