Rhodesia
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Rhodesia è il nome con cui venne chiamata, dopo il 1965, la colonia britannica della Rhodesia Meridionale (l'attuale Zimbabwe).
Nota dal 1898 come Rhodesia Meridionale (prese il nome da Cecil Rhodes), diventò colonia britannica a sé stante nel 1923; qui la popolazione bianca, in grandissima parte di origine britannica, acquisì il potere economico e politico, che mantenne anche quando nel 1964 il Nyasaland e la Rhodesia del Nord divennero indipendenti (come Malawi e Zambia). Nel 1965 con la celebre UDI (Unilateral Declaration of Indipendence, firmata dal primo ministro Ian Smith) fu comunque proclamato unilateralmente lo stato indipendente della Rhodesia, che già l'anno precedente aveva provveduto a cambiare il nome (eliminando l'aggettivo "meridionale").
Nel 1968 fu dichiarata ufficialmente la repubblica, ma negli stessi anni iniziò una sanguinosa guerriglia combattuta da un lato dai militanti marxisti dello ZANU (dell'attuale presidente Robert Mugabe) e dello ZAPU, sostenuti dall'URSS e dai suoi alleati, dall'altro dalle forze regolari dell'esercito rhodesiano, specialmente da alcuni reparti di forze speciali all'epoca famosi (RLI, Rhodesian SAS, Selous Scout). Fu un periodo di isolamento internazionale per il paese, a causa del regime di segregazione razziale in vigore in Rhodesia, e sostenuto solamente dal vicino Sudafrica.
Gli anni della guerriglia terminarono con il successo delle forze rivoluzionarie, che prendendo il potere cambiarono il nome del paese in quello attuale, Zimbabwe e alla cui guida si pose, ininterrottamente dal 1980 ad oggi, lo ZANU di Robert Mugabe.
Capitale della Rhodesia era Salisbury, che oggi prende il nome di Harare.