Macchia mediterranea
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Ecosistemi mediterranei |
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Prateria mediterranea Gariga Oleo-ceratonion Macchia mediterranea Foresta mediterranea sempreverde Foresta mediterranea decidua |
La macchia mediterranea è uno dei principali ecosistemi mediterranei.
È una formazione vegetale sempreverde, formata prevalentemente da specie arbustive e arboree termofile o termomesofile, a foglie persistenti e generalmente coriacee, di altezza media variabile dai 50 cm ai 4 metri.
Indice |
[modifica] Caratterizzazione e classificazione
![Macchia mediterranea bassa (Corsica)](../../../upload/shared/thumb/8/88/Macchia01.jpg/220px-Macchia01.jpg)
![Macchia mediterranea alta (Sardegna)](../../../upload/shared/thumb/0/0f/Gutturu_mannu_g4.jpg/220px-Gutturu_mannu_g4.jpg)
La macchia mediterranea propriamente detta non va confusa con altre formazioni arbustive degli ambienti mediterranei. Dalla macchia si distinguono nettamente la Gariga dell'ambiente mediterraneo, area occupata da arbusti cespugliosi di altezza inferiore a 50 cm e l'Oleo-ceratonion, noto anche come Climax dell'oleastro e del carrubo, formazione arbustiva composta in gran parte dalle stesse essenze della macchia ma con netta prevalenza di quelle ad habitus xerofitico.
La macchia mediterranea propriamente detta si caratterizza come un'associazione floristica complessa in cui la vegetazione si stratifica su tre livelli: un livello superiore formato dalle chiome di piante a portamento arboreo, uno intermedio formato dalla vegetazione di piante a portamento arbustivo o cespuglioso e uno basale formato dalla vegetazione erbacea e dai frutici. Questa stratificazione si ottimizza negli equilibri naturali permettendo il massimo grado di sfruttamento della luce incidente sui tre livelli.
In relazione alla composizione floristica e allo sviluppo in altezza della vegetazione, si distinguono due tipi di macchia:
- Macchia alta. La vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arboreo, con chiome che raggiungono i 4 metri d'altezza. In questa macchia sono rappresentative le specie arboree del genere Quercus sezione suber (leccio e sughera), quelle del genere Phyllirea (ilatro e ilatro sottile), il corbezzolo, alcune specie del genere Juniperus (in particolare Ginepro rosso), il lentisco e altre di minore diffusione. Questa macchia si estende nelle migliori condizioni pedoclimatiche, evolvendo verso il climax del leccio o foresta mediterranea sempreverde.
- Macchia bassa. La vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento arbustivo, con chiome che raggiungono al massimo i 2-3 metri d'altezza. In questa macchia sono rappresentative specie arbustive come il lentisco, l'erica, il corbezzolo, il mirto, l'euforbia arborea, le ginestre e altre cespugliose quali i cisti e il rosmarino. Questa macchia si estende in condizioni pedoclimatiche più difficili e involve naturalmente verso il climax delle specie termoxerofile nelle aree più aride.
La macchia mediterranea presenta una struttura complessa la cui composizione risulta variabile alle diverse latitudini, con una diffusione prevalente nelle zone caldo-aride caratterizzate da inverni miti ed estati con scarse precipitazioni. In alcune condizioni si insediano formazioni a macchia caratteristiche che sono classificate come associazioni fitoclimatiche specifiche per le loro peculiarità. Spesso si tratta di forme di transizione verso altre associazioni allo stadio di climax oppure di formazioni vegetali secondarie derivate dall'impatto dell'uomo.
La maggior parte delle zone di macchia mediterranea si sviluppa sui declivi che collegano il mare alle colline: si tratta di terreni prevalentemente rocciosi, con suolo poco profondo e soggetto ad un rapido drenaggio, su cui le formazioni vegetali della macchia svolgono una funzione importantissima di difesa del suolo dalla erosione da parte degli agenti atmosferici, assicurando un'efficace regolamentazione idrogeologica.
Costituisce un esempio di nicchia ecologica, fornendo nutrimento e riparo a insetti, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
La macchia rappresenta un potenziale stadio di evoluzione verso la formazione forestale della lecceta.
[modifica] Specie arbustive tipiche
Fanno parte della macchia mediterranea diverse specie accomunate da alcune caratteristiche (crescita bassa, fusti resistenti, foglie rigide e coriacee) che le rendono capaci di tollerare i venti salmastri che soffiano dal mare.
Erica arborea |
Euforbia arborea |
Lentisco |
Cisto villoso |
Cisto marino |
Cisto femmina |
Alloro |
Corbezzolo |
Mirto |
Rosmarino |
Cappero |
Palma nana |
Ginepro rosso |
Ginepro licio |
Alaterno |
Orniello |
Olivastro (oleastro, olivo selvatico) |
Ilatro |
Ilatro sottile |
Ginestra dei Carbonai |
Ginestra odorosa |
Ginestra spinosa |
Sparzio villoso |
Caprifoglio mediterraneo |
Stracciabraghe |
Oleandro |
Pungitopo |
[modifica] Specie arboree tipiche
Leccio |
Quercia da sughero |
Carrubo |
[modifica] Selvicoltura
La macchia mediterranea è una cenosi forestale che storicamente ha subito uno sfruttamento antropico molto elevato; per questo ora la si ritrova soprattutto allo stato degradato di arbusteto (< di 500 ceppaie/ha).
L'eccessivo sfuttamento delle ceppaie di leccio (ottima legna da carbone), la necessità di pascoli e di campi da arare, sono le cause alla base di questo degrado. La Selvicoltura di questa fascia vegetazionale, non può che essere costituita da una selvicoltura di prevenzione e tutela; è impossibile pensare ad uno sfruttamento ai fini produttivi.
[modifica] Distribuzione
Oltre che nel bacino del Mar Mediterraneo, da cui prende il nome, la macchia mediterranea è diffusa nelle zone costiere della California (chaparral), del Cile (matorral), del Sudafrica (fynbos) e dell'Australia meridionale (mallee).
Queste cinque zone ricoprono appena il 2% della superficie delle terre emerse del pianeta ma ospitano oltre il 20% delle specie del pianeta, rappresentando una riserva di biodiversità.
[modifica] Esempi di macchia mediterranea in Italia
- Parco naturale della Maremma
- Parco naturale dei Monti Aurunci
- Parco delle Madonie
- Parco dei Nebrodi
- Parco regionale del Conero
- Isola del Giglio (Arcipelago Toscano)
- Torre Guaceto, Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, Laghi Alimini e Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase (Salento)
- Parco del Sulcis
- Riserva naturale orientata dello Zingaro
[modifica] Bibliografia
- La Macchia mediterranea · Formazioni sempreverdi costiere a cura di Alessandro Minelli. Museo Friulano di Storia Naturale · Udine, 2002 ISBN 8888192085
[modifica] Voci correlate
- Arbusteto
- Ecosistemi mediterranei
- Gariga
- Macchia a cisto
- Oleo-ceratonion
- Specie botaniche spontanee
- Zona temperata
[modifica] Collegamenti esterni
- Specie botaniche della macchia mediterranea dal sito di Legambiente - Arcipelago Toscano
- Piante e arbusti d'Italia
- Schede sugli arbusti della macchia mediterranea - C.R.A. - Istituto Sperimentale per la Floricoltura
- Fiori e piante della Murgia Nord Occidentale