Petroica traversi
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Pigliamosche delle Chatham | ||||||||||||||
![]() Petroica traversi |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Petroica traversi (Buller, 1872) |
Nel 1976, con una popolazione complessiva di sette individui (di cui due sole femmine), il pigliamosche o tordo delle Chatham si guadagnò senza difficoltà il titolo di "uccello più raro del mondo", fra tanti relitti rappresentanti dell'avifauna delle isole oceaniche le cui popolazioni mondiali, confinate spesso a pochi ettari di habitat naturale, contano poche unità o decine di individui.
Questo piccolo passeriforme, dal piumaggio interamente nero carbone, dal becco sottile e dal canto melodioso, venne reso noto alla scienza solo nel 1871, quando Henry Travers, un raccoglitore di animali esotici, mandò un esemplare al British Museum.
Da allora quel piccolo volatile diventò il pigliamosche o tordo delle Chatham o Petroica traversi, in onore del suo scopritore, e già alla fine del secolo sulla sua popolazione cominciava a calare il sipario dell'estinzione.
Legato infatti agli ambienti forestali e di boscaglia delle isole Chatham, un remoto arcipelago del Pacifico 850 chilometri a sud-est della Nuova Zelanda, l'uccello assisteva progressivamente alla distruzione del suo habitat, e alla successiva invasione di pecore e conigli, implacabili nemici della vegetazione, seguiti poi da una congerie di ratti e di gatti rinselvatichiti in cerca di facili prede.
Alla fine del diciannovesimo secolo l'uccello sopravviveva solo su due isole del gruppo: Mangere e Piccola Mangere.
Più grande e più appetibile per gli allevatori di pecore, l'isola di Mangere conobbe una devastazione molto più sistematica e divenne rapidamente meta di commercianti di uccelli esotici e di raccoglitori per musei: dodici specie di uccelli, di cui tre uniche al mondo, furono cancellate da Mangere nel giro di pochi decenni: fra queste anche il piccolo volatile.
Intanto, per qualche misterioso evento del destino, una minuscola popolazione di pigliamosche resisteva, ignota a tutti, sulla cima di uno scoglio, tra arbusti e cespugli spazzati dal vento. In questa roccia in mezzo all'oceano, chiamata Piccola Mangere, ha avuto luogo negli ultimi anni una delle più belle avventure naturalistiche della storia umana. Senza lesinare in competenze tecniche e scientifiche, attrezzature e risorse economiche, gli uomini del Dipartimento neozelandese per la fauna selvatica hanno salvato dall'estinzione il piccolo tordo delle Chatham, riportandolo nell'isola di Mangere, oggi più disposta ad accoglierlo, grazie ad una grande riserva naturale.
Le tappe fondamentali di questa impresa possono essere così riassunte:
1973: i ricercatori compiono un accurato censimento della popolazione di tordi delle Chatham a Piccola Mangere, l'unica isola al mondo nella quale vivono ancora questi straordinari piccoli uccelli. Restano solo 18 individui. La situazione è critica anche perché gli arbusti, sferzati dai venti marini carichi di salsedine, stanno morendo progressivamente.
1976: restano solo sette individui, di cui appena due femmine. Non senza discussioni si decide di trasferire gli ultimi esemplari nella più grande isola di Mangere, dove la specie era stata estinta quasi cento anni prima.
L'impresa di catturare i pigliamosche non è facile e presuppone inoltre la scalata di una parete rocciosa di 200 metri a picco sul mare. Eppure, nel giro di poco tempo, tutta la popolazione viene trasferita nell'isola di Mangere, dove, intanto, si erano creati i presupposti migliori per accogliere i piccoli uccelli. Eliminate le pecore, i gatti e i ratti, la vegetazione tornava infatti ad essere lussureggiante ed era stata creata anche una nuova foresta con 120.000 piante originarie. Nella grande riserva naturale che copre tutta l'isola di Mangere, i pigliamosche si ambientano senza difficoltà. Tuttavia il loro tasso riproduttivo rimane basso e la popolazione aumenta molto lentamente.
1980: si decide di sottrarre le uova alle coppie di pigliamosche in cova e di farle incubare, in un programma di adozione, da una specie molto simile e abbondante sull'isola. Intanto le coppie di pigliamosche delle Chatham depongono una seconda covata di rimpiazzo e la portano a termine con successo, mentre con altrettanto successo i genitori adottivi portano a buon fine altri quattro piccoli pigliamosche delle Chatham. La popolazione aumenta così molto più rapidamente.
1981-82: nonostante severe invernate, ora la popolazione complessiva del volatile conta 12 individui, il numero più alto dopo il drammatico crollo della popolazione su Piccola Mangere. Un altro gruppo di uova viene trasferito nell'isolotto a sud-est di Mangere e fatto covare dalle locali cincie delle Chatham, che si rivelano in quest'occasione affettuosi ed efficienti genitori adottivi per i piccoli pigliamosche.
1984: ben tre coppie si riproducono regolarmente nell'isola di Mangere e due nell'isolotto di sud-est: i ricercatori cominciano a considerare con un certo ottimismo il futuro di questo piccolo volatile delle isole del Pacifico, salvato così dall'estinzione.
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[modifica] Note
- ↑ BirdLife International 2004. Petroica traversi. In: 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.
[modifica] Collegamenti esterni
- Petroica traversi su Avibase, database degli uccelli nel mondo