Léon-Joseph Suenens
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Cardinale | |
![]() Léon-Joseph Suenens della Chiesa cattolica |
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Proclamato | 19 marzo 1962 da papa Giovanni XXIII |
Nato | 16 luglio 1904, Ixelles |
Ordinato | |
Consacrato | |
Vescovo | |
Deceduto | 6 maggio 1996, Bruxelles |
Cardinale Titolo cardinalizio Collegio cardinalizio · Concistoro Tutti i cardinali |
Léon-Joseph Suenens (Ixelles, 16 luglio 1904 - Bruxelles, 6 maggio 1996) è stato un prelato cattolico belga, tra le più forti voci progressiste nella gerarchia della Chiesa.
Arcivescovo di Malines-Bruxelles e primate del Belgio dal 1961 al 1979, fu elevato alla porpora cardinalizia nel concistoro del 19 marzo 1962 da Papa Giovanni XXIII.
Al Concilio Ecumenico Vaticano II, egli sottolineò l'urgenza di adattare la Chiesa al mondo moderno e la necessità di una collaborazione con le Chiese protestanti ed ortodosse, specialmente nel campo sociale e umanitario, per la soluzione dei problemi della società moderna.
Come membro della commissione centrale per la preparazione dei lavori del Concilio, sviluppò un programma generale, insieme ai cardinali Bea, Lercaro e Montini, incentrato sui temi della struttura interna della Chiesa e le sue relazioni esterne: cioè implicava a suo vedere un triplice dialogo da parte della Chiesa
- con i fedeli
- con i fratelli separati
- con il mondo contemporaneo.
All'apertura della seconda sessione del Concilio, alla fine del 1963, perorò la causa dei diacono laici come ordine permanente e, alla presenza di osservatori femminili laici e religiosi, pronunciò un discorso che fu lungamente applaudito nonostante che gli applausi siano espressamente vietati dal regolamento conciliare.
Successivamente Suenes si è fatto uno dei più tenaci sostenitori della dottrina del controllo delle nascite e oppositore del celibato ecclesiastico entrando in contrasto, su questi punti, con Papa Paolo VI.