Spineda de Cattaneis
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Gli Spineda "de Cattaneis", nobile famiglia trevigiana, sono probabilmente originari dell'omonima località nei pressi di Mestre. Di questa famiglia si distinsero numerosi personaggi nel campo delle armi, delle lettere, delle cariche ecclesiastiche e degli ordini cavallereschi, tra cui quello di Malta. Dal casato trevigiano uscì anche il pittore Ascanio Spineda, autore di opere custodite nel tempio di San Nicolò a Treviso e de L'Addolorata che scende dal Calvario, che si trova nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo Venegazzù, di Volpago del Montello (TV). Il Senato della Repubblica Veneta aggregò al patriziato Giovanni Spineda, già membro del Maggior Consiglio e Ambasciatore, mentre Gregorio, sempre agli inizi del '600, abitò il palazzo in Piazza San Leonardo a Treviso. Gli Spineda, imparentati con i Rinaldi, i Pola e gli Avogaro, estesero i loro possedimenti da Breda di Piave (TV) fino a Venegazzù, dove Marcantonio incaricò l'architetto Francesco Maria Preti del progetto della grande villa. Marcantonio Spineda, nato nel 1753 e sposato con Elisabetta Milani, ebbe quattro figli, tra cui Paolo. Il figlio di quest’ultimo, Eugenio Marco, morì nel 1871 e sua moglie, Matilde Rigato Spineda, benefattrice di Venegazzù, lasciò villa Spineda di Venegazzù all'amministratore, il padre di Jacopo Gasparini (Volpago del Montello 1879 – Asmara 1941) Governatore d'Eritrea e Ambasciatore nello Yemen, che fece vivere alla villa l’ultimo periodo di splendore, ospitando diplomatici, ambasciatori del Regno e delegazioni straniere. Alla sua morte il Senatore, eletto nel 1928, lasciò la residenza alla figlia Lia, che ottenne il titolo di contessa andando in sposa ad Adolfo Loredan, discendente della nobile famiglia veneziana. Lia Gasparini Loredan fu l’ultima ad utilizzare la grande villa come residenza di famiglia, dopodiché, fino a pochi anni fa, il complesso conobbe un periodo di abbandono.