Ludovico Geymonat
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Ludovico Geymonat (Torino, 11 maggio 1908- Rho, 29 novembre 1991), filosofo e storico della filosofia italiano, uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento.
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[modifica] Biografia
Si laureò all'Università di Torino in filosofia (1930) e in matematica (1932). Fu avversario precoce del fascismo: avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista, gli fu infatti preclusa ogni possibilità di carriera accademica. Fu costretto quindi ad insegnare nelle scuole private. Nel periodo della seconda guerra mondiale, fu partigiano in Piemonte.
Entrò nell'insegnamento universitario dopo la fine della guerra, e dal 1956 al 1978 tenne all'università di Milano la prima cattedra di filosofia della scienza istituita in Italia. Partecipò alla fondazione del Centro di Studi metodologici di Torino. Nel 1963 iniziò a dirigere la collezione di classici della scienza della casa editrice Utet di Torino.
Politicamente fu vicino inizialmente al Partito Comunista Italiano, da cui si allontanò poi per aderire a Democrazia Proletaria e successivamente ai movimenti che diedero vita al Partito della Rifondazione Comunista.
[modifica] Il pensiero
Geymonat ebbe uno stile di pensiero razionalista. La sua opera può essere inquadrata nel filone del positivismo (ebbe diversi contatti con il Circolo di Vienna), da lui rielaborato nell'ottica della tradizione marxista.
Nell'evoluzione del suo pensiero si possono tracciare due fasi: nella prima egli approfondisce temi tipici del neopositivismo, mentre nella seconda si sforza di analizzare la realtà oggettiva ed a questo scopo utilizza concetti caratteristici del materialismo dialettico.
Notevole il suo lavoro di alta divulgazione del pensiero scientifico. Il suo manuale di storia della filosofia per i licei fu diffusamente adottato.
[modifica] Critiche
A molti apparve scandaloso il suo essere filosofo accademico e comunista rivoluzionario.
Alla sua morte ci furono affermazioni polemiche di avversari politici o filosofici: "non aveva lo status di filosofo" (Sgalambro, L'Indipendente), "era un oscuro studioso" (Vittorio Mathieu, Il Giornale), "dogmatico cattivo maestro e... spero che nessuno segua la sua strada" (Stefano Zecchi, Il Giornale).
[modifica] Opere di Geymonat
- Il problema della conoscenza nel positivismo, 1931
- La nuova filosofia della natura in Germania, 1934
- Studi per un nuovo razionalismo, 1945
- Saggi di filosofia neorazionalistica, 1953
- Galileo Galilei, 1957
- Filosofia e filosofia della scienza, 1960
- Storia del pensiero filosofico e scientifico, in sette volumi, scritta tra il 1970 e il 1976.
- Attualità del materialismo dialettico, con Bellone, Giorello e Tagliagambe, 1974
- Scienza e realismo, 1977
- Le ragioni della scienza, con Giorello e Minazzi, 1986
- Storia del pensiero filosofico e scientifico, manuale per i Licei
[modifica] Opere su Geymonat
- Fabio Minazzi, Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat, La Città del Sole, Napoli, 2003
- Fabio Minazzi, Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat, La Città del Sole, Napoli, 2004
[modifica] Collegamenti esterni
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