Mariano IV di Arborea
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Mariano IV di Arborea (probabilmente Oristano, 1317 - 1375) fu sicuramente il più grande sovrano del più noto giudicato Sardo. Secondogenito del Giudice Ugone II Cappai de Baux, Mariano venne educato, secondo il volere del padre, alla corte di Alfonso il Benigno, conte di Barcellona e quindi sovrano d'Aragona.
Fu partecipe attivamente all'incoronazione di Pietro IV il Cerimonioso, figlio di Alfonso nel 1336, ma alla morte del padre, avvenuta nello stesso anno, tornò ad Oristano. Sempre nello stesso anno, ancora a Barcellona sposò la nobile catalana Timbors de Roccabertì dalla quale ebbe tre figli: Ugone, Eleonora e Beatrice. Nel 1339 gli fu riconosciuto da parte di Pietro D'Aragona il titolo di Visconte de Baux (Spagna), conte della Marmilla e del Goceano.
Nel 1347, alla morte del fratello Pietro III fu incoronato Giudice d'Arborea.
Con un'abile mossa politica ripopolò il borgo di Castel di Goceano, fondò il castello e creò una florida agricoltura che si dimostrò fondamentale nei successivi decenni di guerra e per la ripresa economica dell'intero giudicato che versava in uno stato di crisi a causa delle guerre contro Pisa e per la graduale riduzione del servilismo della gleba proposta alla fine del '200 da parte di Bonifacio VIII.
Dopo aver mantenuto l'alleanza con l'Aragona secondo la linea diplomatica paterna per più di quindici anni, Mariano si accorge che la politica di Pietro IV prevede la graduale annessione della Sardegna nell'orbita Aragonese ed in seguito alla conquista di Alghero da parte dei catalani, che nel frattempo si trovavano in guerra contro la famiglia dei Doria, scatena inesorabilmente una guerra che sarà destinata a durare fino al 1410, quando, con la capitolazione d'Oristano, terminerà di fatto il giudicato. Ma durante il regno di Mariano l'Arborea mantenne in pugno fermamente la guerra. Gli eserciti giudicali, con veloci e imprevedibili scontri, costringono gli Aragonesi a ritirarsi da tutti i territori dell'isola, fatta eccezione per le inespugnabili rocche di Castel Di Castro (Cagliari), e la città di Alghero.
Dopo un breve periodo di pace nel 1355 le guerre ripresero anche con catastrofiche sconfitte per l'Aragona: Pedro De Luna guidò un esercito direttamente alle mura d'Oristano, ignorando i castelli in possesso dei Sardi, che nel frattempo diedero vita ad una guerra nazionalista. L'esercito Aragonese con le spalle scoperte venne intrappolato dall'attacco combinato di Mariano e del figlio Ugone (futuro III). Mariano inoltre ebbe un importante ruolo come legislatore, suo fu il codice rurale, ripreso in seguito dalla figlia Eleonora e integrato nella famosa Carta de logu, ebbe inoltre rapporti con grandi personaggi della sua epoca, come Santa Caterina da Siena. I suoi sogni furono troncati dalla morte avvenuta nel 1375 a causa della peste, che ucciderà anche sua figlia Eleonora agli inizi del XV sec.
