Rosalba Carriera
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Rosalba Carriera (Venezia, 7 ottobre 1675 - 15 aprile 1757) fu una celebre ritrattista veneziana del Settecento.
Cominciò la sua carriera artistica dipingendo le tabacchiere con quelle damine graziose che divennero poi la sua fortuna trasposte nelle miniature su avorio. Fu la prima che utilizzo l'avorio nelle miniature dandogli quella lucentezza caratteristica delle sue opere, inoltre fu la prima che non seguì le regole accademiche per cui una miniatura doveva essere realizzata con tratti e punti brevi e ben amalgamati, lei invece vi trasportò il tratto veloce caratteristico della pittura veneziana.
[modifica] Biografia
Nacque a Chioggia(Ve)nel 1675, ebbe la fortuna di studiare da giovane anche la musica e la pittura oltre al ricamo al quale invece si dedicavano molto le sue coetanee del tempo.
Diversamente dallo stereotipo femminile dell'immaginario collettivo che tutt'ora impera, della damina settecentesca tutta frivolezze, la Carriera si discosta, tanto che lei stessa aveva creato una sorta di circolo a cui appartenevano personaggi illustri nell'ambito artistico letterario.
Ottenne riconoscimenti in tutta l'Europa tanto che principi e principesse le commissionavano dei ritratti finché non giunse a ritrarre perfino il re Luigi XV.
Fu accettata dall'accademia di San Luca a Roma con l'opera "Fanciulla con colomba", grazie anche ad un intermediario, il suo amico Cristiano Cole; entrò inoltre a far parte dell'accademia reale durante il suo soggiorno parigino come ospite di Pierre Crozat noto estimatore di quadri e amico di Antoine Watteau (egli divenne poi anche amico della pittrice).
La peculiarità della Carriera era quella di saper scrutare il volto di colui o colei il quale le stava di fronte, leggerlo in tutti i suoi particolari, capirlo e riuscire a trasporre con la pittura ciò che lei vedeva, tutto incorniciato da un profondo realismo come in "ritratto di signora anziana" in cui dipinge in modo evidente il porro della signora ritratta molto dolcemente.
Le opere che più destano la curiosità sono la serie di autoritratti che Rosalba si fece, alcuni dei quali sono conservati a Venezia al museo del settecento a Ca' Rezzonico, altri dei quali come l'autoritratto del 1740 fa parte della collezione reale di Windsor.
Questi autoritratti rivelano uno sviluppo psicologico e morale della persona, dalla giovinezza e gioia del primo autoritratto del 1709 conservato agli Uffizi che rappresenta sé stessa mentre dipinge la sorella fino a giungere all'ultimo del 1746, quello della "tragedia", dove si rappresenta con un volto molto invecchiato e impassibile, triste e duro (inoltre indossa una corona di alloro) ad indicare lo stato d'animo dell'artista che si ritrasse proprio dopo l'operazione che si fece fare alla cornea, un'operazione che però non ebbe esiti positivi in quanto la sua cecità si complicò ulteriormente fino a divenire totale.
Morì, sempre a Venezia nel 1757.