Misoginia
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La misoginia (dal greco misein, odiare e gyne, donna) è un'esagerata avversione nei confronti delle donne; generalmente da parte di uomini, più raramente da parte di donne. Secondo le teorie del femminismo la misoginia è riconosciuta come una vera e propria teoria politica, come il razzismo o l'antisemitismo, fondata sulla sottomissione delle donne agli uomini.
Il termine misandria è l'opposto di misoginia.
[modifica] Forme di misoginia
Esistono diverse forme di misoginia: nella sua espressione più deteriore, la misoginia porterà la persona ad odiare apertamente le donne per il solo fatto di essere tali. Alcuni maniaci sessuali rientrano in tale categoria.
Altre forme di misoginia sono maggiormente subdole: alcuni misogini hanno semplicemente dei pregiudizi contro tutte le donne, o odiarne alcune che non rientrano in categorie "accettabili". È possibile sostenere, all'estremo, che intere culture possano essere considerate "misogine", nel momento in cui portano a trattare le donne in modo discriminante; su questo tema si può citare la tendenza ad affidare esclusivamente alle donne la cura degli affari domestici, il relegarle al silenzio al momento delle decisioni o il ritenere socialmente corretto addirittura picchiarle. Alcune teorie sociologiche individuano nella dicotomia "madre"/"prostituta" la causa ultima della misoginia: il misogino ritiene che le donne possono essere esclusivamente o "madri" o "prostitute". Una variante sul tema può essere la dicotomia "vergine"/"prostituta", in cui le donne che non raggiungono un livello di moralità impeccabile, e in certa misura puramente ideale, ricadono necessariamente nella seconda categoria.
Va comunque detto che normalmente il termine "misogino" è utilizzato con un'accezione più blanda e frequentemente con un connotato di derisione, ad indicare colui che mantiene una non comune visione degradata delle donne. Un uomo con un'alta considerazione di se quale amatore (popolarmente, un "latin lover") può essere considerato a sua volta un misogino, secondo coloro i quali ritengono questo atteggiamento come sessista: l'archetipo di questo tipo di uomo può essere considerato Giacomo Casanova o Don Juan, entrambi famosi in letteratura per le loro relazione libertine con le donne. Va comunque considerato come l'atteggiamento del Casanova o di Don Juan, può essere sia considerato come estremamente affascinante e volto a godere della compagnia delle donne, ma anche in termini negativi, quale esempio di uomo interessato escusivamente alla sfera sessuale, portato a considerare le donne esclusivamente quali oggetti sessuali o "trofei di caccia".
La misoginia va comunque inquadrata come un atteggiamento negativo verso le donne considerate quale gruppo: un misogino può intrattenere comunque delle relazioni affettuose e amorevoli con donne prese singolarmente; di converso, il semplice avere relazioni negative con un gran numero di donne, non significa necessariamente essere misogini.
[modifica] La misoginia nella filosofia e nella religione
Alcune religioni e filosofie sono state considerate da alcuni come caratterizzate da connotati misogini.
Durante il giubileo del 2000, papa Giovanni Paolo II fece pubblica ammenda per i peccati della chiesa commessi nel passato: tra le sette categorie di peccati mensionati, il papa ha anche nominato i peccati contro la dignità delle donne e delle minoranze. Inoltre, il 10 luglio 1995 inviò una lettera destinata «ad ogni donna» in cui chiedeva perdono per le ingiustizie compiute verso le donne nel nome di Cristo, la violazione dei diritti femminili e per la denigrazione storica delle donne.
Nel XVI secolo il riformatore scozzese protestante John Knox scrisse un libro intitolato "Il primo squillo di tromba contro la mostruosa moltitudine delle donne" in cui sottolineava la scarsa abilità delle donne nelle arti di governo: nel libro il predicatore si scagliò contro Maria Tudor d'Inghilterra, la reggente di Scozia Maria di Guisa e Lorena, Caterina de' Medici e Maria Stuarda al punto che la nuova regina d'Inghilterra, Elisabetta I gli negò il permesso di transito nella primavera 1559.
Friedrich Nietzsche è noto per aver sostenuto come le forme più avanzate di civiltà richiedano un maggiore controllo sulle donne, come riportato nel suo libro Al di là del bene e del male; il filosofo ha frequentemente assunto posizioni estremamente critiche sulle donne, ed è noto per le sue esternazioni quali:
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«Vai a donne? Non dimenticare la frusta.»
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o
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«La donna è il secondo errore di Dio»
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