Riccardo Bacchelli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Riccardo Bacchelli (Bologna, 19 aprile 1891 – Monza, 18 ottobre 1985) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano.
Fu tra i fondatori della rivista La Ronda. Il suo primo romanzo è stato Il filo meraviglioso di Lodovico Clo', 1911, cui seguono i Poemi lirici 1914. Nel 1918 si dedica al teatro con Amleto, emblema della difficoltà del moderno vivere. Segue nel 1923 Lo sa il tonno favola di genere filosofico-morale. La prima delle opere artisticamente fondamentali della produzione bacchelliana fu Diavolo al Pontelungo (1927) ambientata nel mondo anarchico emiliano di fine ottocento in cui spicca la figura epica di Bakunin, a Bologna per ispirare e moralmente patrocinare i noti quanto falliti moti del 1874; romanzo attraversato da una sottile, implacabile quanto garbata ironia che accompagna non soltanto l'utopia dei personaggi quanto la natura umana stessa. Seguono nel tempo La città degli amanti, 1929, Una passione coniugale, 1930, Oggi domani e mai, 1932, Mal d'Africa, 1935, Il rabdomante, 1936, Iride, 1937, fino a quella che è stata l'opera più vasta e che maggiore notorietà popolare ha dato a Bacchelli, Il mulino del Po, 1938-40, opera che ha un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana, di oltre duemila pagine, suddivisa in tre parti ciascuna con singola titolazione, in cui è narrata la saga di una famiglia contadina padana, sullo sfondo di uno scenario storico-sociale più che centenario che va dall'epoca napoleonica alla prima guerra mondiale. A questo romanzo si ispira l'omonimo sceneggiato televisivo prodotto dalla RAI e andato in onda nel 1963.
Nel 1941 appare Gioacchino Rossini, nel 1942 Il fiore della mirabilis. La produzione continua con Il pianto del figlio di Lais, 1945, di argomento biblico, Lo sguardo di Gesù, 1948, Il figlio di Stalin, 1953, Gli schiavi di Giulio Cesare, 1957, Non ti chiamerò più padre, 1959, narrante l'avventura di Francesco d’Assisi vista dalla parte del padre Bernardone. Seguono, tra il 1967 ed il 1978 altri romanzi quali Il rapporto segreto, Afrodite: un romanzo d'amore, Il progresso è un razzo, Il sommergibile.
Altrettanto prolifica fu la produzione saggistica, lirica e teatrale di Bacchelli, che ne fanno uno del più fecondi letterati italiani.
Egli collaborò con Sandro Bolchi alla sceneggiatura de I promessi sposi, sceneggiato televisivo RAI andato in onda nel 1967, ispirato all'omonimo romanzo di Alessandro Manzoni.
Fu il primo a ricevere l'assegno vitalizio previsto dalla legge Bacchelli, dell'8 agosto 1985, che prende il nome proprio dal noto scrittore.
[modifica] Argomenti correlati
Le strutture · I generi · Gli spettacoli · Gli attori · Le compagnie · Drammaturgia · La terminologia Progetto · Portale · Foyer · Monitoraggio voci · Stub |