Piero Jahier
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) è stato uno scrittore e poeta italiano del Novecento.
Indice |
[modifica] Biografia
Nacque a Genova nel 1884 da famiglia piemontese e protestante. Compì i suoi studi a Torino e a Susa dove il padre, predicatore valdese, era stato inviato a predicare. La madre era di origine fiorentina e, dopo la morte del padre, suicida nel 1897, si trasferì a Firenze.
Incominciò a lavorare presso le Ferrovie e, vinta una borsa di studio, si iscrisse alla Facoltà valdese di teologia che frequentò per due anni, alla fine dei quali decise di abbandonare gli studi religiosi, pur mantenendo il lavoro presso le ferrovie.
Nel 1909 conobbe Giuseppe Prezzolini e iniziò a collaborare alla rivista La Voce della quale divenne responsabile dal 1911 al 1913. Furono questi gli anni di maggiore produzione creativa.
Nel 1915 venne pubblicata dall'editrice Libreria della Voce l'opera Resultanze in merito alla vita a al carattere di Gino Bianchi con un allegato .
Fu volontario nella guerra 1915-1918 in qualità di tenente istruttore degli alpini e curò la pubblicazione del giornale di trincea L'Astico al quale continuò a collaborare anche a fine guerra nel suo proseguimento Il nuovo contadino.
Nel 1919 uscì a cura di Barba Piero, suo pseudonimo, la raccolta Canti di soldati e Ragazzo, di carattere autobiografico.
Nel 1920 pubblicò la sua opera in prosa più conosciuta , Con me e con gli alpini.
Nel 1921 con la cura delle Lettere e testimonianze dei ferrovieri per la patria pose termine alla sua attività creativa.
Fu chiaramente antifascista e per questo suo atteggiamento fu bastonato, imprigionato e perseguitato.
Durante tutto il Ventennio smise di scrivere e si limitò a pubblicare traduzioni.
Dopo la liberazione divenne presidente della bolognese Libera Associazione di Studi e riuscì, pur continuando il suo lavoro alle Ferrovie, a laurearsi in diritto.
Svolse intensa attività di traduttore e nel secondo dopoguerra raccolse i suoi scritti (con numerose varianti) nelle Opere edite da Vallecchi.
Morì a Firenze nel 1966.
[modifica] Poetica
La poesia di Jahier è stata proposta, alle generazioni venute dopo la prima guerra mondiale, come un'alternativa alla "poesia pura" di gusto novecentesco e a quella neosimbolista degli ermetici e alla vigilia della seconda guerra mondiale e nel decennio successivo, come solido punto di riferimento sia morale che stilistico.
Ma nel periodo successivo al 1965 essa venne criticata con l'accusa di contenere troppe illusioni politiche e atteggiamenti moralistici e populistici.
La poesia di Jahier possiede un tono biblico e profetico che egli assume sia dalla versione latina e italiana delle Sacre Scritture sia alle cadenze di Walt Whitman e di Paul Claudel (che lo scrittore ebbe modo di tradurre) e ancora del futurismo.
Le immagini che Jahier ci propone sono di una forte moralità e si rifanno alla vita contadina e agli affetti domestici. Essi risuonano simili a canti liturgici alternanti tra la vita dei lavori dei campi e la morte dovuta per fedeltà al dovere.
Le pagine di Ragazzo risultano ritmate e si tramutano facilmente in verso mentre in Con me e gli alpini e nelle altre poesie (tra le più belle Il canto della sposa e Il soldato Somacal Luigi) sembra dominare, per volontà stilistica, la contraddittorietà di quegli impulsi ai quali Giovanni Boine e Clemente Rebora danno libero sfogo. Ma è solo apparenza in quanto anche in Jahier si avverte l'indomabile disordine che possiede l'animo degli altri due poeti.
Se i vociani, come molta critica ha sottolineato, hanno avuto un destino tragico, in Jahier la distruzione è meno evidente che in Giovanni Boine, Dino Campana e Clemente Rebora, ma non per questo meno sofferta.
Nel vuoto della cultura e della società sorge il grido della sua poesia e il suo dolore ha la fisionomia di quel ceto sociale che si è riprodotto nella mancata riforma borghese.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Poesia
- Qualche poesia, a cura di V.Scheiwiller, Milano 1962
- Con Claudel (1913-1955), a cura di V. Scheiwiller, con un allegato: Ballata dell'uomo più libero, Milano 1964
- Poesie, Firenze 1964
- Poesie in versi e in prosa, a cura di P. Briganti, Torino 1981 (raccoglie tutte le poesie che comparivano su riviste e quelle rivedute dall'autore)
[modifica] Narrativa e prose varie
- Resultanze in merito alla vita e al carattere di Gino Bianchi, con un allegato, Firenze 1915
- Con me e con gli alpini, primo quaderno, ivi 1919
- Ragazzo, Roma 1919
- Ragazzo e prime poesie, nuova ed., Firenze 1939
- Arte alpina, Milano 1958
- Le Opere di Piero Jahier sono state riunite in 3 voll. a cura dell'autore, presso l'editore Vallecchi di Firenze: Poesie, 1964; Resultanze in merito alla vita e al carattere di Gino Bianchi, 1965; Ragazzo - Con me e con gli alpini, 1967. Con me, previsto come IV vol. del piano delle Opere è uscito a cura di O. Cecchi e E. Ghidetti, a Roma, nel 1983
[modifica] Voci correlate
- Dino Campana
- Giovanni Boine
- Clemente Rebora
- Letteratura
- Letteratura italiana
- Poeti del Novecento
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Piero Jahier
[modifica] Collegamenti esterni
Duecento · Trecento · Quattrocento · Cinquecento · Seicento · Settecento · Ottocento · Novecento |
Autobiografia e Biografia - Cavalleresca - Critica - Diario - Reportage di viaggio - Epica - Erotica - Fantascienza - Fantasy - Favola - Fiaba - Fumetto e Manga - Giallo - Horror - Leggenda - Letteratura - Mito - Narrativa - Poesia - Ragazzi - Romanzo - Saggio - Satira - Teatro - Tragedia - Western |
Letteratura nel mondo: araba - argentina - berbera - brasiliana - bulgara - cristiana - francese e francofona - galiziana - giapponese - greca - inglese e britannica - israeliana - italiana - latina - occitanica - rumena - russa - siciliana - spagnola - portoghese - sudafricana - tedesca - ungherese
Categorie: Classici - Correnti - Critica - Fantascienza - Generi - Letteratura - Linguistica - Metrica - Opere - Personaggi - Poeti - Premi - Premi Nobel - Riviste - Riviste del '900 - Scrittori - Scrittori per genere - Storia della letteratura |
Wikizionario - Wikiquote - Wikibooks - Wikisource |
---|