Sandro Cuomo
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Sandro Cuomo (n. Napoli 21 ottobre 1962). schermitore e campione olimpico con la nazionale italiana di Spada nel 1996 alle olimpiadi di Atlanta.
[modifica] Le origini e i primi successi
Cominciò a praticare la scherma da bambino, presso il Circolo Nautico Posillipo, prestigiosa società sportiva partenopea, il suo primo maestro fu Armando Coiro, che lo seguirà poi per tutta la sua carriera agonistica. L'atleta campano si mette in mostra già nelle categorie giovanili. Nel 1982 conquista la medaglia di bronzo al Campionato del Mondo Giovani di Buenos Aires. Il primo successo agonistico ti livello iassoluto arrivò già nel 1983, quando vinse il titolo mondiale universitario con la squadra nazionale di Spada. Nello stesso anno arrivò anche la prima medaglia iridata: bronzo a squadre, e la medaglia d'argento ai Giochi del Mediterraneo.
[modifica] La partecipazione alle olimpiadi e l'affermazione internazionale
L'anno successivo partecipò alle Olimpiadi di Los Angeles, dove diede un contributo decisivo per la conquista della medaglia di bronzo della squadra. Nel 1985 arriva la medaglia d'argento mondiale, sempre nella competizione a squadre, dove sempre il mancino napoletano riuscirà a dare il meglio di se. Nel 1986 ancora una medaglia mondiale, il secondo bronzo dopo quello conquistato tre anni prima. Il 1988 è l'anno della sua seconda partecipazione a cinque cerchi, alle Olimpiadi di Seoul, in Corea del Sud. Sarà una partecipazione fatta di grandi risultati ma anche di grandi rimpianti per il campione campano. Coglie il suo miglior piazzamento olimpico individuale, giungendo al 4° posto, posizione che ripete anche nella gara a squadre. Doppia beffa per lui che rimane ai piedi del podio ben due volte. Parziale soddisfazione la conquista della Coppa del Mondo, classifica a punti delle gare del circuito internazionale, riconoscimento comunque di assoluto prestigio. Il 1989 è l'anno delle rivincite mondiali, nel Campionato del Mondo di Denver vince la medaglia d'argento nella competizione individuale (sconfitto in finale dallo spagnolo Pereira), e giunge il primo alloro iridato in quella a squadre. Finalmente può fregiarsi del massimo titolo di "Campione del Mondo". Nel 1990 bissa il titolo mondiale a squadre, a soli 28 anni è uno dei più titolati spadisti della storia della scherma moderna. Nel 1992, alla sua terza partecipazione nelle Olimpiadi di Barcellona, arriva una fortissima delusione per il team azzurro. Arrivati come favoritissimi della gara, gli azzurri cedeno presto e dopo una opaca prestazione individuale arriva un anonimo 5° posto nella gara a squadre. Ma la squadra nazionale non è composta da schermitori qualunque, a partire proprio da Sandro Cuomo. L'anno successivo, al campionato del Mondo di Essen, grande rivincita della squadra che riporta in italia il titolo mondiale, Cuomo riesce anche piazzarsi al 5° posto della gara individuale e lo stesso anno conquista anche il bronzo ai Giochi del Mediterraneo. Nel 1995 decide di puntare decisamente al titolo olimpico che sarà in palio la stagione seguente. Si trasferisce a Milano dove si allena con i campioni della squadra nazionale come Angelo Mazzoni, Sandro Resegotti e Alfredo Rota, ed a Vercelli dove si allena con Paolo Milanoli e Maurizio Randazzo. Il campionato del Mondo di quell'anno a L'Aja porta la medaglia di bronzo individuale, Cuomo mette in mostra una forma inviduabile. Lo stesso anno si aggiudica anche i Giochi Mondiali Militari, dove coglie anche l'argento nella gara a squadre. Il 1996 è l'anno delle Olimpiadi di Atlanta, la quarta in carriera. La forte preparazione non porta i suoi frutti nella competizione individuale. Il cambiamento di formula rispetto alle precedenti edizioni lo obbliga ad entrare in gara solo all'eliminazione diretta. Un match secco che decide una carriera, troppo poco per un campione. La tanto agognata medaglia olimpica individuale sfugge via per sempre. Arriva il giorno nella gara a squadre. L'Italia non parte favorita, il 7° posto conquista nei precedenti mondiali non presagisce nulla di buono. I giornali e la critica specializzata accura il CT azzurro di avere portato una nazionale di "vecchietti", oramai sazi di successi e non più in grado di competere con l'elite mondiale della Spada. Ed invece i nostri, con Cuomo in testa, lottano caparbiamente su ogni stoccata di ogni assalto, sino alla meritatissima finale con la Russia che viene battuta con un memorabile ultimo assalto di Angelo Mazzoni, terminato con una ampia ferita al volto che resterà per sempre tra le immagini più intense delle olimpiadi. Sandro Cuomo conclude qui la sua avventura olimpica. Da campione. Continua però la sua attività con la nazionale per altri due anni. Conquista ancora la medagli di bronzo a squadre ad i successivi mondiali del 1997. L'anno successivo, il 1998 conquista la sua seconda Coppa del Mondo, lasciando la nazionale come campione di livello assoluto.
[modifica] L'attività come dirigente
Grande atleta anche in ambito nazionale, ha gareggiato per molti anni nella squadra del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, con la quale nel 1989 si aggiudica la Coppa Europa a squadre di club. Più volte vincitore anche dell campionato italiano assoluto individuale, massimo titolo nazionale, 1987, 1988, 1990 e 1997 gli anni dei suoi sigilli. Ritiratosi dall'attività agonistica, almeno da quella di alto livello, comincia l'avventura di dirigente federale. Nel 2000 viene eletto consigliere nazionale del C.O.N.I., incarico che ricopre sino al 2004. Il primo incarico in seno alla scherma fu quello di CT della nazionale di Spada, a partire dal 2001 fino al 2003 quando diede le dimissioni in polemica con la politica federale dell'allora presidente Antonio Di Blasi. Dallo scorso 8 novembre 2005 entra nell'esecutivo della Confederazione Europea di Scherma, organo nel quale assume anche la presidente della "Commissione alle Competizioni", incarico che ricopre tutt'oggi.