Rollerball (film 1975)

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Rollerball

Titolo originale:	Rollerball
Lingua originale:	{{{linguaoriginale}}}
Paese:	Stati Uniti d'America
Anno:	1975
Durata:	115'
Colore:	colore
Audio:	sonoro
Ratio:	{{{ratio}}}
Genere:	fantascienza
Regia:	Norman Jewison
Soggetto:
Sceneggiatura:	William Harrison
Produzione:	Norman Jewison, Patrick Palmer
Art director:	{{{nomeartdirector}}}
Animatori:	{{{nomeanimatore}}}
Attori:
James Caan: Jonathan E. John Houseman: Bartholomew Maud Adams: Ella John Beck: Moonpie Moses Gunn: Cletus Pamela Hensley: Mackie Barbara Trentham: Daphne Ralph Richardson: bibliotecario
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:

Fotografia:	Douglas Slocombe
Montaggio:	Antony Gibbs
Effetti speciali:	Sass Bedig, John Richardson
Musiche:	Andre Previn (dirette da)
Scenografia:
Costumi:	{{{nomecostumista}}}
Trucco:	{{{nometruccatore}}}
Sfondi:	{{{nomesfondo}}}
Premi:

Si invita a seguire lo schema del Progetto Film

Rollerball è un film di fantascienza del 1975 per la regia di Norman Jewison.

[modifica] Trama

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

Nell'anno 2018, in un mondo controllato dalle Corporazioni, non esistono più né crimini né guerre, ma solo il Rollerball, uno sport che serve da sfogo per tutta la violenza repressa. Jonathan E. è un giocatore all'apice dalla carriera a cui viene chiesto di ritirarsi perché questo è cio' che è stato deciso per lui. Già in passato la Corporazione aveva deciso della sua vita portandogli via la donna amata, ma questa volta Jonathan non si piegherà.

[modifica] Commento

Una parabola sul potere, sul coraggio, sulla violenza. Film molto discusso e molto polemizzato, dato che i temi riscontrabili sono sia a sfondo anarchico, sia fascista, sia nichilista. Secondo i numerosi punti di vista che si possono attribuire alla pellicola, l'attacco al potere capitalista da parte del protagonista è chiaro, che non evita comunque l'adoperazione della violenza per tale sottomissione. L'adorazione che la folla ha nei suoi confronti lo richiamerà al gioco del "rollerball"? Jonathan E. è un mito per il pubblico, che ricorda molto la figura del gladiatore nell'arena: dalla violenza del gioco, alla forma del campo da gioco (una pseudo-arena).Spettacolari le scene di gioco, studiate nei singoli momenti, senza risparmiare le forti e memorabili violenze espresse tra gli avversari. James Caan è in perfetta forma, e che si aggira in ambienti che ricordano il "Fahrenheit 451" di Truffaut. La musica è sontuosa e innalzante, accompagnata da un ritmo feroce e sfrenato; elementi che rendono le tre partite giocate delle vere e proprie battaglie all'ultimo sangue. Girato in Inghilterra e in Germania, con una fotografia sontuosa.