La guerra dei mondi (radio)
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Il 30 ottobre 1938, il ventitreenne Orson Welles interpretò all'interno della trasmissione Mercury Theatre on the Air, trasmissione settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri, un adattamento radiofonico del romanzo di fantascienza La guerra dei mondi di Herbert George Wells. Tale trasmissione è rimasta celebre per aver scatenato il panico negli Stati Uniti: molti ascoltatori non si accorsero, infatti, che si trattava di una finzione, e credettero che la Terra stesse realmente subendo lo sbarco di una flotta di bellicose astronavi marziane.
Welles, non aveva previsto quelle che sarebbero state le reazioni del suo pubblico; non aveva nessuna intenzione di fare uno scherzo, come talvolta si crede, e finita la trasmissione si recò in un teatro vicino per prendere parte alle prove serali di uno spettacolo, venendo a conoscenza solo il giorno dopo del putiferio che la sua interpretazione aveva scatenato.
A dire il vero, Welles pensava che l'adattamento fosse noioso, e non avrebbe voluto proporlo, se non fosse che fu costretto ad usarlo perché si ritrovava senza altro materiale interessante a disposizione.
Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottostimato l'estensione della vena di follia della nostra America.
Con queste parole Welles stesso descrisse a Peter Bogdanovich l'effetto del suo adattamento in un celebre libro-intervista.
Gli ascoltatori della trasmissione caddero nel panico, credendo che la trasmissione fosse reale, non capendo che si trattava, in realtà, di un semplice programma radiofonico. La vicenda immaginaria narrata nel romanzo, infatti, venne interpretata da Welles come una reale radiocronaca, con l'unico intento di creare un programma avvincente.
L'adattamento del romanzo, infatti, simulava un notiziario speciale, che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto, per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di astronavi marziane a Grovers Mill, nel New Jersey. Il risultato fu fin troppo realistico, andando oltre le aspettative dell'autore stesso, terrorizzando molti ascoltatori che credettero realmente ad un'imminente invasione aliena. Si trattò di una enorme pubblicità per il regista, che portò la RKO ad offrirgli un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood.
Si narra anche che tra le innumerevoli telefonate che giunsero al centralino del New York Times ve ne fosse una di un uomo che chiese, seriamente: "A che ora è la fine del mondo?"
Il celebre critico cinematografico francese André Bazin ricorda come tale avvenimento ebbe una eco tale che quando tre anni dopo, il 7 dicembre 1941, l'aviazione giapponese attaccò la base navale statunitense di Pearl Harbor molti americani pensarono ad uno scherzo di pessimo gusto.
[modifica] Curiosità
- Steven Spielberg, autore del film del 2005 La guerra dei mondi, sempre adattamento del romanzo di Wells, ha acquistato l'unica copia originale del soggetto dell'adattamento esistente, quella appartenuta ad Howard Koch, che lavorò con Welles al progetto, e che il giorno della messa in onda non era presente al Mercury Theatre, e la sua copia, quindi, non venne sequestrata dalla polizia come avvenne per tutte le altre.
- I Queen hanno inciso una canzone, Radio Ga Ga, in cui viene brevemente citata la trasmissione radio dell'invasione marziana.