Raffaele Palizzolo
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Raffaele Palizzolo fu consigliere comunale di Palermo e parlamentare nazionale negli anni a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Fu implicato in operazioni di borsa fatte con soldi non suoi e per rapporti con la mafia.
Ma soprattutto fu incriminato come mandante dell'uccisione del marchese Emanuele Notarbartolo avvenuta l'1 febbraio 1893, nel tragitto in treno tra Termini Imerese e Trabia. Viene ucciso con 27 colpi di pugnale da Matteo Filippello e Giuseppe Fontana, legati alla mafia siciliana. Questo caso avrebbe acceso un importante dibattito sulla situazione della mafia in Sicilia e in Italia e, soprattutto, sulla collusione tra mafia e politica, ma inizialmente nessuno osò fare nomi.
Nel 1899 la camera dei deputati autorizzò il processo contro Raffaele Palizzolo come mandante dell'assassinio. Nel 1901 venne giudicato colpevole e condannato, ma nel 1905 fu assolto dalla Corte d'Assise di Firenze per insufficienza di prove, probabilmente sempre grazie ai suoi appoggi importanti.