La guerra dei mondi (romanzo)
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La guerra dei mondi è un romanzo di Herbert George Wells, pioniere del genere della fantascienza; pubblicato originariamente a Londra nel 1897, è considerato come uno dei primi romanzi del genere fantascientifico ed è probabilmente il suo più famoso.
La guerra dei mondi venne adattato da Orson Welles in un celebre programma radiofonico nel 1938. La storia, narrata in forma di cronaca, venne interpretata in modo così realistico che una parte del popolo statunitense credette realmente che stesse avvenendo un'invasione di extraterrestri, rimanendone scossa e turbata.
Indice |
[modifica] Trama
«Alla fine del XIX secolo nessuno avrebbe creduto che le cose della Terra fossero acutamente e attentamente osservate da intelligenze superiori a quelle degli uomini...»
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(primo capitolo del romanzo)
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La Terra viene sconvolta dall'arrivo dei Marziani, che arrivano sul nostro pianeta grazie a navicelle cilindriche che atterrano in sequenza vicino Londra. I tentativi di comunicare con gli alieni si rivelano inutili e dannosi, visto che gli umani vengono inceneriti da raggi di calore provenienti dal cratere. Presto i Marziani assemblano macchine da combattimento a tre gambe, con le quali cominciano ad assaltare le comunità circostanti il luogo del loro arrivo. La resistenza degli umani viene presto annichilita e in tre settimane i Marziani prendono possesso dell'Inghilterra meridionale, sfruttando gli umani e servendosene come cibo. Alla fine i Marziani tuttavia si rivelano sensibili alle malattie terrestri per le quali non hanno agenti immunitari e muoiono tutti, lasciando le città distrutte e la popolazione decimata.
L'intera vicenda è narrata dal punto di vista di un narratore, che rimarrà sempre anonimo.
[modifica] Il finale alternativo
Il libro contiene anche un elaborato finale alternativo: i Marziani, invece di soccombere alle malattie, sopravvivono e dominano la Terra per generazioni. Gli umani presto si adattano alla condizione di "animali domestici" (specialmente le classi come i borghesi), ma un nucleo di valorosi resiste e si adatta a vivere in libertà nelle fognature, come i topi. Col passare delle generazioni, questi ribelli acquisiranno le capacità per costruir le armi dei Marziani e saranno pronti per dare guerra agli alieni e riconquistare la Terra. La partecipazione con cui è scritto questo finale fa intuire che l'autore ha contemplato la possibilità di usare effettivamente questo finale.
Il libro di John Cristopher I Tripodi segue più o meno fedelmente questo schema, adattando vari dettagli alla sua storia.
[modifica] Interpretazioni
Wells era un forte sostenitore dell'evoluzione e la sua storia di lotta tra Marziani e umani per la conquista della Terra può essere riletta in tal senso, su una scala più grande. Il romanzo riflette l'etica inerente al socialismo darwiniano di quel tempo.
Il libro è anche, per ammissione dell'autore stesso, una critica alla politica di colonialismo europeo nei vari continenti. Nelle idee del tempo, la superiorità tecnologica degli Europei dava loro diritto di governare anche nelle altre aree del mondo sugli indigeni. Il romanzo critica questa visione, descrivendo l'invasione aliena come ingiusta e crudele, nonostante la palese superiorità tecnologica dei Marziani. Ce ne parla l'autore nel primo capitolo:
«E prima di giudicarli troppo pesantemente, dobbiamo ricordare quale crudele e estrema distruzione la nostra stessa specie ha imposto, non solo su animali, come gli ormai estinti bisonte e dodo, ma sulle sue razze inferiori. I Tasmaniani, nonostante le loro sembianze umane, sono stati interamente spazzati via dalla Terra in una guerra di sterminio portata da immigranti europei, nello spazio di cinquant'anni. Siamo tali apostoli di pietà da lamentarci se i Marziani ci portassero guerra nello stesso spirito?»
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(Capitolo 1, L'alba della guerra)
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Alcuni critici riportano un piccolo elemento autobiografico nel romanzo: Wells sembrerebbe essersi particolarmente dedicato al riprodurre nella sua immaginazione la distruzione dei luoghi della sua infelice infanzia.
David McKinght, un attivista per i diritti degli animali, nel 2004 ha sottolineato come almeno cinque dei suoi conoscenti vegetariani e attivisti come lui sono stati sostanzialmente spinti verso la loro scelta dopo la lettura del trattamento riservato dai Marziani agli umani, anche se probabilmente non era intento dell'autore propagandare il vegetarianismo. In molti passaggi, infatti, viene portato un paragone esplicito tra come i Marziani sfruttino gli uomini e come gli uomini facciano lo stesso su mucche, conigli o altri animali che in qualche modo l'uomo prevarica.
[modifica] Adattamenti
Numerosi sono stati gli adattamenti per il cinema, la televisione e altri media, tra i quali ricordiamo:
- La guerra dei mondi, l'adattamento radiofonico di Orson Welles del 1938
- La guerra dei mondi film del 1953 di Byron Askins e prodotto da George Pal
- L'adattamento musicale di Jeff Wayne del 1978, con la voce di Richard Burton
- Jeff Wayne's War of the Worlds, un videogioco del 1998
- Il volume 2 del fumetto La Lega degli Straordinari Gentlemen
- Tre film del 2005: il blockbuster La guerra dei mondi di Steven Spielberg e i film indipendenti H.G.Wells' The War of the Worlds di Timothy Hines e H.G.Wells' War of the Worlds di David Michael Latt.
[modifica] Voci correlate
Herbert George Wells (1866 - 1946) | ||
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