Pittura greca
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La pittura è l'aspetto meno conosciuto dell'arte greca in quanto son giunti fino a noi solo vasi.
Di sicuro in grecia le opere pittoriche erano molto presenti, esempio: affreschi sui tavoli sui muri ecc.. ma con il passare del tempo questi esempi di pittura sono andati persi.
In grecia questi vasi erano realizzati attraverso delle precise tecniche che si sono evolute nel tempo. Qui di seguito sono elencate.
[modifica] Ceramica a figure nere
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Per approfondire, vedi la voce Ceramica a figure nere. |
La ceramica a figure nere è una tecnica della produzione di vasi utilizzata nell'Antica Grecia e nell'Antica Roma.
Questa tecnica venne introdotta nei dintorni di Corinto intorno al 700 a.C. e, a partire dal 530 a.C., fu gradualmente sostituita dalla tecnica ceramica a figure rosse.
Le figure venivano dipinte sulla superficie rosso argilla del vaso con un impasto di acqua e argilla arricchita di ossidi di ferro; a questa prima fase della lavorazione si aggiungevano in un momento successivo i dettagli delle figure. L'ultima fase era il processo di cottura, con la quale gli ossidi di ferro assumevano un colore nero lucido.
[modifica] Ceramica a figure rosse
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Per approfondire, vedi la voce Ceramica a figure rosse. |
La ceramica a figure rosse è una tecnica della produzione di vasi utilizzata nell'Antica Grecia e nell'Antica Roma.
Questa nuova tecnica fu introdotta ad Atene nel 530 a.C. e sostituì gradualmente la più antica tecnica della ceramica a figure nere. Dalla Grecia questa tecnica si diffuse anche in Magna Grecia, dove l'iniziatore di questo nuovo modo di dipingere fu il cosiddetto Pittore di Pisticci.
Per ottenere questo risultato il vaso veniva ricoperto da una vernice di argilla depurata, in cui si ricavavano poi i soggetti e le figure. Dopo la cottura del vaso si avevano quindi figure rosse su sfondo nero. Oppure si poteva procedere applicando vernici rosse dopo la cottura del vaso su cui era stata applicata la vernice nera.