Manoel de Oliveira
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Manoel Candida Pinto de Oliveira , nato a Oporto il 12 dicembre 1908, terzo figlio di un industriale di passamanerie, è considerato il più grande regista portoghese vivente.
[modifica] Biografia
Studiò in Galizia presso i Gesuiti. A vent'anni cominciò a fare sport e corse automobilistiche fino al 1940, che gli diedero una certa notorietà prima del cinema, cominciando negli anni Trenta a girare documentari e il primo film. Refrattario al regime salazarista, negli anni Quaranta e fino ai primi Cinquanta si occupò di viticultura e dell'azienda del padre. Nel 1955 va all'AGFA, in Germania, a studiare l'uso del colore. La scomparsa di Salazar dalla scena gli consente il ritorno in Portogallo e la fioritura creativa.
Gli anni Novanta sono stati per lui straordinariamente fruttuosi, e de Olivera ha utilizzato il cinema in piena libertà, senza mai abbandonarne le radici letterarie. "Il teatro - ha detto - è un'arte, ma il cinema non è che un mezzo per fissare ciò che si recita davanti alla macchina da presa". Un punto di vista che, come si vede, ha ben capito e condiviso il Wenders di Lisbon story.
[modifica] Filmografia
- 1931: Douro, faina fluvial (Douro, ansa fluviale), documentario che ottiene un discreto successo.
- 1932: Ulha Branca, e Estatuas de Lisboa, documentari.
- 1938: Ja se fabricam automoveis em Portugal e Miramar, praia das rosas, documentari.
- 1939: Famalicão, documentario.
- 1942: Aniki-Bobo, da Meninos milionarios di Rodrigues de Freitas, che non ottiene alcun successo, ma ora è un classico spesso ripreso dalla televisione portoghese.
- 1956: O pintor e a cidade (Il pittore e la città), a partire dalle opere del pittore Antonio Cruz, dopo l' incontro con Jean Renoir.
- 1958: O coração, documentario incompiuto.
- 1959: O pão (Il pane), documentario, e As pinturas do meu irmão Julio (Ai quadri di mio fratello Giulio), poema e commento di José Régio.
- 1963: Acto da primavera (Atto di primavera), dalla rappresentazione sacra del Mistero della passione di Francisco Vaz de Guimarães (XVI secolo), e A caça (La caccia).
- 1964: Vila verdinho, documentario.
Morto Salazar torna definitivamente al suo paese d'origine e gira i suoi migliori film.
- 1971: O pasado e o presente (Le Passé et le présent), dal testo teatrale di Vincente Sanches, in cui fa un confronto tra la dittatura Salazar e il nuovo governo istaurato con la morte del tiranno.
- 1975: Benilde ou a Virgem-mãe (Benilde o la Vergine madre), dal lavoro di José Régio, dove torna sui temi religiosi.
- 1978: Amor de perdicão (Amor di perdizione), storia di due giovani ostacolati dalle rispettive famiglie, film fiume di quattro ore e mezzo, dal romanzo di Camilo Castelo Branco.
- 1981: Francisca, dal romanzo "Fanny Owen" di Agustina Bessa-Luis.
- 1982: A visita, ou Memorias e confissões (La visita, o Memorie e confessioni - in it. Conversazione privata), dialoghi di Augustina Bessa-Luis, film autobiografico che l'autore non vuole pubblicare prima della morte, e Lisboa cultural, documentario.
- 1983: Nice... A propos de Jean Vigo, documentario.
- 1984: Reflexão de Manuel Casimiro - A proposito da bandeira nacional, sulle opere di Manuel Casimiro.
- 1985: Le soulier de satin, da Claudel, film di quasi sette ore che ottiene vari premi.
- 1986: Mon cas, da O meu Caso di Jose Regio, e Beckett et Le Livre de Job.
- 1987: De profundis, da un racconto di Agustina Bessa-Luis, e da poemi di José Régio, Antonio Nobre e Fernando Pessoa.
- 1988: Os Canibais (I cannibali), da Alvaro de Carvalhal, che ottiene vari premi.
- 1990: Non ou a vã gloria de mandar.
- 1991: A divina comédia (La divina commedia), con estratti della Bibbia, di Dostoevskij, José Régio e Nietzsche: a 83 anni, è il suo capolavoro.
- 1992: O dia do desespeo, su testi di Camilo Castelo Branco.
- 1993: Vale Abraão, da Agustina Bessa-Luis.
- 1994: A Caixa, dal lavoro di Prista Monteiro.
- 1995: O Convento (in it. Mistero al convento), con Catherine Deneuve, da un'idea originale di Agustina Bessa-Luis, e l'apparizione da attore in Lisbon story di Wenders.
- 1996: Party, dialoghi di Agustina Bessa-Luis;
Viagem ao inicio do mundo (Viaggio all'inizio del mondo), ultima apparizione cinematografica di Marcello Mastroianni, in cui compare anche come attore. - 1998: Inquiétude.
- 1999: "La lettera", di cui realizza solo la regia.
- 2000: "Parole e Utopia".
- 2001: "Il principio dell'incertezza", in cui realizza anche il montaggio,
Porto da Minha Infância,
"Ritorno a casa". - 2003: "Un film parlato", con Stefania Sandrelli
- 2004: "Il quinto impero - ieri come oggi".
- 2005: Espelho magico.
- 2006: Belle toujours - Bella sempre.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda e filmografia
- Il sito di Les Cahiers du Cinéma
- Scheda del Centre Pompidou per la retrospettiva del 2002