Paura nella città dei morti viventi
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I titoli di testa |
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Titolo originale: | Paura nella città dei morti viventi |
Paese: | Italia |
Anno: | 1980 |
Durata: | 93 minuti circa |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Ratio: | anamorfico 16:9 |
Genere: | horror |
Regia: | Lucio Fulci |
Soggetto: | Lucio Fulci, Dardano Sacchetti |
Sceneggiatura: | Lucio Fulci, Dardano Sacchetti |
Produzione: | Dania film |
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Fotografia: | Sergio Salvati |
Montaggio: | Vincenzo Tomassi |
Effetti speciali: | Giannetto De Rossi |
Musiche: | Fabio Frizzi |
Scenografia: | Antonello Massimo Geleng |
Festival del fantastico di Avoriaz
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Paura nella città dei morti viventi è un film del 1980, diretto da Lucio Fulci.
[modifica] Commento
Considerato uno dei capolavori del periodo horror di Fulci, si caratterizza per sequenze splatter al limite del sostenibile (realizzate dal grande Giannetto De Rossi) e per una trama volutamente scombinata e ai limiti dell'astratto (una tendenza che sarà portata alle estreme conseguenze nel successivo...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà).
Su tutto il film grava una cappa di decadimento e decomposizione che lo rende estremamente oppressivo, lontano mille miglia da certo horror americano che predilige atmosfere più "leggere" ed ai limiti con la commedia. Inoltre, la densa nebbia che cala su Dunwich dopo il suicidio del prete rende il tutto ancora più spaventoso e indefinito, quasi fosse un sogno terribile da cui non ci si può svegliare.
Sotto la cittadina di Dunwich (un probabile omaggio a Lovecraft) si è aperta una delle porte dell'Inferno e presto gli emissari delle tenebre, i morti viventi, iniziano a mietere vittime, sempre in maniera sanguinosa e crudelissima. Sono comunque zombi ben diversi da quelli di Romero, spaventosi ma ancora "terreni" : questi, oltre a mostrare ogni singolo segno del decadimento che li devasta (con un ossessione per il particolare macabro che quasi sconfina nel necrofilo e che ha contribuito al successo del film), sono più affini coi fantasmi, essendo in grado di apparire all'improvviso e spesso anche attraverso i muri.
Il film mostra anche alcuni dei "tocchi di genio" che hanno reso celebre Fulci, come ad esempio la sequenza dell'esumazione di Mary, con il suo salvatore che rischia più volte di spaccargli la testa a colpi di piccone, la celeberrima sequenza in cui il prete indemoniato fa vomitare a Rosy le interiora, ed il finale, nel quale un piccolo accorgimento in fase di truka ribalta il lieto fine.
[modifica] Trama
Dunwich, l'antica Salem, la città delle streghe, è teatro del suicidio di padre Thomas; contemporaneamente a New York la medium Mary ha la percezione del gesto blasfemo del prete e cade in uno stato di morte apparente.
Il suicidio di padre Thomas scatena le forze del male, resuscita i morti e nella notte di Ognissanti aprirà le porte dell'inferno. La medium Mary, scampata al pericolo di essere sepolta viva, insieme a un giornalista si reca verso la città maledetta con l'intenzione di fermare questa antica profezia vecchia di 4000 anni e contenuta nel libro di Enoch.
[modifica] Curiosità
- Il film venne presentato all'uscita con controindicazione medica da parte di un primario cardiologo.
- Fulci compare in alcune scene nelle vesti del patologo Dr. Joe Thompson.