Labyrinth (film)
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Titolo originale: | Labyrinth |
Paese: | Gran Bretagna, Stati Uniti |
Anno: | 1986 |
Durata: | 101' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | fantastico |
Regia: | Jim Henson |
Soggetto: | Jim Henson, Dennis Lee |
Sceneggiatura: | Terry Jones |
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Fotografia: | Alex Thomson |
Montaggio: | John Grover |
Musiche: | Trevor Jones, canzoni di David Bowie |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Labyrinth è un film fantasy prodotto nel 1986 diretto dal defunto Jim Henson e creato graficamente grazie all’arte di Brian Froud e di Henson, con sceneggiatura di Henson, l’autore per bambini Dennis Lee, e, proveniente dalla celebre Monty Python, Terry Jones. Si basa sull’omonima novella di A. C. H. Smith. I personaggi umani principali sono David Bowie - Jareth il re dei Goblin , e una giovane Jennifer Connelly - Sarah. La trama si basa sul percorso di Sarah in uno strano labirinto fantastico. La maggior parte degli altri ruoli importanti sono personificati da pupazzi o da una combinazione di performance umana e di pupazzi. E’ stato girato nei pressi di New York e agli Elstree Studios in Gran Bretagna.
Indice |
[modifica] Trama
Sarah è una sognatrice, una giovane donna ossessionata dalla fantasia e dal mascherarsi, obbligata a fare da babysitter al suo fratellino dopo una discussione con la sua matrigna. Ancor peggio, lui ha il suo orsacchiotto Lancillotto di cui è molto gelosa. Sarah prova a calmare le sue urla raccontandogli la storia, contenuta nel suo libro preferito (anch’esso chiamato Labyrinth), di una giovane donna che ha ricevuto dei poteri speciali dal Re dei Goblin. Parla di come la ragazza non sopporti più la sua vita desideri che gli gnomi portino via il suo frignante fratellino. Come Sarah finisce la storia e spegne la luce, dice "Spero veramente che gli gnomi ti portino via, all’istante". Istantaneamente, il pianto di Toby finisce, e Sarah entra nella stanza per scoprire che gli gnomi lo hanno rapito. Appare un barbagianni e si trasforma ne Re dei Goblin Jareth (David Bowie) e gli dice che ha rapito il bambino come lei ha chiesto ed è venuto per farle un dono: le mostra una piccola sfera di cristallo in cui, dice, sono contenuti i suoi sogni. Offeso, ma scherzoso quando lei rifiuta il suo dono e dice di rivolere il bambino indietro, Jareth le da 13 ore per trovare Toby prima che diventi anch’egli uno gnomo. Ora Sarah deve trovare una strada per il centro di un fantastico labirinto e riportare Toby a casa.
Il labirinto si rivela molto complicato da attraversare, crivellato di puzzle e test. Sarah incontra per primo Gogol, un nano che spruzza veleno alle fate all’entrata del labirinto. Lei lo paga con un suo braccialetto per farsi guidare al centro del labirinto. Più tardi Gogol si rivela essere la paurosa ed esitante spia di Jareth, tuttavia alla fine parteggia per Sarah. I suoi altri compagni di avventura sono Sir Didymus, una cavalleresca volpe che cavalca un cane da pastore e sta di guardia ad un ponte per mantenere un sacro (ed insignificante) giuramento, e Bubo, un gentile bestione che Sarah salva da alcuni scagnozzi di Jareth. Dopo molte disavventure, incluso l’incontro di Sarah con degli scatenati pupazzi con gli arti smontabili che provano a staccare la testa della protagonista, una deviazione imprevista alla Gola dell’Eterno Fetore, ed una allucinazione dovuta ad una pesca avvelenata provocata da Jareth, Sarah arriva al castello e alla sua squallida città, situati al centro del labirinto.
L’apice del film si ha nel castello multidimensionale di Jareth, ispirato ai quadri di M. C. Escher, dove egli prova a confondere e spaventare Sarah, facendo un ultimo appello chiedendole di diventare la sua regina. Lei però lo rifiuta, ripetendo, durante il rintocco dell’ultima delle tredici ore concessegli da Jareth, la riga che non ricordava mai quando provava ad interpretare la protagonista del suo libro preferito: "Tu non hai alcun potere su di me". La stanza in cui si trovano crolla e Sarah si ritrova nell’ingresso di casa con l’orologio battente mezzanotte e un gufo che vola via, presumibilmente Jareth spogliato dei suoi poteri.
Nella sua stanza, Sarah raccoglie alcuni dei suoi giocattoli e ritorna nella stanza di Toby per ridargli Lancillotto. Mente si libera di tutte le cose sulla sua toeletta (pupazzi, trucchi, corone di plastica) ed è chiaramente confusa, non sapendo se questa è questa è la svolta decisiva nella sua vita fra essere una adulta o rimanere una giovane ragazza, appaiono Gogol, Bubo e Sir Didymus come immagini nello specchio. Loro sembrano accomiatarsi da lei non appena Sarah si lascia dietro le fantasie dell’infanzia, ma le ricordano che ci saranno "se dovresti aver bisogno di noi". Sarah, comunque, insiste che anche quando lei diventerà matura, avrà sempre bisogno di loro, e il film si chiude con tutte le creature di Labyrinth che celebrano il rifiuto di Sarah di abbandonare la sua immaginazione. Fuori dalla finestra, il gufo Jareth vola via nella notte.
[modifica] Labyrinth in altri media
I realizzatori del film ammisero diverse influenze, come Alice nel pese delle meraviglie, Il Mago di Oz, e le opere di Maurice Sendak e di M. C. Escher.
Molti degli scenari e crature nel film furono basati sui disegni di Brian Froud, che precedentemente collaborò con Jim Henson per The Dark Crystal. Froud e lo sceneggiatore Terry Jones più tardi collaborarono per il libro The Goblins of Labyrinth che descrisse alcune delle creature del film.
L’album della colonna sonora di Labyrinth contiene molte canzoni di Trevor Jones, rigorosamente strumentali, come "Into the Labyrinth," "Sarah," "Hallucination," "The Goblin Battle," "Thirteen O'Clock" e "Home at Last," e cinque canzoni di David Bowie, "Magic Dance" (chiamata anche "Dance Magic"), "Chilly Down," "As the World Falls Down," "Within You," e il singolo rilasciato per il film, "Underground."
Un videogame basato sul film fu rilasciato in Giappone dalla Nintendo Famicom, ma non fu rilasciato in nessun altro paese, anche se una versione Commodore 64 fu rilasciata in America nel 1986.
Tokyopop in collaborazione con The Jim Henson Company pubblicò un fumetto stile manga di tre volumi chiamato Return to Labyrinth. Il primo volume fu rilasciato l’8 agosto 2006. Scritto da Jake T. Forbes e illustrato da Chris Lie, è un sequel del film ed ha come protagonista Toby, il bambino nel film, quando è ormai cresciuto ed ha 13 anni.
Una interpretazione (vedi sotto), assieme alle allusioni dalla decadente aria sessuale nella sala da ballo, suggerisce una affinità con un altro film degli anni ottanta: The Company of Wolves, diretto da Neil Jordan dalle novelle di Angela Carter.
[modifica] Interpretazioni
Benché principalmente sia visto come un film per bambini, Labyrinth può anche essere interpretato come un racconto simbolico della (non-)accettazione di una giovane ragazza della sua maturità e della sua sensualità. Jareth fa ogni cosa che Sarah gli chiede (come portare via suo fratello) e in quel senso il suo ruolo può essere interpretato come un mentore per Sarah per farle scoprire di essere una giovane donna matura. La scena della sala da ballo, un esempio del potere sensuale che Jareth ha su Sarah, è simbolico del modo in cui Sarah è confusa e riluttante ad accettare il suo nuovo ruolo di giovane donna contro quello di ragazza immatura. Le scene all’inizio e alla fine del film rivelano che la maggior parte dei personaggi che Sarah incontra fanno eco a giocattoli, poster ecc. della sua stanza: per esempio una statuetta di legno raffigurante Gogol, un gioco da tavola con le forme di un labirinto, un carillon con una bambola danzante che indossa il vestito che indosserà Sarah nella sala da ballo. Più importante di tutti, i ritagli di giornale della madre attrice di Sarah mostrano che lei ha o ebbe una relazione con il suo partner del teatro; l’immagine di Bowie fu usata in quelle foto per evidenziare come Sarah desideri essere corteggiata dall’uomo che amava sua madre. Tutto questo fa capire che il mondo del labirinto è forgiato dall’immaginazione di Sarah.
[modifica] Temi
Alcuni dei temi maggiori in 'Labyrinth' sono:
- La crescita di Sarah verso la maturità
- La riluttanza di accettare qualcosa oltre a ciò che ci si aspetta
- Il tema dell’amore è ben esplorato, con i rapporti di Sarah con Jareth ed il suo fratellino Toby
- Cosa è “giusto” ("Non è giusto" è una frase che Sarah ripete sempre, comunque alla fine del film, attraverso ostacoli superati lei realizza che ogni cosa non è sempre giusta)
- Prendere le cose alla lettera (il fratellino di Sarah è stato effettivamente portato via dal Re dei Goblin come lei ha chiesto)
[modifica] Note
- Il figlio di Brian Froud, che all'epoca era un neonato, ha recitato nel film interpretando il fratello di Sarah, Toby.
- Alcuni degli animatori dei pupazzi continuarono a lavorare negli studi di animazione al computer.
- Si vociferò che David Bowie fece i versi del bambino Toby nella canzone Magic Dance.
- Il personaggio di David Bowie compie giochi di prestigio durante tutto il film: riesce a far ruotare quattro sfere di cristallo su di una sola mano. Queste manipolazioni furono in verità eseguite dal rinomato giocoliere Michael Moschen, che si trovava dietro Bowie durante le riprese.
[modifica] Crediti
- Direttore: Jim Henson
- Screenplay: Terry Jones, da una storia di Jim Henson e Dennis Lee
- Musiche: Trevor Jones
- Musiche (canzoni): David Bowie
- Coreografia: Cheryl McFadden