Società Reale delle ferrovie sarde
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La Società Reale delle Ferrovie Sarde è una società non piu' esistente che deteneva la concessione per la costruzione e l'esercizio delle ferrovie della Sardegna.
[modifica] Gli inizi difficili
La "Società reale delle ferrovie Sarde" fu costituita nel 1863 ed ottenne dal governo la concessione per la costruzione e l'esercizio delle strade ferrate da costruire in Sardegna. Nello stesso 1863, il governo stipulava una convenzione per la costruzione, entro sei anni, di un complesso di 400 chilometri di strade ferrate. Il Governo s'impegnava a garantire un prodotto netto di novemila lire per chilometro di linea e cedeva inoltre la proprietà di 200 mila ettari di terreno da pascolo. I lavori s'arrestarono però poco dopo per impreviste difficoltà ed oneri. Era ormai il 1869 quando si poté sbloccare la situazione consentendo la ripresa dei lavori, fermi da tempo. Fin dal 1870 Quintino Sella, in una relazione esemplare, aveva sostenuto che la poca redditività dell’industria mineraria sarda era riconducibile soprattutto all'alta incidenza delle spese di trasporto. Il parlamentare biellese sosteneva che se il treno fosse potuto arrivare ad Iglesias, il costo dei trasporti minerari sarebbe caduto da 15 lire per tonnellata a 4 e forse 3. Tuttavia la realizzazione delle tratte ferroviarie avvenne con un ritardo piu' che ventennale.
[modifica] Le realizzazioni
Il 1 maggio1871 iniziò l'esercizio ferroviario in Sardegna nei tronchi Cagliari- Decimomannu (Km 16,5) e Decimomannu-Villasor (km 9) e nel settembre la diramazione per San Gavino ( km 24,5).
Il 15 gennaio 1872 Cagliari venne collegata con Oristano col tratto di San Gavino. Il 6 aprile venne aperta la linea Siliqua-Decimomannu (km. 13,8)e il 19 maggio la Iglesias-Siliqua (km. 24) completando gli ultimi due tronchi della Cagliari-Iglesias. Nello stesso anno, a Nord-Est dell'isola, la ferrovia avanzava da Sassari a Porto Torres, sul Golfo dell'Asinara.
Nell'agosto 1874 entrava in funzione la Sassari- Ploaghe, di venti il cui tracciato irregolare aveva resa difficile la realizzazione dell'opera. Nel dicembre infine fu aperta la Ploaghe-Chilivani. Nel 1874 le linee ferroviarie sarde raggiungevano la non grande estensione di 200 chilometri circa.
Negli anni successivi si accesero ancor più che nel passato, faide di campanile, contrasti fra Autorità locali e centrali, manovre di politicanti e battaglie parlamentari intorno ai progetti di nuove costruzioni ferroviarie; In tale frangente, comunque, si realizzò la costruzione della Ozieri-Terranuova (km. 69) e, la Ozieri-Oristano, 121 chilometri di binario che congiunsero la Sardegna centro-meridionale a quella del Nord.
Secondo l'annuario statistico del 1898, pubblicato dal ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, le ferrovie della rete sarda erano a fine 1896 di km 414.
Nel 1905 venne nominato direttore generale l'ingegnere Stanislao Fadda proveniente dalla Rete Mediterranea dove aveva ricoperto l'incarico di Capo servizio materiale. La società mantenne la concessione e l'esercizio della propria rete fino agli anni venti, quando venne riscattata dallo stato e incorporata nelle Ferrovie dello Stato.
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