Precessione del perielio
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In astronomia viene chiamato precessione del perielio il fenomeno per cui, per effetto delle interazioni gravitazionali tra i pianeti del sistema solare, le loro orbite non sono ellissi fisse e immutabili, come prevederebbero le leggi di Keplero, ma cambiano lentamente forma, in particolare l'asse dell'ellisse ruota lungo il piano dell'orbita così che la posizione del perielio si sposta gradualmente.
La precessione del perielio è maggiore per i pianeti più interni, in particolare si osserva per Mercurio una precessione di 574 secondi d'arco al secolo. La precessione del perielio di Venere è difficile da misurare in quanto l'eccentricità della sua orbita è molto bassa.
Il dato sperimentalmente osservato per Mercurio differisce di circa 43"/secolo da quello calcolato in base alle leggi della meccanica classica. Nel 1919 Albert Einstein annunciò che la sua teoria della relatività generale prevedeva, anche in assenza di interazioni con altri pianeti, una precessione del perielio di entità pari alla differenza osservata. Questo rappresentò una delle prime conferme sperimentali della teoria.