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Alghero - Wikipedia

Alghero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Stub Comuni
Questa voce fa parte dei comuni della regione Sardegna ancora da sviluppare: ampliala seguendo le linee guida del progetto Comuni.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Alghero / L'Alguer
Stato: Italia
Regione: Sardegna
Provincia: Sassari
Coordinate:
Latitudine: 40° 33′ 0′′ N
Longitudine: 8° 19′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 7 m s.l.m.
Superficie: 224,43 km²
Abitanti:
42.289 30-06-2006
Densità: 171,12 ab./km²
Frazioni: Guardia Grande, Fertilia, Santa Maria La Palma, Maristella, Tramariglio, Sa Segada, TramariglioPorto Conte 
Comuni contigui: Olmedo, Putifigari, Sassari, Uri, Villanova Monteleone
CAP: 07041
Pref. tel: 079
Codice ISTAT: 090003
Codice catasto: A192 
Nome abitanti: algheresi 
Santo patrono: San Michele Arcangelo 
Giorno festivo: 29 settembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia
Vista dei bastioni e del molo sopraflutto del porto
Vista dei bastioni e del molo sopraflutto del porto

Alghero (in catalano L'Alguer, in sardo S'Alighéra, in sassarese L'Aliera, in spagnolo Alguer) è una città di oltre 42.000 abitanti della provincia di Sassari. Viene considerata un'isola linguistica catalana in quanto il 40% dei suoi abitanti lo parla nella variante algherese.

Il suo nome ha un origine incerta: l'ipotesi più accreditata è che derivi da "Aleguerium"(alga), per la notevole quantità di Posidonia Oceanica che si deposita sul suo litorale, per altri dalla radice araba "al giaz ira" (penisola).

E' famosa anche come Riviera del Corallo, in quanto è uno dei punti in cui i corallari pescano il prezioso corallo rosso, uno dei più pregiati al mondo.

Riconosciuta dall'Italia come lingua minoritaria, sta ricevendo tutela attraverso programmi di insegnamento e di utilizzo ufficiale all'interno del territorio comunale.

Nel territorio di Alghero è presente l'aeroporto di Alghero-Riviera del Corallo.

Indice

[modifica] Storia

Il territorio di Alghero inizia la sua storia circa 6000 anni fa durante il Neolitico e prosegue lundo le fasi della storia che ha interessato tutta la Sardegna ( per approndire vedi la voce La Sardegna nella preistoria); la civiltà nuragica ha eretto qui numerosi monumenti, quali le necropoli ipogeiche di Santu Pedru e di Anghelu Ruju, e i villaggi nuragici di Palmavera e di Sant'Imbenia. I Fenici, durante il IX sec. a.C., avevano instaurato proprio qui uno dei più profiqui porti commerciali, favoriti dalla conformazione della costa e dalla presenza di risorse, soprattutto acqua dolce. Del periodo romano Alghero conserva poche testimonianze, come la villa romana di Santa Imbenia, il santuario lustrale della Purissima e il ponte romano sullo stagno del Calich.

Durante gli anni Alghero subì diverse dominazioni che influirono profondamente sugli usi e costumi dei suoi abitanti, soprattutto per quanto riguarda la lingua, che mantiene una versione antica del catalano. Le origini della città vengono fatte risalire alla prima metà dell'XI secolo, anche se non ancora del tutto certe, con la fondazione del borgo da parte dei Doria, nobile famiglia genovese. In seguito, per la posizione strategica del borgo e per la presenza di una ricca falda acquifera sotterranea (di cui abbiamo ancora una testimonianza nei pozzi a cui si accede da alcune vecchie case del centro) furono numerosi i tentativi di impadronirsi della città: nel 1283 ci provarono i Pisani senza però riuscirvici, mentre nel 1353 venne conquistata dagli aragonesi, guidati dal sovrano di Catalogna Pietro IV il Cerimonioso, che popolò la città di catalani (alcuni sostengono fossero per la maggior parte graziati delle carceri spagnole e prostitute, ma questa tesi non ha per ora credito se non dalla stessa popolazione algherese); in quel periodo Alghero fu colpita da peste e carestia, e questo li costrinse alla resa. Nella seconda metà del XIV secolo, durante la crisi del Regno d'Aragona, Alghero rimase senza protezione , e questo diede modo alla Giudicessa Eleonora di Arborea e a suo marito Brancaleone Doria di conquistare finalmente la città. Nel 1492, a seguito dell'espulsione da Alghero della numerosa e ricchissima comunità ebraica, l'economia ricevette un duro colpo, a cui nel 1503 pose fine la bolla pontificia di Papa Giulio II. Nel 1541, l'imperatore Carlo V venne in visita accompagnato dall'ammiraglio Andrea Doria, constatando le qualità che la resero così appetibile nel passato. Nel 1652 fu colpita nuovamente dalla peste, portata nella città da un anave catalana, a cui alcuni algheresi speravano di salvarsi emigrando verso altre zone della regione, dando il via alla diffusione della pestilenza in tutta il territorio, peste che colpì duramente la regione per ben 4 anni. Nel 1720 si instaurò infine il dominio di casa Savoia, ma Alghero, oramai di cultura catalana, rimase restia ai cambiamenti per renderla più consona al lignaggio della casa sabauda.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Alghero e il territorio vennero bombardati, e il territorio fu occupato dalle truppe tedesche; la città riuscì comunque a risollevarsi, anche perchè i danni, soprattutto per quanto riguarda la città vecchia, non furono fortunamente ingenti. Una piccola nota riguarda il complesso di San Michele: poichè molti algheresi persero durante i bombardamenti la propria abitazione, vennero alloggiati nel colleggio dei Gesuiti allora abbandonato e retrostante la chiesa: solo adesso, dopo anni di resistenza, il borgo sta per essere recuperato per essere trasformato in una corte artistica, ma le ingenti opere di conversione del collegio in abitazioni hanno per sempre deturpato l'aspetto originale del palazzo, che ad un attento esame rivela ancora tracce del suo passato.

Negli anni '60 la città visse, come del resto tutta Italia, un momento di forte ripresa, accompagnato però da una forte speculazione edilizia che ha sui bastioni nei pressi di Porta a mare uno degli esempi più eclatanti, insieme ad alcuni Hotel posti sul litorale algherese.

[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Siti archeologici

Numerosi i siti archeologici extra urbani: la necropoli di Anghelu Ruju (dove è possibile visitare le Domus de Janas) e Santu Pedru, la villa di epoca romana (Santa Imbenia), il sito della Purissima (dove si crede sorgesse la città scomparsa di Carbia) e i complessi nuragici del Nuraghe Palmavera e di Santa Imbenia, oltre a vari nuraghi più o meno conservati sparsi su tutto il territorio, più una tomba nobile, la Tomba Aragonese.

[modifica] Fortificazioni

Alghero è una delle poche città fortificate italiane ad aver mantenuto circa il 70% delle sue mura (manca la parte dal forte della Maddalena alla Torre dell'Esperò Rejal), con annesse torri: recentemente valorizzati da un restauro, i bastioni offrono una godibilissima passeggiata sul mare che circonda la città, e si congiungono con il Lungomare Dante costruito negli anni '50 del XX sec. e che parte dall'ingresso in Alghero dalla strada di Bosa, per finire nella zona del Porto, dove si congiunge con la recente Rambla. I bastioni che difendono la città vecchia dal mare sono dell'epoca Catalano-Aragonese, e a partire dalla Piazza di Sulis si chiamano con i nomi di famosi esploratori: Marco Polo, Pigafetta, Magellano, Maddalena; contano di numerose porte e di varie torri (a partire dalla Piazza di Porta Terra): Torre di Porta Terra o degli Ebrei (costruita grazie al contributo della comunità ebraica presente in città), Torre di San Giovanni, dell'Esperò Rejal (o dello Sperone), di San Giacomo (o dei cani, in quanto in tempi non molto remoti è servita da canile), della Campana, della Polveriera, di Sant'Elena, di Garibaldi (o della Maddalena), dove si trova il forte della Maddalena, oramai un rudere. Sul Porto, per finire, una piccola torretta si affaccia a salutare e proteggere i marinai in partenza: la torre della Madonnina, alla cui statua ancora oggi si rivolgono preghiere per una buona pesca e un mare tranquillo. Nel territorio di Alghero sono numerose le torri: del Lazzaretto, Nuova, del Bulo, Pegna, Torre del Porticciolo, e di Bantine Sale, a Porto Ferro.

Ma non solo le fortificazioni aragonesi sono presenti sul territorio algherese: durante la seconda guerra mondiale numerosi fortini e capisaldi furono eretti qui e in tutta la Sardegna a difesa della costa e dell'entroterra; molti di questi vengono tutt'ora utilizzati come abitazioni temporanee, anche se ci sono ovviamente tensioni con le basi Nato (soprattutto con la base della Speranza), che ha richiesto che almeno venissero murati i tunnel ancora agibili che li collegano all'area militare.

Alcuni di questi fortini sono inaccessibili (poichè abusivamente abitati), ma altri sono visitabili da chiunque se vengono rispettate le regole che comandano anche i rifugi montani, cioè il rispetto per chi li cura da tempo memorabile e per gli oggetti, anche originali e artistici, che vi sono custoditi all'interno.

[modifica] Palazzi

Numerosi i palazzi storici: di epoca gotica il Palazzo de Ferrera, il Palazzo Pou Salit, Palazzo Peretti, Palazzo Guiò, Palazzo Carcassona, Palazzo Arborisich, Palazzo Machìn; di gusto barocco sabaudo Palazzo Serra; del periodo neoclassico Palazzo Lavagna, Palazzo Civico, Palazzo Balata, Palazzo Simon e il Teatro Civico. Si segnalano anche Palazzo Boiasco, Palazzo Serra, Palazzo del Duca d'Albìs, l'ex seminario, la Scuola Elementare del Sacro Cuore, il Palazzo Chiappe, il Mercato Civico, le ville in Stile Liberty che sorgono sul lungomare Dante e Villa Las Tronas, ora Hotel, che sorge su un piccolo istmo davanti al lungomare. Le rovine dell'abitazione di Giuseppe Manno (nome del primo storico algherese) sono state invece da pochi anni demolite. Un cenno va fatto all'Ospedale vecchio, area per anni tenuta in stato di abbandono e rovina e occupata abusivamente, che ora ospita dopo un ingente restauro la Facoltà di Architettura Mediterranea.

[modifica] Chiese

Le chiese in città sono diverse: la Cattedrale di Santa Maria (XVI sec.), Nostra Signora del Carmelo (XVII sec.), Santa Barbara (XVI sec.), San Francesco con il suo meraviglioso chiostro (XIV sec.), San Michele e la cupola policroma in maiolica (XVI sec.), Nostra Signora del Rosario, Nostra Signora della Misericordia, Sant'Antonio Abate e Sant'Anna, queste ultime non visitabili. Nella campagna circostante esistono altri luoghi di culto, come il famoso Santuario di Nostra Signora di Valverde (XVII sec.), a circa 7 km e meta di pellegrinaggi, la chiesa di Sant'Agostino vecchia (XIV sec.), Sant'Anna (XV sec.) e Sant'Agostino nuova (XVI sec.). Una curiosa leggenda avvolge la madonna di Valverde: pare che fosse stata ritrovata una madonna da alcuni pescatori, che la portarono nel Duomo, ma che il giorno dopo scomparve; ritrovata nello stesso posto si decise di costruire un santuario dedicato a lei, e da allora la Madonna di Valverde rimane nel santuario, dove ancora oggi vengono deposti numerosi ex-voto.

[modifica] Ambiente

Alghero conta un panorama naturale molto vario, dalle spiagge con sabbia fine alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati: è apprezzabile soprattutto la vista dal mare, in quanto si riesce a cogliere la varietà della sua costa mista alla vegetazione, la tipica macchia mediterranea e alla pineta che spesso fa da contorno; molto apprezzato per il suo panorama è il promontorio di con la sua ormai conosciuta falesia a forma di tartaruga che è divenuta una dei simboli di Alghero, insieme al pregiato corallo. La zona di Capo Caccia con la prospicente Isola Piana e del Golfo di Porto Conte è sito di primario interesse naturalistico, in cui recentemente è stata costituita l'Area naturale marina protetta Capo Caccia Isola Piana. La particolare conformazione geologica (orgine carsica) rende la zona ricchissima di grotte ed anfratti, ancora in buona parte inesplorati. Insistono proprio qui le famose Grotte di Nettuno, accessibili sia dal mare sia da terra (tramite la famosa Escala del Cabirol, di 656 gradini), e che offre al suo interno un panorama di meravigliose sale e piscine, come la piscina del gigante, e stalattiti e stalagmiti di forme particolari, come l'organo. Sul versante orientale di Capo Caccia si aprono a strapiombo sul mare la Grotta dei Ricami e la Grotta Verde, raggiungibili solo via mare; nella prima numerose concrezioni danno origine a dei ricami di calcare, mentre nella seconda si possono ancora notare i resti di alcuni graffiti risalenti al Paleolitico, ormai quasi perduti a causa di atti vandalici e passati tentativi di "strappo".

Un 'altra area protetta in cui è possibile fare del trekking è l'Arca di Noè, situata in zona Tramariglio: qui nidificano ancora sul ciglio delle scogliere il Grifone, e altri uccelli protetti, come il Falco Pellegrino, il Ghebbio, il Cormorano (che predilige la prospicente Isola Foradada) e il Gabbiano Corso, ma è possibile vedere anche esemplari di Pernice, Daino, Cavallino della Giara e di Cinghiale, oltre a numerose specie vegetali protette, come la Centaurea horrida. L'area è molto vasta e comprende Monte Timidone, Punta Cristallo e la splendida Cala d'Inferno, dove il mare cristallino permette di fare tra gli snorkeling più suggestivi della costa quando è tranquillo (il suo nome deriva dal fatto che quando tira il maestrale è impossibile avvicinarsi) e di ammirare in volo i grifoni. Altri punti consigliati per lo snorkeling sono la Cala Dragunara, Punta Giglio, le due grotte dell'Isola di Foradada e Porto Conte, il più grande porto naturale del mediterraneo, dove è possibile vedere ancora qualche esemplare di Nacchera (Pinna nobilis), protetta da alcuni anni contro la pesca abusiva.

Numerose anche le possibilità per gli amanti delle immersioni: la più nota è la Grotta del Nereo (a circa 18 metri di profondità) che offre un incredibile varietà di fauna e flora marine a chi visita le sue gallerie, che creano un vero e proprio labirinto in cui si possono vedere esemplari di corallo, gorgonacea, aragosta, murena e i tipici predatori del mare algherese, ma anche la Grotta di Falco e quella di Punta Giglio, la Grotta del Sommergibile o la Madonnina e il Portico di Punta Semaforo.

A pochi metri da Alghero, nella frazione di Fertilia, si trova lo stagno d'acqua salmastra del Calich, con le rovine del ponte romano, dove un tempo facevano la loro comparsa i fenicotteri rosa durante il periodo delle migrazioni; per chi ama addentarsi all'interno un punto di riferimento è il Lago di Baratz (unico lago di acqua dolce naturale della Sardegna) con la pineta circostante, lago in cui durante la ritirata l'esercito tedesco immerse armi e munizioni.

La costa algherese assume nei suoi 80 Km e più diversi nomi; verso nord: San Giovanni, Hermeu, Conchiglia, Maria Pia (il lido), dopo la frazione di Fertilia Punta Negra, le Bombarde, il Lazzareto, Capo Galera, Maristella, Punta Giglio, il Faro, Pineta Mugoni (o baia delle Ninfe), Baia di Porto Conte, Tramariglio, Dragunara, Capo Caccia, Bantine Sale, Porto Ferro. Verso sud: Scogli Piatti, Coda di Balena, Calabona, Vasche di Ciù Peppino, Canale dell'Oma Molt, spiaggia della Speranza (già Villanova Monteleone).

[modifica] Cultura

[modifica] Manifestazioni

La "Semana Santa" è la più importante manifestazione religiosa di Alghero: è la celebrazione della Pasqua di origini spagnole, e vede la partecipazione della quasi totalità della popolazione. Si porta in processione una statua del Cristo e si segue un calendario preciso per tutti i giorni: il martedì c'è la Processione dei Misteri Dolorosi, il giovedì la celebrazione della Via Crucis, il venerdì la schiodatura del Cristo dalla croce e la sua deposizione nella culla, il sabato giorno di veglia e la domenica di Pasqua la resurrezione; la processione è molto suggestiva, in quanto si sfila tenendo in mano candele con la tipica lanterna di carta intorno. Altre manifestazioni importanti sono la Processione della Nostra Signora di Valverde, la messa a mare per il Santo Cristo della Costiera del Corallo, e le commemorazioni legate ai Santi Francesco, Anna, Cecilia e Barbara.

Vi sono numerose manifestazioni sportive, come la gara automobilistica Alghero-Scala Piccada, le regate veliche, le maratone di nuoto e il Free Climbing sul promontorio di Capo Caccia; la sagra più nota è quella del riccio di mare (de lu Boga Marì), che si tiene tra Gennaio e Febbraio, il periodo in cui il riccio di mare è più saporito e carnoso.

Altri importanti avvenimenti sono il Carnevale, in cui sfilano anche carri in cartapesta provenienti da Barcellona, e gli spettacoli pirotecnici in occasione del Capodanno (Cap d'Any) e del Ferragosto, in occasione del quale sul lido algherese si accendono fuochi per ammirare i fuochi d'artificio.

[modifica] Eno-gastronomia

La cucina algherese si basa soprattutto sul pesce e i crostacei, in particolare sulla famosa aragosta algherese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo; alcuni piatti tipici sono l'aragosta all'algherese, la coppazza e gli spaghetti ai ricci di mare e gli spaghetti alla Bottarga, le monzette sotto sale cotte al forno e la paella algherese, che si accompagnano poi ai piatti e ai prodotti tipici della cucina sarda del nord; tra le verdure ricordiamo il pomodoro corallino, il pomodoro camona e i cardi.

Il vino di questa zona viene per la maggior parte prodotto dalla tenuta Sella&Mosca, di cui è possibile visitare le cantine e che ha un ecomuseo del vino al suo interno; un pregiato vino sardo prodotto esclusivamente in questa zona è l'Anghelu Ruju, in quanto le vigne sono attorno al sito archeologico.

Importante anche la produzione di olio di oliva, che proviene dagli oliveti del territorio algherese.

[modifica] Artigianato

L'arigianato algherese è legato soprattutto alla creazione di gioielli in corallo rosso, per cui la riviera è famosa, ma anche per la cesteria (la tradizione è legata soprattutto alla pesca e alle nasse) e alla tipica produzione di artigianato sardo.

[modifica] Musei, Parchi Archeologici, Parchi Naturali e Riserve

Museo archeologico e storico-etnografico Sella&Mosca

Museo diocesano dell'Arte Sacra

Museo naturalistico Mare nostrum aquarium

Museo Virtuale

Museo Mineralogico

Parco Archeologico (Villaggio Nuragico di Palmavera, Necropoli di Anghelu Ruju, Necropoli di Santu Pedru)

Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana

Parco di Porto Conte

Oasi Faunistica Arca di Noè

[modifica] Curiosità

  • La frazione di Fertilia nasce nel 1939 ad opera dell'Ente Ferrarese di colonizzazione.
  • Giuny Russo ha dedicato alla città la canzone omonima, Alghero.

[modifica] Personalità illustri

Efisio Marras, noto stilista di moda, vive e lavora ad Alghero.

Tore Burruni, compianto Campione del mondo dei pesi mosca, è nato e vissuto qui (Alghero, 11/04/'33 - 27/05/'06).

[modifica] Stime diffusione del Catalano ad Alghero

  Prima lingua Lingua d'uso abituale
Italiano 59,2% 83,0%
Catalano Algherese 22,4% 13,9%
Sardo 12,3% 2,8%
Fonte: Censimento delle lingue parlate ad Alghero

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Gemellaggi

Il Comune di Alghero è gemellato con Barcellona

[modifica] Sport

(da completare)

[modifica] Manifestazioni sportive

Scala Piccada (automobilismo)

Gara del Miglio marino (nuoto)

Campionato d'Italia Pesi Welter (pugilato)

Trofeo Tore Burruni (pugilato)

Regata di Sant'Elm (vela)

[modifica] Società sportive

Robur Alghero (Basket, serie A1)

Alghero (Calcio, serie D)

Alghero Terra Sarda Rugby (Rugby, serie A)

[modifica] Galleria di immagini

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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