Kawasaki ER-6
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La Kawasaki ER-6 (Essential Riding, cioè il necessario per farsi una "cavalcata") è una motocicletta prodotta dalla casa giapponese Kawasaki. Ha un motore bicilindrico da 649 cc derivato dalla supersportiva ZX-12R. Sviluppa una potenza di 53 kW di potenza. Da questo progetto, a sua volta, deriva quello della Versys.
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[modifica] Aspetto
Commercializzata nel 2005 la ER-6, che non ha nulla a cui spartire con la quasi "omonima" ER-5 a parte la facilità di guida, è disponibile in versione "n" o "f", cioè naked o faired (carenata) nei colori giallo, argento e nero ebano la prima, solo nero e argento la seconda. Ha telaio con struttura "a diamante" in tubi di cromo-molibdeno saldati, la qual cosa lo rende robusto, benché a costi contenuti.
Dotata di soluzioni moderne come l'apparato frenante anteriore, con doppi dischi "a margherita", e il cambio estraibile, derivati dall'esperienza di un'altra sportiva Kawasaki la ZX-10R. La marmitta catalitica è sottopancia, soluzione che abbassa il baricentro facendo acquisire ulteriore maneggevolezza. Inoltre, questa soluzione avvantaggia il passeggero che ha meno ingombri e non deve subire il riscaldamento provocato dai gas di scarico.
[modifica] Motore
Il motore è un bicilindrico 4 tempi ad iniezione elettronica e 4 valvole per cilindro da 649 cc con cambio a 6 marce, il cui progetto è stato ricavato "tagliando a metà" il motore della Kawasaki ZX-12R. Sviluppa una potenza di 72 CV o 53 kW di potenza. La velocità massima è di circa 200 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 4,1" e percorre i 400 m riprendendo da 50 km/h in 6° marcia in 13,8".
[modifica] Su strada
L'ER-6 è una moto docile adatta ai principianti con una ciclistica moderna e agile. I progettisti Kawasaki sono riusciti a imperniare il monoammortizzatore posteriore nella parte alta del telaio. Questo permette di basare il retrotreno su un forcellone a "cantilever", quindi molto lungo - la lunghezza del forcellone incide per circa il 40% della lunghezza della moto - ma ancorato molto in avanti. In questo modo la moto resta corta e, pertanto, molto stabile, benché rapida a scendere in piega. La posizione di guida è quella classica delle moto stradali: le braccia non troppo raccolte e leggermente allungate. Le leve e i comandi sul manubrio sono disposti in maniera razionale e pertanto comodi da raggiungere senza distogliere lo sguardo dalla guida. Inoltre la moto è molto bassa e ciò la rende sicura anche per conducenti non molto alti. La sella è stretta e si raccorda bene al serbatoio, anch'esso stretto nella parte bassa, che permette di stringere bene le gambe e la giusta angolazione anche ai conducenti più alti. Ma i tecnici hanno pensato anche al passeggero: la sella risulta, infatti, comoda anche per esso, ha a disposizione dei comodi maniglioni e le pedane sono alla giusta altezza per non farlo sentire "sul trespolo".
Peso a vuoto | a secco 174 kg |
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Tipo motore | bicilindrico parallelo a 4 tempi ad iniezione elettronica |
Cilindrata | 649 cc |
Raffreddamento | ad acqua |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
Potenza | 53 Kw ( 72 CV ) a 8.000 rpm |
Cambio | a 6 marce |
Avviamento | elettrico |
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Telaio | a traliccio, definito "a diamante" da Kawasaki |
Freno anteriore | 2 a disco "a margherita" |
Freno posteriore | a disco |
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Velocità massima | 200 km/h |
Accelerazione | 4,1 sec |
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[modifica] Collegamenti esterni
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