Narutaru
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Narutaru è il titolo di un manga disegnato da Mohiro Kitoh, pubblicato per la prima volta sulla rivista giapponese Afternoon. In Italia è stato serializzato all'interno della rivista contenitore Kappa Magazine.
La serie racconta le vicissitudini della dodicenne Shiina Tamai, studentessa delle elementari che vive con il padre separato, un pilota dell'aviazione giapponese. Mentre rischiava di annegare, Shiina viene salvata da una strana creatura dalla forma simile a una stella marina.
Infatti, nel mondo di Narutaru esistono diverse di queste creature, tutte differenti fra loro e capaci di trasformarsi: sono chiamate "draghi", nonostante non abbiano nulla a che fare con il classico drago della mitologia. Nel corso della serie Shiina incontrerà altri ragazzi come lei accompagnati dai cuccioli di drago e, a differenza di lei, capaci di collegarsi telepaticamente ad essi. La ragazzina ribattezza l'essere "Hoshimaru" ("stella rotonda" in giapponese) e si prepara alla sua nuova esistenza assieme al "cucciolo di drago", ancora ignara del sentiero di morte e di angoscia che questa situazione le aprirà.
[modifica] Elementi di controversia
Sebbene l'inizio rassicurante della vicenda raccontata, l'aspetto dei personaggi e l'assunto principale della storia (ragazzi che vivono assieme a strane creaturine, similmente a quanto accade in Pokémon) possano far pensare a una serie per bambini, Narutaru in realtà è una serie molto cruda che affronta argomenti quali violenza, bullismo, stupro, spesso anche in maniera graficamente realistica e brutale. Spesso i giovani protagonisti, ad esempio, sfruttano i loro cuccioli di drago per causare morte e distruzione. Per questo motivo, il fumetto è stato bandito in diversi paesi del mondo, e in altri ha avuto diversi problemi. In Francia, ad esempio, la casa editrice Glénat ha iniziato a pubblicare il manga di Narutaru nel 1999-2000, per interromperne la serializzazione dopo soli due numeri: ciò ha creato numerose polemiche tra gli appassionati, dubbiosi sia sulla mancata adozione di un divieto ai maggiorenni per questa serie, sia sul fatto che l'editore abbia dovuto ricorrere a questa mossa, come se avesse giudicato la serie solo dalla sua fase iniziale.
[modifica] L'anime
Nel 2003 è stato realizzato un anime di 13 episodi basato su questa serie: nonostante i contenuti analoghi al fumetto, l'anime è stato trasmesso sul canale satellitare dedicato ai bambini Kids Station e dotato di una sigla iniziale molto fuorviante nella sua carineria.