Discussione:Psicologia
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Secondo me in questo articolo c'è troppa enfasi sull'aspetto "terapeutico": penso che per le terapie psicologiche (e le relative patologie) dovrebbe esserci una sezione apposita mentre qui si dovrebbe parlare solamente della psicologia come studio astratto (e privo di finalità) della mente. --Pokipsy76 14:36, ott 22, 2005 (CEST)
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[modifica] salvogreco70@yahoo.it
Umberto Galimberti in Idee:il catalogo è questo (Feltrinelli) fa notare che nel suo senso profondo, stravolto, psicologia dal suo etimo greco sarebbe discorso dell'anima cioè espressione dell'anima che parla, che vive, che informa il mondo, mentre lo studio dell'anima, della mente , del comportamento come si è declinata la psicologia come disciplina, si traduce in discorso sull'anima , un mettere sotto osservazione l'anima, guardarla, giudicarla, connotarla...fino all'estremo dell'opprimerla nel suo vitale divenire salvogreco70@yahoo.it
Riporto di seguito testo inserito da anonimo che ha sovrascritto il precedente. --Snowdog 19:37, 27 nov 2005 (CET)
La psicologia nasce nel 1500, dal tedesco Melantone, latinista e grecista. Per lui la psicologia era l’ insieme di conoscenze filosofiche, letterarie e religiose sull’ animo umano.
Nel 1690 John Locke un filosofo inglese, pubblica il saggio sull’ intelletto umano per cui cerca di ricostruire il funzionamento della mente, come riusciamo a far nascere i nostri contenuti mentali, astratti e complessi. Per lui all’ origine delle idee c’ è l’ esperienza, e studia il comportamento animale e umano. Egli vuole arrivare a capire quale è il modo migliore per ragionare. Il tentativo di studiare la mente di Locke, non avrà successo in filosofia, anche se molti filosofi prendono spunto da lui per dare una base solida ai ragionamenti, la mente viene analizzata solo attraverso ragionamenti e osservazioni, senza esperimenti. La psicologia scientifica moderna nasce tra il 1850 e il 1900, dove in questo periodo, fisici, biologi, si interessano alla mente umana. In Germania, Wilhem Wundt fonda la psicologia come disciplina da insegnare nelle università. Nello stesso periodo, Hermann Ebbinghaus , realizza il primo importante lavoro sulla memoria. Tra il 1850 e il 1870 fisici, medici si occupano dello studio della psiche: le sensazioni, le emozioni, le attività intellettive, ma senza sapere che stavano creando una nuova scienza, quella della psicologia scientifica moderna, così si fusero due nuove discipline le scienze naturali e lo studio della mente. Gli scienziati applicano allo studio della mente l’ esperienza che applicano alle scienze naturali. Nel 1872 Charles Darwin, pubblica l’ espressione delle emozioni nell’ uomo e negli animali parla di come uomini e animali manifestano sensazioni e emozioni attraverso il movimento del corpo. Viene proposta la teoria fisiologica delle emozioni ovvero per Darwin, le emozioni sono scariche di energia, che attraversano l’ organismo e sono scatenate da stimoli esterni. La paura è il brusco cambiamento fisiologico che un organismo va incontrare in presenza di un ostacolo. I nostri movimenti con cui esprimiamo un emozione, sono residui di quei movimenti con cui un tempo usavamo per qualche scopo .E così la pensa anche l’ etologia. Quindi, per Darwin si comunica anche attraverso il corpo, la CNV o comunicazione non verbale , essa è diventata importante dopo le ricerche con le api di Karl Von Frisch. Tra il 1860 e il 1870, Franciscus Donders, studia i tempi di reazione , cioè il tempo che un individuo impiega per rispondere allo stimolo.Ancora oggi si usano per valutare le persone idonee alla guida di autobus e camion.Donders li studiò per misurare le attività mentali. Piu’ sono i passaggi mentali per rispondere a uno stimolo e piu’ tempo viene impiegato per rispondere. 1 esperimento Donders studia quanto tempo occorre a un individuo per tirare una leva quando vede una luce 2 esperimento Donders studia quanto tempo occorre a un individuo per tirare una leva quando vede una luce intensa e non debole. 3 esperimento oltre che a reagire a uno stimolo, l’ individuo doveva anche scegliere se tirare o no la leva. La differenza tra il secondo e il primo caso era la scelta di tirare o no la leva. Gustav Theodor Fechner laureato in medicina, è passato alla storia della psicologia, poiché ha fondato la psicofisica. Egli studiò per sette anni il rapporto tra gli stimoli fisici e sensazioni mentali. In Germania vi erano conflitti su il meccanicismo che considerava tutti i fenomeni pari a quelli fisici, mentre il vitalismo considerava tutti i fenomeni appartenevano alla vita e alla mente .Fechner studiava il rapporto mente-corpo, per risolvere la questione tra vitalismo e meccanicismo. Ernst weber, aveva notato che la risposta agli stimoli varia a seconda della grandezza di essi. Nasce la legge Weber-Fechner , ovvero la soglia sensoriale differenziale varia a seconda della grandezza degli stimoli, ed è proporzionale alla loro intensità. Quindi, essa serve per dire che la sensibilità di un corpo aumenta se aumentano gli stimoli di intensità. Il merito di aver fondato la psicologia come disciplina, va a Wilhem Wundt, tra il 1858 e il 1862 scrisse il libro contributi alla teoria della percezione sensoriale , e piu’ tardi il suo manuale di psicologia. Nel 1875 divenne professore di filosofia a Lipsia, e qui vi fondò il laboratorio di Lipsia e nonostante vi fossero ancora termini fisiologia e filosofia, Wundt voleva fare psicologia.Al laboratorio affluirono allievi e osservatori di tutto il mondo.Veniva studiata la psicofisica, i tempi di reazione..Era nata la psicologia come disciplina scientifica, e si tenevano corsi all’ università. La cultura di Wundt, la biologia, la fisica, la filosofia , permisero a Wundt di sintetizzare la nuova disciplina. Hermann Ebbinghaus fu il primo ad aver effettuato il primo lavoro di psicologia sperimentale. Egli si era interessato alla psicologia per caso, infatti trovò un libro di Fechner per caso. Ebbinghaus si occupo’ della memoria, lo studio alla quale si erano applicati Aristotele e tutti i filosofi, studiandola nel laboratorio di Lipsia , dove oltre a studiare sensazioni, percezioni, non si studiavano il pensiero, l’ apprendimento, la volontà e la memoria. Egli imparava a memoria gruppi di consonanti e vocali senza senso. Combinandole, ottenne 2 300 sillabe. Per impararle, leggeva ripeteva dall’ inizio alla fine, e se si inceppava nella ripetizione, leggeva il resto e poi tutto, e così riprovava a ripetere tutte le sillabe. Si può memorizzare attraverso tre tipi di prove: -di rievocazione, con la quale gli viene chiesto a un individuo di ripetere ciò che ha memorizzato -di riconoscimento l’ individuo deve riconoscere cose già viste o sentite tra altre -di riapprendimento Ebbinghaus usò queste prove, infatti nella prima seduta imparava delle sillabe, nella seconda, imparava la medesima lista, questa volta per imparare la seconda lista gli occorreva molto poco tempo rispetto la prima .
Ebbinghaus arrivò ad alcune conclusioni -effetto del superapprendimento cioè, a forza di ripetere la memoria migliorava, aumentando il numero di ripetizioni, aumentava anche la memoria. -curva dell’ oblio ovvero, Ebbinghaus vedeva che piu’ i giorni trascorrevano e la memoria diminuiva - Apprendimento massivo e distributivo, Ebbinghaus vide che piu’ sedute erano piu’ efficaci di una lunga e unica seduta -Effetto seriale la memorizzazione dipende da come sono messe le sillabe, infatti quelle in fondo e le prime si memorizzano meglio di quelle di mezzo. Nell’ 800 in Germania, che era diventato il principale centro scientifico del mondo, molti allievi di Wundt fondarono laboratori e scuole. Come la scuola di Wurzburg, che con Kulpe, nasce il metodo di introspezione, dal latino guardare dentro, che consiste nell’ osservazione delle nostre esperienze personali e interiori. Con Wundt, veniva usata molto poco, perché vi era la preoccupazione di perdere ogni obiettivo con la descrizione di fatti troppo personali .I soggetti riferivano allo psicologo fatti interiori, a cui egli cercava di non interferire, chiedendo fatti semplici, senza andare a ricostruirli con il passato. A Wurzburg, oltre che limitarsi a studiare le sensazioni ,si comincia a studiare pure il pensiero, e si studia cio’ che accade nella mente in qualunque momento. Oggi però non ci si fida piu dell’ introspezione, ma dei tempi di reazione. Gli Stati Uniti nell’ 800 con la diffusione della psicologia, presero posto alla Germania. Titchener, inglese terminò gli studi a Lipsia. A soli 25 anni, dopo essersi impressionato da Wundt, si trasferì negli stati uniti, per diffondere la psicologia nel mondo, a Ithaca.Egli tradusse il manuale di Wundt in inglese e scrisse anche altri manuali, e diresse la rivista della psicologia. Inoltre fondò una scuola, con la base lo strutturalismo, ovvero descrivere cosa c’ è nella mente. La psicologia ritrae la sua struttura, la mente è formata da tanti pezzi che la compongono come un mosaico di sensazioni, emozioni, concetti, il lavoro dello strutturalista e analizzare tutti questi affetti, emozioni, concetti. Un americano, William James, dopo essersi laureato in medicina, pubblico’ i principi della psicologia. James fondo’ la scuola con le basi del funzionalismo .Gli studiosi di questa disciplina, credevano che non serviva a niente studiare cosa ci fosse nella mente, perché essa cambia continuamente, non è fissa. Bisogna chiedersi, piuttosto, come funziona. Gli psicologi funzionalisti pensavano che in un dato momento i processi mentali dipendessero dall’ adattamento ambientale. Nel funzionalismo , ci sono vari temi filosofici e Darwinianani. Intanto, in Russia stavano nascendo tre scuole, basate sui riflessi. Per questo vengono chiamate con riflessologia russa. La scuola piu’ importante fu quella fondata da Ivan Pavlov, sulla psicologia dell’apprendimento, noto per i suoi studi sulla digestione. Nel 900, in Russia, Ivan Petrovic Pavlov, si dedicava a ricerche sui riflessi nervosi. Egli insegnava all’ accademia militare di Pietroburgo.Egli cominciò a studiare il condizionamento classico , ovvero una forma semplice di apprendimento. A Pavlov non andava molto a genio la psicologia, poiché per lui si basava su discorsi fumosi e poco rigidi. Per lui , un individuo per imparare deve essere ricompensato e punito, Il condizionamento classico si distingue da quello operante, utilizzato dagli americani. Pavlov per i suoi esperimenti utilizzava i cani, esponendoli a dei stimoli, a cui essi avrebbero dovuto rispondere attraverso la salivazione. Egli per deviare la saliva all’ interno e per farla affluire in dei contenitori, utilizzava dei contenitori. Creava cosi’ fistole salivari, creando un contatto del cavo orale con l’ esterno. Essi venivano messi in delle apposite torri del silenzio.Attraverso chirografi, Pavlov registrava la quantità di saliva prodotta in ogni momento.Se si metteva del cibo in bocca al cane, esso rispondeva con la salivazione, mentre il chirografo incrementava la quantità di saliva. Fin qui tutto è normale e on vi è nulla di strano, percio’ vine chiamato riflesso incondizionato o assoluto, ovvero questo avviene quando uno stimolo che proviene dall’ esterno provoca una reazione all’ interno di un organismo.Pavlov noto’ che i cani salivavano anche quando sentivano i passi del cameriere arrivare per dargli il cibo. Il cane immaginava in quel momento in cui sentiva i passi avvicinarsi, il momento quando avrebbe avuto il cibo in bocca, ovvero si parla di salivazione psichica. Il riflesso condizionato, invece era quel riflesso che dipendeva dalla situazione Pavlov, al cane associò il cibo ad altri stimoli come al campanello o alle luci. Grazie al condizionamento classico, le risposte degli individui possono essere determinate anche da alcuni stimoli che non sono importanti. Il cane si adattava all’ ambiente del laboratorio poiché ad alcuni stimoli come il campanello, dopo la salivazione veniva dato il cibo al cane. Pavlov studiò tutte le risposte condizionate e gli stimoli. Così vengono fissati i principi del condizionamento classico.
- E se inserissimo il testo di cui sopra in un sottoparagrafo dal titolo "cenni storici"?--Pokipsy76 11:30, 28 nov 2005 (CET)
Condivido che ci sono troppi riferimenti all'aspetto psicoterapeutico o alla terapia in generale, soprattutto per quanto riguarda gli approcci. Suggerisco pertanto di dividere gli aspetti della psicologia (sviluppo clinico lavoro ecc...) dalle terapie (psicoterapie) e le loro diverse correnti
[modifica] Gravi lacune
Ho notato che vi è una grave mancanza: Franz Brentano, che fine ha fatto? NEi testi attuali si fa risalire la Psicologia a 2 e non a 1 padre. Il primo è Wilhelm Wundt, e l'altro è il suddetto Franz Brentano.
Difatti la Psicologia wundtiana ha dato il via a: strutturalismo, comportamentismo, introspezionismo, cognitivismo (et. al.). Mentre la psicologia di stampo brentaniano ha dato il via a Psicologia della Gestalt, il concetto di insight, nonchè a tutta (di fatto è così) alla Psicologia Sociale.
L'importanza di Brentano è da rilevare anche nella crisi del cognitivismo di stampo HIP (human information processor), e al relativo instaurarsi del cognitivismo più "reale"; che fine ha fatto James Jerome Gibson, il quale "quasi" direttamente citava Brantano al fine di uscire dal dal laboratorio ed instaurare una psicologia che studiasse la mente e il comportamento uamno nel quotidiano?
Ho provato ad introdurre qualche cenno a Brentano. Spero adesso vada meglio. Come sempre, tutti possono editare. --Truman Burbank 14:32, 20 giu 2006 (CEST)
[modifica] Le origini sono importanti
I fondamenti di psicologia si occupano anche della nascita storica del concetto stesso di "psicologia" a partire dai greci, passando per i romani, dal medioevo con Bacone, e nel 1700 con Wolf (allievo di Leibniz), il primo a parlare di psicologia e precursore di pensieri come quello cartesiano. Cartesio fu fondamentale perchè con la sua res cogitas ha iniziato l'abbattimento delle barriere erette dalla filosofia cristiana medioevale contro lo studio dell'uomo in quanto parte della natura, veto applicato non solo alla psiche ma anche a livello anatomico. Per questo la psicologia è nata in ritardo rispetto ad altre scienze. Se si pensa che prima di Wolf la sede della mente era considerata il cuore.... Malco 12:02, 1 set 2006 (CEST)
- Specifica: Wolf è colui che ha utlizzato per primo il termine?Sergejpinka 02:25, 11 ott 2006 (CEST)
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- Credo si tratti di Christian Wolff (en:Christian Wolff (philosopher), de:Christian Wolff), ma non trovo riferimenti all'origine del termine psicologia. Truman Burbank 11:09, 11 ott 2006 (CEST)
[modifica] La bibliografia è tutta in tre vecchi testi
Certo si può fare di meglio e non ocorre nemmeno sudiare.
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- Beh, in cronologia si vede che il 5 gen 2007 una Bibliografia di oltre 2000 voci è stata cancellata e riportata ai soliti tre. Ci sarà una ragione.
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- Non ne avevo idea. Però credo che in questo caso "la virtù stia nel mezzo": questa in quanto enciclopedia è un'opera divulgativa e inserire una lista smisurata in una voce generale probabilmente non ha alcun senso. Perchè non aggiungere invece alcuni testi fondamentali (es.10-20), possibilimente scelti tra quelli reperibili in italiano? --MarcoK (msg) 12:25, 13 feb 2007 (CET)
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- In senso stretto ha ragione Marcok, però ciò porterebbe a un'infinita discussione su quali testi si possano, e non possano, definire fondamentali. La conflittualità degli psicologi è proverbiale. Comunque un'enciclopedia è una summa di conoscenze e non una sintesi, a mio parere. Certo è bene che sia agile da consultare e allora si potrebbe reinserire la bibliografia ampia del 5 gennaio, magari in una pagina separata, e poi discutere su quali testi appaiono ridondanti.Anonima 14:25, 7 mar 2007 (CET)
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- Ho dunque creato la pagina di lavoro Bibliografia Psicologia con tutto quanto ho trovato in Wikipedia. Ora si tratta di selezionarne il contenuto.
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[modifica] Da rivedere
In Branche della psicologia:
- Psicologia comparata
- Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
- Psicologia dell'arte
- Psicologia della personalità
- Psicologia della salute
- Psicologia della scuola
- Psicologia dello sviluppo
Truman 21:51, 22 feb 2007 (CET)
[modifica] Abusi
Ho ritenuto questa sezione non neutrale in quanto mi sembra esprimere una preoccupazione corporativistica. Parte dalla premessa che il counseling designi equivocamente la consulenza in materia psicologica prestata da un soggetto che può anche non essere uno psicologo e arriva alla conclusione che alla psicologia compete ogni tipo di consulenza in materia. E' tutto da verificare:
in primis se il counseling sia proprio quello così descritto;
in secondo luogo se ogni tipo di consulenza (orientamento al lavoro, mediazione culturale,centro telefonico di assistenza ad anziani soli durante le vacanze, ecc.) debba necessariamente rientrare in ambito psicologico.
Perché non rilanciare ulteriormente e riservare tutto ai laureati in medicina con specializzazione in psichiatria, master ad Harvard e docenza ad Oxford? --Alezangrilli 12:03, 1 mar 2007 (CET)
- Come ti capisco... tu vedessi che casini stanno facendo alla voce Counseling... viene bloccata una volta la settimana, poco ci manca... e comunque quello che tu dici è molto corretto: anche io ho la sensazione che siano rivendicazioni corporative, piucchealtro. --Janus 14:44, 9 mar 2007 (CET)
Ebbene, utente Janus, se questo è il tuo stile, si capisce che ti trovi nei casini; si chiama lanciare il sasso e nascondere la mano. Vergognati!
Ho spostato il paragrafo "Abusi" in fondo, in quanto non pertinente alle aree in cui era inserito. Non mi sembra congruo rispetto alla trattazione della voce, ma concordo col senso contenuto sia con l'osservazione che si possa ravvisarvi parzialità. Lo si può certo emendare.
Kaesar 13:53, 11 mar 2007 (CET)
- Lanciare il sasso e nascondere la mano? Ma che vai dicendo? Solidarizzavo semplicemente con Alezangrilli... perché vedo che anche qui fate dei gran casini. Che sia anche lui pagato dai padroni? Io griderei alla congiura... --Janus 11:42, 13 mar 2007 (CET)
Fragilino eh?, utente Janus, il fatto è che sei solo tu a fare "casini" ovunque vai, solo per farti notare. Proprio perciò questa è l'ultima osservazione personale che ti rivolgo.
[modifica] Counseling
- Propongo la cancellazione dell'attuale testo incriminato di abuso, con la sostituzione del testo in inglese (alla voce psychology):
- <quote>Counseling psychology is a psychology specialty that facilitates personal and interpersonal functioning across the lifespan with a focus on emotional, social, vocational, educational, health-related, developmental, and organizational concerns. Counseling psychology differs from clinical psychology in that it is focused more on normal developmental issues and everyday stress rather than serious mental disorders. Counseling psychologists are employed in a variety of settings, including universities, schools, businesses, private practice, and community mental health centers.
- The emerging field of relationship counseling, which characterizes ordinary human relationship successes and failures in concrete terms, has the specific appeal of avoiding psychology's practice of ascribing pathology to individuals who seek assistance. Current health insurance reimbursement for psychological services commonly involves the assignment of mental disease nomenclature(a feature that potential clients may find offensive, and that could potentially be iatrogenic).
- Relationship counseling, also referred to as "relationship education", includes psychologists, psychiatrists, and social workers. It is based on decades of university-based research, drawing on knowledge gained through close observation and analysis of both successful and unsuccessful marriages and family units.</quote>
- --Sergejpinka inviami un messaggio 18:22, 11 mar 2007 (CET)
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- Ho modificato il primo capoverso ed ho reinserito la voce Couseling fra le branche dela psicologia. --Sergejpinka inviami un messaggio 18:43, 11 mar 2007 (CET)
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- Il mio è un inglse davvero pessimo: se qualcuno ne sa più di me potrebbe continuar e correggere l'attuale traduzione. Per il testo originale (in inglese) basti che guardi il grassetto riportatao precedentemente. --Sergejpinka inviami un messaggio 18:47, 11 mar 2007 (CET)
Ho tradotto il testo dall'italiota googlizzato [;o)) (molto utile comunque), l'ho adattato al contesto italiano e sulla base delle mie capacità l'ho reso intelligibile e, spero, accettabile.
Ho anche premesso un capo sulle controversie, non è indispensabile ma preferirei restasse in quanto la questione della consulenza non è tanto piana e non troverei giusto fingere che non ci sia.
Kaesar 20:14, 11 mar 2007 (CET)
Ancora ho spostato il counseling sotto Psicologia applicata, ciò infatti è riferito nel testo inglese da cui è tratto il paragrafo.
Kaesar 20:54, 11 mar 2007 (CET)
- Io insisto con il dire che il sottoparagrafo Counseling dovrebbe diventare Counseling Psicologico in quanto rispetta la specificità del lavoro dello Psicologo e il fatto che Counseling genericamente inteso può invece essere esercitato da chiunque. --Janus 11:41, 13 mar 2007 (CET)
Credo che Janus abbia davvero ragione: il termine Counseling qui andrebbe delimitato e contestualizzato dall'aggettivo psicologico, proprio come avviene nella lingua inglese dove counseling, genericamente inteso, designa anche l'attività del guardiano in un campo estivo per ragazzi. (Consultare un qualsiasi dizionario di inglese per credere).--Alezangrilli 12:10, 13 mar 2007 (CET)
- be' in effetti sarebbe più opportuno chiamarlo counseling psicologico: anche se vi è da dire che il sottoscritto sta seguendo un corso di Tecniche per la raccolta dei dati, counseling e promozione della salute, e come potete notare non vi è scritto counseling psicologico, ma solo counseling. Non so per me può anche esser scritto counseling psicologico; mentre sono in opposizione ad un nome tipo psicologia del counseling (il chè ha un altro significato...).--Sergejpinka inviami un messaggio 13:57, 13 mar 2007 (CET)
L'ho nominato "counseling psicologico", tanto si può sempre ricambiarlo, e ho apportato alcuni aggiustamenti di forma. Buona serata a tutti.
Kaesar 19:02, 13 mar 2007 (CET)
- Rispetto a questa frase: "Ciò rende necessario che il counseling psicologico, anche quando si configura come formazione, sia svolto da psicologi, psichiatri e operatori sociali". Io la modificherei. Secondo me andrebbe sottolineato che il counseling psicologico è una esclusiva competenza dello psicologo poiché somma alle abilità di counseling genericamente intese quelle proprie alla professione di psicologo e dunque dovrebbe intendersi una riserva di legge. Allo stesso modo del counseling medico, per intendersi. --Janus 13:40, 14 mar 2007 (CET)
Non so, "abilità di counseling comunemente intese" che non sono dell'ambito della psicologia applicata? E quali? 21:48, 14 mar 2007 (CET)
- Secondo me dovremmo trovare una soluzione di buon senso. E' evidente che il counseling ha a che fare con la psicologia come materia e non con l'architettura: su questo credo siamo tutti daccordo. Ma una cosa è afferire alla psicologia come materia, altra cosa è afferire alla psicologia come professione. Quest'ultima è regolata da una legge e pertanto possiede delle riserve. Riserve che sono proprie allo Psicologo inteso come soggetto iscritto all'Albo degli Psicologi. Le "abilità di counseling comunemente intese" sono quelle abilità relazionali, di ascolto, di gestione della comunicazione, etc. che sono da intendersi come abilità trasversali (utilizabili cioé da varie professioni: l'insegnante, l'assistente sociale, l'operatore sociale, l'educatore, etc.). Il counseling psicologico invece consiste nel canalizzare ed utilizzare tali abilità per espletare il lavoro di psicologo che, invece, non è trasversale in quanto riservato per legge agli psicologi. Lo stesso vale, seppur su un piano diverso, per il counseling medico. Il medico affiancherà alle abilità proprie del medico (riservate per legge al medico iscritto all'albo dei medici) quelle abilità proprie del counseling. E' in questo senso, e proprio per non ingenerare equivoci, che va sottolineato che il "counseling psicologico" è un'attività di esclusiva competenza dello psicologo.
- Più in generale vorrei dire che è necessario fare chiarezza e non criminalizzare una categoria tout court: né gli psicologi né i counselor. Il counselor non è uno psicologo, e quando invece crede di esserlo o, peggio ancora, agisce come tale, è un furfante e come tale va denunciato. Lo stesso vale per chi forma i counselor credendo di formare un quasi-psicologo. Ma da qui a criminalizzare tutti i counselor, tutte le associazioni che raggruppano counselor e tutte le scuole che formano counselor ce ne corre... --Janus 10:17, 15 mar 2007 (CET)
- Janus, pragmaticamente: la sottosezione counseling della voce psicologia, ti va bene o pesni che vi siano cose da modificare? Le tue critiche sono ammissibili, ma non saprei come modificare la sottosezione suddetta; tra l'altro personalmente penso che le tue critiche e i tuoi giudizzi starebbero meglio nella voce counseling, più che in psicolgia. Non dico che non hai ragione: dico che le stai inserendo nel "luogo" sbagliato, ecco. --Sergejpinka inviami un messaggio 16:17, 19 mar 2007 (CET)
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- Ciao, sicuramente per l'ultimo scritto hai ragione... non è il luogo adatto. Per il resto il mio suggerimento è il seguente: adottare nella voce Psicologia il termine "counseling psicologico" al posto di "counseling". La sottosezione va bene (a livello di contenuto), credo solo che vada cambiato il titolo. --Janus 11:21, 20 mar 2007 (CET)
La trattazione è assai complessa ma almeno sui dettagli è bene essere puntuali. Il counseling, per quanto si trova in rete, non sembra una branca della psicologia, infatti non ci sono collegamenti metateorici e teorico-pratici che consentono di collocarlo in un ambito psicologico qualsiasi; non essendoci parametri si può dire o che tutta la psicologia è counseling o che tutto il counseling è psicologia. In realtà sembra trattarsi di una somma di attività che sta costruendo una storia ancora giovane della propria prassi spesso prendendo decisamente le distanze proprio dalla psicologia pratica. Questo si trova anche nella trattazione del counseling su wikipedia. Falcot 12:25, 5 apr 2007 (CEST)