Sphenodon punctatus
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Tuatara | ||||||||||||||
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Sphenodon punctatus Gunther, 1867 |
Il tuatara (Sphenodon punctatus, Gunther 1867) è l'unico rappresentante sopravvissuto, insieme a Sphenodon guntheri, dell'ordine dei rincocefali, un tempo molto vasto.
Indice |
[modifica] Descrizione
Questo rettile assomiglia vagamente a una lucertola, anche se è di dimensioni più massiccie. È lungo circa 60-70 cm, di un peso intorno al kg e ha una pelle squamosa di colore bruno grigiastro. Il tuatara ha un corpo tozzo, sostenuto da zampe corte e robuste; le zampe presentano 5 dita artigliate e unite tra loro da una breve membrana cutanea. Dalla testa parte una cresta spinosa che, interrompendosi solo sul collo, raggiunge la punta della coda. La testa è piuttosto grande, i denti sono a forma di cuneo e fortemente fissati ai margini della mandibola. Gli occhi sono grandi, scuri e provvisti di una seconda membrana. Sulla sommità del capo vi è un'organo di funzione incerta detto occhio pineale, nascosto sotto la pelle. Questo occhio è fotosensibile, ma resta ancora un mistero il suo uso.
[modifica] Abitudini
Animale notturno, il tuatara trascorre le ore del giorno nelle cavità delle rocce, che spesso divide con una procellaria. Poiché lo spazio è poco, i due animali hanno imparato a vivere in comune: la procellaria costruisce il nido e il tuatara, formidabile divoratore di insetti, provvede a tenerlo pulito. Così due animali molto diversi possono convivere in armonia.
Durante la notte, invece, questo animale va a caccia delle sue prede (principalmente vermi, lumache e insetti, ma non disdegna granchi o pesciolini arenati) in mezzo alle rocce o sulla spiaggia; per stanare il cibo scava la sabbia con le zampe anteriori o smuove le rocce nascoste. Durante l'inverno e la primavera si iberna, per risvegliarsi solamente all'inizio di giugno.
La femmina depone da 2 a 15 uova in una tana da essa scavata. Queste uova, lunghe circa 3 cm e rivestite di un guscio che pare pergamena, schiuderanno solo dopo 13-15 mesi. Le uova non contengono albume e il tuorlo riempie tutto il guscio. I piccoli appena nati misurano da 15 a 17 centimetri di lunghezza. Il sesso dei nascituri dipende dal calore dell'incubazione: le uova più calde tenderanno a far schiudere tuatara maschi, quelle più fredde tuatara femmine.
Le uova incubate a 21° C hanno una probabilità del 50% di essere sia maschio che femmina, ma già a a 22° C, si ha l'80% delle probabilità che il cucciolo sia maschio. A 20° C, c'è l'80% di probabilità che i cuccioli siano femmine; a 18° C tutti i cuccioli saranno femmine.
Il tuatara è il rettile con il più lungo periodo di crescita: questo rettile aumenta le sue dimensioni fino ai 35 anni di età. Inoltre è molto longevo, potendo arrivare (e talvolta superare) ai cento anni di vita.
[modifica] Diffusione e habitat
Il Tuatara vive esclusivamente nelle piccole isole al largo dell’Isola Nord, in Nuova Zelanda. Originariamente diffuso su tutte le isole neozelandesi, fu sterminato dall'avvento di ratti, faine, donnole e cani, che furono introdotti dai bianchi durante la colonizzazione; oggi se ne contano appena 60.000 esemplari.. Attualmente, la specie è stata dichiarata protetta, e si sta studiando il reinserimento in natura; grazie soprattutto agli zoo di Hamilton e di Wellington, si potranno forse ripopolare le isolette in cui, un tempo, era presente il tuatara. Anche il Mount Bruce National Wildlife Centre, importante riserva di animali selvatici propri della Nuova Zelanda, sta studiando un programma di accoppiamento in cattività per questi rettili.
[modifica] Bibliografia
- Australasian Reptile & Amphibian Specialist Group 1996. Sphenodon punctatus. In: 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.
[modifica] Altri progetti
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