Santuario di Santa Maria
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La costruzione dell'Antico Santuario di Santa Maria in Monte Penice di Bobbio dedicato alla Madonna risale al VII secolo in epoca colombaniana, ma su costruzione già esistente e dedita al culto pagano celtico-ligure e poi romano.
Pare che nel 218 a.C. Annibale passò dal Monte Penice per poter osservare il circondario e stabilire le tattiche della furura Battaglia della Trebbia lì con i suoi fece delle offerte al culto pagano per ingraziarsi la futura vittoria e poi scese per tre direzioni, una nella valle del torrente Bobbio, una nella valle del Carlone e una dal Brallo passando per l'odierna Confiente e risalendo poi per Bobbio e poi per Rivalta.
Infatti nel 612 la regina longobarda Teodolinda moglie di Agilulfo vi sale in vetta con S. Colombano per fargli vedere i suoi futuri possedimenti e lì giura di costruirvi una chiesa in onore alla Madonna a cui la regina era particolarmente devota. Nel 622, il re longobardo Adiuvaldo e la madre Teodolinda venuti a Bobbio a visitare la tomba di S. Colombano (morto nel 615), salirono al Monte Penice per vedere la primitiva chiesetta. Sulla vetta sembra possibile che vi era una testimonianza delle parentesi di solitudine dalla comunità e di rigida astensione dal mondo del monaco irlandese. La prima testimonianza certa della esistenza di un luogo di culto sulla vetta del Monte Penice risale al settimo decennio del secolo XI. L'antico titolo della chiesa fu quello della "Madre di Dio", che in seguito si fuse con quello del "Nome di Maria", e i suoi beni si estendono nella conca sottostante e nel paese appunto di Santa Maria.
La piccola costruzione primitiva venne rinnovata verso il 1073 con il canonico Giselberto, infatti nel 1819 venne scoperta una lapide a lui dedicata. Altri lavori di restauro sono dovuti all'abate Desiderio nel 1619. Sempre nel 1819 si trovò sotto la pietra sacra dell'altare maggiore una terracotta con una iscrizione: "viva deus et gloria in altissimis deo et trino ale virgini mariae immaculatae"; in archivio se ne riscontra memoria perchè la terracotta è oggi scomparsa. La chiesa attuale risale al secondo decennio del XVII secolo, ma in alcuni punti si possono vedere le strutture della chiesa più antica; originariamente dovava essere ad una sola navata ma poi fu allargata con altre due navate minori. Il portico antistante la cHiesa fu costruito a partire dal 1871. All'interno dopo vari restauri si può ammirare la struttura muraria, la stauta lignea è del XVII secolo, ma i troppi restauri ne hanno alterato i colori naturali, ultimamente fu restaurata dallo scultore Giacomo Garbarino nel 1861; altre opere sono: il Crocifisso con affresco del Perotti (1991); la statua di S. Bartolomeo (sec. XVIII) in legno intagliato e policromo; il Tabernacolo eucaristico (1991) in ottone cesellato, bulinato, inciso e argentato; la statua della Madonna con Bambino (sec. XIV) in marmo (ora conservata al Museo dell' Abbazia di San Colombano in Bobbio); statua di S. Colombano in bronzo del Groppi (1999); e la Madonna con Bambino (sec. XIX) in legno intagliato e policromo. Sul piazzale vi è la statua del Redentore, posta in opera il 14 ottobre del 1900. Il 12 settembre 1927 venne ultimata, su disegno del canonico Carlo Muzio parroco di San Cristoforo, la strada carrozzabile che conduce in vetta. La nuova torre campanaria è stata inaugurata nel 1968 su disegno dell'architetto Mazzino di Genova.
Il Santuario è meta continua di molti pellegrini e di chi segue la Via Francigena e la festa annuale, secondo l'antica consuetudine, si celebra sul cadere dell'estate nella seconda domenica di settembre; resta chiuso nel periodo invernale. Per molti secoli la chiesa appartenne al monastero di San Colombano sotto le dipendenze del parroco-monaco di San Cristoforo; sul principio del XIX secolo passò alla diocesi di Bobbio e sempre sotto il parroco di San Cristoforo. Da quel momento, la chiesa-santuario di Monte Penice divenne il principale centro di culto mariano della diocesi.
[modifica] Orario Sante Messe:
Nei periodi e nei giorni, diversi dalle messe, il santario rimane chiuso, specie tutto l'inverno, come del resto anche i bar ed i ristoranti.
- Domeniche e giorni festivi: ore 11 - 16 (aprile-maggio); ore 11 - 16 - 17 (giugno-settembre).
- Sabato e vigilie di festa: ore 17 (luglio-settembre).
- Giorni feriali: ore 17 (agosto).