John Wood Campbell
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
John Wood Campbell jr (Newark, New Jersey, 8 giugno 1910 - Mountainside, New Jersey, 11 giugno 1971), è stato uno dei maggiori esponenti della fantascienza moderna.
Indice |
[modifica] Padre fondatore della fantascienza
Nonostante i suoi studi più che scientifici (nel 1932 conferisce la laurea in Fisica), Campbell fu sempre affascinato dalla letteratura. Fondendo insieme queste due passioni, egli si appassionò ben presto alla fantascienza che proprio in quegli anni stava iniziando a muovere i suoi primi passi. Oggi è considerato uno dei padri fondatori della fantascienza stessa, e più in particolare di quella branca della fantascienza detta "Space Opera", in cui rientrano il cosiddetto genere delle «saghe spaziali», ampiamente riprese da una vasto proseguo di autori. Campbell concepiva i suoi racconti di Space Opera come una sorta di trattazione futuristica di un intreccio caratteristco della fiaba; l'autore allarga l'ambientazione agli spazi interplanetari, all'interno dai quali gli eroi sono rappresentati dal genere umano, che insieme a esponenti di civiltà aliene, convivono all'interno di regni e nazioni, concettualmente allargate a Confederazioni di pianeti e imperi galattici. Al posto del cavallo, i cavalieri tecnologici delle epopee di Campbell, cavalcano navicelle spaziali che si muovono nell'Iperspazio, superando senza problemi la velocità della luce e invece di una nobile lama, gli eroi terrestri utilizzano pistole laser e futuribili raggi della morte. Invece di orchi e draghi trovavano posto i cosiddetti BEM (bug-eyed monsters, ovvero mostri dagli occhi d'insetto).
[modifica] Opere
Agli inizi degli anni trenta alcuni racconti firmati da Campbell appaiono su Amazing Stories; si tratta di racconti giovanili in cui è ancora percepibile l'influenza di E.E. Doc Smith (uno degli scrittori che hanno tracciato la strada per il futuro della fantascienza eroica).
È tuttavia interessante notare come da tali racconti traspare nell'autore il suo caratteristico interesse per il funzionamento delle macchine complesse, una caratteristica che non abbandonerà mai tutta la sua produzione letteraria, che si concentra principalmente su due grossi cicli galattici: quello dedicato ad Aarn Munro the Jupiterian - The Mightiest Machine (1935), The Incredible Planet (1949) e The Infinite Atom (1949) - e quello degli scienziati Arcot, Wade e Morey - che insieme ai romanzi The Black Star Passes (1953), Islands of Space (1956) e Invaders from the Infinite (1961), rappresenta la conclusione della seconda Saga letteraria di Campbell. Entrambe presentano tratti molti simili nella ambientazione e nella descrizione dei personaggi.
Dopo queste due Saghe Galattiche, Campbell non si occuperà mai più di grandi narrazioni, facendo seguire altri romanzi e racconti indipendenti, tra i quali Who Goes There? (1948) dal quale è stato tratto il film La Cosa (film).
[modifica] Editore di Astounding
Le storie di Campbell saranno il tessuto più profondo, sul quale molti dei più celebri scrittori di saghe interstellari successivi, da A.E. Van Vogt ad Edmond Hamilton, fino al pupillo di Campbell Isaac Asimov, costruiranno le loro storie. Ma soprattutto Campbell fu, a partire dal 1937 e per i 30 anni successivi, il direttore della rivista Astounding Stories (nata nel 1930 come Astounding Science-Fiction e divenuta nel 1960 Analog SF). Con tale titolo Campbell compirà, in vece della letteratura americana, i passi più importanti nella direzione della accuratezza scientifica e della consapevolezza stilistica della letteratura fantascientifica americana, muovendola verso una dimensione più legata all'ambito dell'immaginario e dell'avventura, nonché verso una decisiva maturazione letteraria.
[modifica] Collegamenti esterni
- Articolo su Astounding Science Fiction di R. Paura