Polikarpov I-5
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| Polikarpov I-5 | |
|---|---|
| Descrizione | |
| Ruolo | Aereo da caccia |
| Equipaggio | 1 |
| Entrata in servizio | 1933 |
| Costruttore | Polikarpov |
| Esemplari costruiti | 803 |
| Dimensioni | |
| Lunghezza | 6,78 m |
| Apertura alare | 10,24 m |
| Altezza | 3 m |
| Superficie alare | 21,25 m² |
| Pesi | |
| A vuoto | 943 kg |
| Massimo al decollo | 1.355 kg |
| Propulsione | |
| Motore | un radiale M-22 |
| Potenza | 480 CV |
| Prestazioni | |
| Velocità massima | 270 km/h |
| Autonomia | 650 km |
| Tangenza | 8.100 m |
| Armamento | |
| Mitragliatrici | 4 da 7,62 mm |
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| Progetto:Aviazione | |
Il Polikarpov I-5 è stato il primo caccia della Polikarpov e venne realizzato agli inizi degli anni '30. Fu costruito in alcune centinaia di esemplari ed era considerato un buon apparecchio, probabilmente paragonabile ai Fiat C.R.20 e Bristol Bulldog, anche se apparve assai più tardi in servizio. Come questi, aveva un paio di mitragliatrici leggere ed una velocità di circa 270 km/h.
[modifica] Sviluppo
Nel 1929 Polikarpov, in piena epoca stalinista, venne imprigionato assieme ad altri progettisti in uno speciale carcere per essere destinato al compito di progettista aeronautico "coatto". Assieme a Grigorovich, progettò questo apparecchio che venne rapidamente portato a termine per poter recuperare in fretta la palese inferiorità dell'industria sovietica rispetto a quella occidentale. Successivamente, il lavoro di Polikarpov venne forzatamente ceduto alla Sukhoi, e anzi, egli venne costretto anche a lavorare sul progetto dell'I-6, che però si rivelò inferiore in salita e manovrabilità.
[modifica] Tecnica
La macchina era un biplano tradizionale con motore radiale, del tipo M-22 standard per i progetti sovietici dell'epoca, copia del Wright Cyclone statunitense. La struttura era mista, essendo in acciaio saldato per la fusoliera, legno per la struttura alare e il tutto rivestito in tela verniciata.
Essendo molto leggero, meno di 10.00 kg a vuoto, aveva buone qualità di salita ed un'elevata quota operativa. L'armamento era molto consistente, con una dotazione di 4 mitragliatrici da 7,62 (contro le due normali dell'epoca), che assieme all'ottima maneggevolezza costituivano il maggior pregio del velivolo.
[modifica] Impiego
Rapidamente schierato per costituire la prima linea della V-VS, esso era un velivolo sufficientemente affidabile ed efficiente, ma troppo lento per essere adeguato contro i nuovi bombardieri che in quel periodo stavano adottando le principali aviazioni mondiali.
Il Fiat C.R.20, i cui ultimi lotti erano quasi coevi, aveva la stessa velocità, un rapporto potenza-peso minore (con un motore lineare) ma un carico alare inferiore, a causa di un'ala più grande, malgrado la minore apertura.
Non essendo giunto in servizio in un periodo in cui l'URSS era impiegata in qualche conflitto, esso non venne utilizzato in guerra, né questo accadde successivamente a causa della disponibilità di macchine più avanzate.
La sua struttura leggera lo fece probabilmente considerare anche per l'uso con aerei della Tupolev modificati come "portaerei volanti", ma anche qui gli esperimenti vennero poi condotti con altri tipi di caccia.
Data la sua obsolescenza, a partire dalla metà degli anni '30 venne presto sostituito dal molto più potente I-15, che d'altra parte costituiva la naturale evoluzione dell'I-5, visto che venne progettato sempre da Polikarpov. Alcuni erano in servizio come addestratori ancora nel 1941.
L'I-5 era un velivolo poco significativo, e la mancanza di impiego bellico non ha aiutato a ricordarlo nella storia aeronautica, me è stato comunque importante per aver rappresentato la maggior forza da caccia sovietica della prima metà degli anni '30, e per aver costituito la prima delle ottime macchine da caccia di Polikarpov.
