Retablo
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Retablo è un termine che indica un polittico su tavola collocato sopra un altare. Il termine, di cui esiste la variante catalana retaul, viene dallo spagnolo. L'etimologia della parola viene dalla locuzione latina retro tabula altaris (tavola dietro l'altare).
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[modifica] Caratteristiche
La funzione più antica del retablo era quella di ornare e riparare, con sportelli decorati, una cassa centrale che racchiudeva un'immagine della Madonna, o un tabernacolo. Nel tempo, gli sportelli divennero pareti piane dalla ricchissima ornamentazione, e l'immagine centrale fu dedicata anche a santi diversi.
Il retablo è una struttura complessa e fortemente scenografica. La struttura è generalmente in legno, ma può essere anche in pietra o marmo. Può essere realizzato sia in pannelli dipinti, generalmente inseriti in cornici dorate, sia in legno scolpito e dipinto, ma può anche utilizzare entrambi i tipi di tecnica figurativa.
Il suo uso iniziò dal XIV secolo in Spagna, da dove si diffuse in tutta l'Europa e nel mondo ispanofono.
[modifica] Retabli italiani
In Italia la forma prevalente di questo tipo di arte religiosa è stata il polittico semplice.
Il dominio aragonese in Sardegna, tuttavia, è all'origine di molti retabli ancora conservati: si veda quello della Madonna di Loreto a Ozieri, della prima metà del Cinquecento, o quello del duomo di Castelsardo, o quello di Ardara, o il retablo di San Giorgio a Perfugas.
[modifica] Immagini e stili
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