Segnaletica verticale
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La segnaletica verticale è composta da tutti quei cartelli stradali che circondano le strade.
Dopo pochi anni dall'apparizione dei primi veicoli a motore lungo le strade, sono apparsi ai lati della carreggiata anche i primi segnali stradali, le cui forme, grandezze e colori erano lasciati inizialmente in mano ad iniziative locali se non addirittura al mecenatismo di singoli. Tra i primi cartelli che si vollero installare c'erano quelli relativi al pericolo più sentito dell'epoca: il passaggio a livello, seguiti a poca distanza di tempo dai primi cartelli indicatori le direzioni per le varie località, soprattutto turistiche.
In Italia si deve soprattutto al Touring Club Italiano la messa in opera e il censimento della cartellonistica stradale, dai loro testi storiografici si trovano le prime indicazioni pratiche in merito: Un palo indicatore era formato da un’asta di ferro molto robusta a forma di Y, alta circa 3 metri, sulla quale era attaccato un cartello di ghisa fusa, sul quale si trovava in alto la legenda: T.C.C.I. e sotto: Dono del signor…., oppure: Dono del V.C. di…., oppure: Dono di Soci di…. e così via. Nella parte centrale del cartello c’erano le indicazioni: Attenzione! Discesa pericolosa; A X km… e simili. Il palo era verniciato con minio di piombo, mentre il cartello aveva uno sfondo turchino oltremare e le lettere in bianco.
Dai dati storici risulta che fino agli anni quaranta erano stati installati in Italia circa 335.000 cartelli stradali che risultarono però in gran parte danneggiati dalla Seconda Guerra Mondiale, vista anche l'abitudine dei belligeranti di asportare ogni cartello in grado di dare indicazione o beneficio all'avversario.
Solo dopo la seconda guerra mondiale cominciò una seria opera di armonizzazione della cartellonistica, perlomeno per la parte relativa ai pericoli e agli obblighi, con l'utilizzo, dagli anni cinquanta, dei primi materiali rifrangenti nella loro costruzione.
Indice |
[modifica] Segnaletica Italiana
I segnali stradali (del Codice della strada) odierni sono riconducibili, pur con qualche eccezione, a 3 categorie principali:
segnali di pericolo, di forma triangolare
- segnali di prescrizione
relativi a precedenze con forme varie (triangolare rovesciata, ottagonali, romboidali)
relativi a divieti, di forma rotonda con bordo rosso e sfondo bianco
relativi a obblighi, di forma rotonda e solitamente sfondo azzurro
- segnali di indicazione, quelli che forniscono informazioni utili o necessarie per la guida, suddivisi a loro volta in:
- segnali di preavviso;
- segnali di direzione;
- segnali di conferma;
- segnali di identificazione strade;
- segnali di itinerario;
- segnali di località e centro abitato;
- segnali di nome strada;
- segnali turistici e di territorio;
- altri segnali che danno informazioni necessarie per la guida dei veicoli (es. il segnale di coda);
- altri segnali che indicano installazioni o servizi.
I cartelli che si possono incontrare ai lati delle strade italiane per indicare la direzione per una località sono su sfondo blu se raggiungibili attraverso strada, su verde se tramite percorso autostradale. Vengono invece segnalate con scritte bianche su sfondo marrone le indicazioni turistiche e con carattere giallo su sfondo nero le indicazioni relative alle attività commerciali.
Anche le indicazioni che comunicano il raggiungimento di una località sono di vario tipo; scritta bianca su sfondo blu per il comune, scritta nera su fondo bianco per una frazione di comune, scritta bianca su sfondo marrone per un comune turistico.
[modifica] Voci correlate
- Codice della strada
- Segnaletica orizzontale
- Segnaletica luminosa
- Semaforo
- Il Codice della Strada su wikisource
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Segnaletica verticale
[modifica] Collegamenti esterni
- http://www.touringclub.it/Pdf/centrodoc_segnaletica.pdf Storia della cartellonistica del T.C.I.